Trebisacce-16/11/2015: Prima intervista all’ex sindaco Mariano Bianchi (di Andrea Mazzotta)

Andrea Mazzotta
Andrea Mazzotta

(La seconda intervista la trovate pubblicata sul sito con la data del 18 novembre 2015)

AM – La sua amministrazione ha ottenuto il finanziamento per i lavori del lungomare che stanno partendo in questi giorni. Nella seconda metà del 2012, però questo finanziamento è stato revocato. Il sindaco Franco Mundo ha dichiarato che ciò è avvenuto “dopo che la precedente amministrazione, con forte inerzia non aveva predisposto il relativo progetto”.

MB – In primo luogo devo chiarire che la mia investitura è durata dal 2007 al 18 febbraio 2012. Il finanziamento era stato ottenuto dall’amministrazione Bianchi e durante l’amministrazione Bianchi non è stato mai revocato. Da maggio ad ottobre 2012, sotto la nuova amministrazione, probabilmente la Regione Calabria, che aveva stanziato il finanziamento, vedendo che nulla era stato fatto o tentato per portare avanti il finanziamento ottenuto, avrà inteso revocarlo, anche se tale revoca io non l’ho mai vista scritta da nessuna parte. Per me tutta la vicenda ha solo carattere politico.

AM – Quindi non ci sarebbe un atto di revoca?

MB – No, non sotto la mia amministrazione. Se c’è stata una revoca è stata sotto l’amministrazione Mundo e forse per questioni politiche. Che la Regione, riscontrando che era venuta meno l’amministrazione Bianchi abbia voluto revocare il finanziamento? Quello che so è che tutti gli atti che dovevano essere fatti sono stati compiuti, tanto che era stato emesso il decreto necessario.
La storia è fatta di date. Basta verificarle. Le leggende sono per i bambini.

AM – Cosa ritiene sia rimasto della sua attività di sindaco?

MB – Ho pianificato gli interventi: in primo luogo la messa in sicurezza delle scuole dell’obbligo, oltre al nuovo liceo scientifico, che esiste per merito dell’amministrazione Bianchi e dell’amministrazione provinciale, alla quale inaugurazione non sono stato nemmeno invitato. Senza contare i finanziamenti per il Parco Archeologico di Broglio, il potenziamento del depuratore, l’auditorium zona S. Antonio, la pulizia del canale San Giuseppe, i lavori di Corso Vittorio Emanuele, la villetta comunale, e il progetto “Io gioco Legale”, 500.000 euro che avevo deciso di investire sul glorioso campo Alfredo Lutri e che sono stati utilizzati per un’altra location. Solo per citarne alcuni. Tutti atti di cui l’attuale amministrazione si vanta. E ci sarebbe tutta la parte relativa alle politiche ambientali sulle quale mi riservo di rilasciare un comunicato stampa.

AM – Ma il Lutri non è di proprietà comunale. Non avreste potuto procedere.

MB – Stavamo risolvendo il problema con la Regione, ottenendo una concessione che ci avrebbe permesso di includere quel bene nel patrimonio comunale. Che la location sia stata spostata dove si trova ora è una scelta scellerata, perché essendo una zona isolata corre il rischio costante di atti vandalici. Insomma, tutte queste opere, che hanno portato ad un notevole incremento patrimoniale per il paese, sono ascrivibili alla mia amministrazione. Possiamo dire che Franco Mundo è stato un buon tagliatore di nastri di opere messe su da Mariano Bianchi. Non ammetterlo non solo fa venire meno la continuità amministrativa ma è segno di maleducazione amministrativa.

AM – Fin dal momento dell’insediamento l’amministrazione Mundo ha evidenziato come ci fosse una notevole massa debitoria nel bilancio. Compresi debiti fuori bilancio. Li ha generati l’amministrazione Bianchi? Perché non ha affrontato il problema durante il suo mandato?

MB – Quando mi sono insediato, ho preso subito consapevolezza della massa debitoria. Ma io succedevo ad un sindaco che aveva amministrato per 10 anni prima di me. Nell’atto di amministrare è normale contrarre dei debiti. Dico solo che io ho riconosciuto un debito di oltre 2 milioni per mancati pagamenti alla regione, alla Sorical, per l’acqua pubblica. C’erano anche debiti per parcelle esorbitanti di uno stesso avvocato pari a quasi 400.000 euro. E questi erano debiti contratti dall’amministrazione di Antonio Mundo, non dalla mia.

AM – Ma non si tratta di debiti che si erano prescritti?

MB – Assolutamente no. Il Comune deve pagare. La Sorical, ci fece causa, ci tolse l’acqua e noi li denunciammo.
E comunque, è molto singolare che il sindaco Franco Mundo dia responsabilità di dissesto al sindaco Bianchi omettendo un ventennio di amministrazione di un suo omonimo parente.

 

Andrea Mazzotta