Trebisacce-03/12/2015: S.E. il Vescovo Francesco Savino incontra gli studenti del Filangieri.

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Trebisacce:03/12/2015

 

 

S.E. il Vescovo Francesco Savino incontra gli studenti del Filangieri.

“L’aver incontrato Gesù è il significato che ho dato alla mia vita”.

 

“Non sono qui per fare il maestro! Sono il discepolo di tutti e voglio stare e dialogare con voi giovani perché non mi piace la partecipazione passiva, ma attiva”, ha esordito così S.E. il Vescovo della Diocesi di Cassano All’Ionio, Francesco Savino, incontrando gli studenti del Filangieri, diretto dalla dottoressa Domenica Franca Staffa, lo scorso giovedì 3 dicembre 2015, nell’aula Magna “Silvana Palopoli”, accolto all’ingresso con un applauso corale dai numerosi studenti e docenti. Il Vescovo è’ giunto al Filangieri, accompagnato dal suo collaboratore Mercurio Antonio di Bitonto e dall’accolito Eduardo Magnelli della locale Parrocchia Madonna della Pietà, di cui è Parroco Mons. Gaetano Santagada, poco dopo le 10,00, e ad accoglierlo la dirigente scolastica Domenica Franca Staffa, il docente di Religione Salvatore Spezzano, il docente Vincenzo Blumetti, la vice preside Rosetta Policastro, il collaboratore Peppino Giovazzino e diversi altri docenti. Il presule è apparso subito entusiasta di incontrare gli studenti e da subito ha offerto alla dirigente Staffa la propria disponibilità anche per il futuro per altri incontri. Che S.E. ami i giovani è un fatto ormai risaputo sull’intero territorio della Diocesi e il vederlo in azione e dialogare con entusiasmo lo conferma. Ha dato inizio all’incontro la dirigente Staffa che, tra l’altro, ha esternato: ”E’ oggi un giorno speciale per la nostra comunità scolastica. Sappiamo già che il nostro Vescovo parla con il cuore ai giovani tutti, perché è una persona speciale. Siamo desiderosi tutti di arricchirci ascoltandolo, ecco perché tutti abbiamo voluto che si realizzasse questo incontro oggi, con noi tutti e con questi ragazzi stupendi. Grazie, eccellenza, per essere qui con noi”. Prima di ridare la parola al Vescovo, la studentessa Adele Brogna, della VA-AFM, legge “Affidiamo al Signore la nostra preghiera” che il Vescovo ha scritto, toccando il cuore di tutti i fedeli  invitandoli ad una attenta riflessione, durante un’alba di qualche settimana fa. La scuola dovrebbe essere un comunità di persone, di volti, con cui interloquire, ha sottolineato il Vescovo. E ancora: La scuola è laica. E voglio prima di tutto chiedervi perdono e scusa a voi giovani e non per carpire la vostra benevolenza. Sono una persona che ama mettersi in gioco così come ci ha insegnato Sant’Agostino. Pur essendo un uomo di chiesa, ho sempre avuto paura delle persone dogmatiche, che sanno tutto. Io, al contrario, so che devo imparare. A voi giovani dico che: “Non lasciatevi rubare la libertà, la mente!”. “L’ignoranza è voluta; la conoscenza rende liberi!”. Vi chiedo scusa e perdono, giovani, se vi abbiamo lasciato un mondo non troppo positivo, ma oggi è arrivato il momento di riprendere il concetto di etica della responsabilità e di recuperare l’esercizio della libertà attraverso la conoscenza, quindi studiate! Poniamoci la domanda, come Papa Francesco, che futuro per i giovani? Dobbiamo seminare bene oggi per raccogliere i buoni frutti tra 20 anni. E ancora affronta un altro tema e per coinvolgere attivamente gli studenti chiede alla signorina Federica Russo, del corso per il Turismo, cos’è per te la felicità? La studentessa viene colta di sorpresa e seppure emozionata con energia e un bel sorriso risponde: “Per me la felicità è lo stare bene in salute, in serenità con le persone che si amano e quindi con la mia famiglia”. E la signorina Rabiaa: “Riuscire a coronare i propri sogni”. E ancora Antonio del IV anno: “Volevo diventare un calciatore famoso, ma c’è corruzione,  e se ci fossi riuscito sarei stato un ragazzo felice, ora sono rassegnato”. A questo punto il Vescovo, dopo aver inviato il messaggio che occorre lottare contro le avversità della vita per realizzare i propri sogni, racconta dei suoi 17 anni. La mia famiglia è umile e conosco i sacrifici. Ho vissuto il periodo della rivoluzione studentesca in Italia, del ’68, delle Brigate Rosse, ecc. Frequentai il Liceo Classico nel periodo in cui vi si iscrivevano solo i figli di ricchi e mio padre non voleva, ma riuscii a spuntarla. Durante il periodo della contestazione studentesca noi studenti costituimmo il gruppo “Masaniello” che è tutto dire perché ci accomunava il desiderio di lottare contro le ingiustizie. Il Parroco del mio paese, un giorno, tramite mia madre, mi convocò in chiesa e nell’occasione mi fece dono del Vangelo secondo Marco. Lo lessi. Mi conquistò il cuore e la mente. Lasciai la mia fidanzata ed entrai in Seminario perché l’amore per Gesù era più forte di ogni cosa. Io in Gesù ho trovato il senso della mia vita. Non possiamo essere felici se prima non scopriamo il significato da dare alla nostra vita. La vita è un dono. Essere felici non significa possedere qualcosa, ma capire il significato da dare alla propria vita. Per me l’aver incontrato Gesù è stato il significato che ho dato alla mia vita. Il potere, cari giovani, non può essere la felicità. La sessualità non vissuta nell’amore non è felicità. Non è la ricchezza a fare la felicità. Non lasciatevi condizionare dagli “Idoli” che non danno la felicità. E alla fine il Vescovo conclude inviando a tutti gli Auguri per il Santo Natale e altri auguri intrisi di messaggi educativi: Non rassegnatevi! Date un senso alla vita! Sappiate scegliere il bene, diventate protagonisti, liberatevi dalla rassegnazione! Svegliate la vostra coscienza! E rivolgendosi ai docenti: “Questi giovani hanno bisogno di autorevolezza!”, auguro a tutti voi una vita felice!-A cui i giovani hanno risposto con un fragoroso e corale applauso augurando al loro amico Vescovo Buon Natale e arrivederci. Gli studenti in modo ordinato hanno fatto rientro in aula, ma ben sappiamo che le loro menti, dopo la lectio magistralis del Vescovo avranno tantissimi elementi su cui riflettere per il loro responsabile futuro.

Franco Lofrano