Trebisacce-12/12/2015: Presentato il libro di Antonio Miniaci: “La favola della grande politica”.

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Trebisacce:12/12/2015

Presentato il libro di Antonio Miniaci: “La favola della grande politica”.

“La favola della grande politica” è il titolo del libro di Antonio Miniaci presentato, lo scorso venerdì 11 dicembre, presso il Cinema Teatro Gatto. L’evento culturale è stato organizzato dalla Presidente Clara Latronico del Rotary Club Trebisacce Alto Jonio Cosentino in collaborazione con il Rotaract e Interact club Trebisacce. All’ingresso del cinema dei giovani hanno proposto, ai numerosi ospiti, l’acquisto del libro il cui ricavato è stato destinato alla solidarietà. Una serata di grande spessore culturale dove sono emersi equivoci, riflessioni e ritardi antichi che troviamo ancora oggi e che diventano, perciò, attuali. I saluti istituzionali sono stati affidati alla Presidente del Club Rotary Clara Latronico e alle autorità Rotariane. Sono intervenuti a dare il loro prezioso contributo culturale Elisabetta Cataldi (Dirigente Scolastico dei Licei di Trebisacce), Giuseppe Trebisacce (Professore all’Unical), Leonardo La Polla (già dirigente scolastico e attuale Presidente dell’Unitre), Dante Maffia (scrittore, poeta, critico e saggista). Nel ruolo di moderatore il  bravissimo giornalista del quotidiano del Sud, Franco Maurella, che, oltre a moderare, ha anche ricordato durante i lavori episodi ed esperienze vissute dall’autore Miniaci, relativi e non agli anni di riferimento del libro “La favola della grande politica” che ha riscosso grande successo e che ha richiamato tante persone da riempire l’intera sala e lasciando in piedi ancora tante persone a seguire gli interessanti interventi e ad attendere le conclusioni finali dell’autore Antonio Miniaci. Un vero successo di pubblico e di argomenti trattati. Antonio Miniaci è conosciuto dai più come una persona che ama lo sport in genere e il calcio in particolare, come studioso ed esperto di pedagogia e sono in tanti gli attuali insegnanti della scuola primaria che hanno seguito il corso di preparazione di Miniaci per superare il concorso. Noto ancora è il suo impegno nel sociale con iniziative varie anche di solidarietà e anche come Rotary nel quale ha ricoperto il ruolo di Presidente e nel quale oggi ricopre ruoli più alti e di responsabilità, oltre a presiedere la giuria del famoso premio “Tersicore” della Fidapa, e altro ancora. Insomma è una persona di cultura nel cui mondo occupa tanti spazi e nei quali non fa certamente mancare il suo contributo concreto e di spessore. Nel libro –è stato detto dai relatori- l’autore racchiude ben quaranta anni di storia: locale, regionale e nazionale. Si tratta sostanzialmente di una raccolta di articoli che l’autore ha scritto sul famoso e storico mensile locale “Il Tiraccio” di cui era direttore responsabile Raffaele Galasso e che veniva stampato proprio nella tipografia di Raffaele Galasso. Risulta anche che il Messaggero di Roma si fosse interessato alla penna di Miniaci dopo averlo letto e osservato attraverso i suoi articoli che spaziano dalla storia, alla politica, al sociale, di tutto e di più. La presidente del Rotary ha sottolineato l’importanza di promuovere sul territorio eventi culturali in genere per contribuire ad arricchire e far crescere la comunità. Pensiero che la Latronico  ha speso anche nel ruolo di dirigente scolastico nelle scuole superiori e non ultimo in tanti ricordano i numerosi eventi di successo organizzati come dirigente dell’ITS Filangieri di Trebisacce. I relatori già menzionati hanno contribuito con aspetti culturali di alto profilo e di critica letteraria a trasmettere al pubblico l’alta valenza culturale del libro e come ultimo intervento è toccato al poeta Dante Maffia che ne ha curato anche la prefazione. La serata è stata conclusa dal passionale intervento di Antonio miniaci che ha spiegato, tra l’altro, che: ”Non è stata mia l’idea di selezionare e raccogliere in un libro alcuni articoli pubblicati sul Tiraccio  nei suoi quarant’anni di vita. E’ stata di alcuni amici per i quali il richiamo all’immagine un po’ sbiadita di come eravamo comporta un’operazione di igiene concettuale quanto mai opportuna. Può servire, se non altro, a farci riflettere sulle cause remote dei ritardi ormai cronici del nostro paese, sepolto dall’indifferenza di chi lo vive. E confesso che qualche perplessità mi è rimasta…”. Un libro da leggere, sicuramente.

Franco Lofrano