Cosenza-30/12/2015:La politica che dovrebbe garantire e proteggere il cittadino risparmiatore dov´e´ e cosa sta facendo?

Alessandro Bartolomeo
Alessandro Bartolomeo

Negli ultimi anni abbiamo dovuto assistere impotenti al susseguirsi di commissariamenti/fallimenti di Banche della Provincia di Cosenza, tra queste: Tarsia, San Vincenzo La Costa, Bcc Sibaritide, Banca dei Due Mari di Calabria e per ultima in ordine di arrivo Banca Brutia Bcc Cosenza.

Il percorso è sempre lo stesso:

Cattiva gestione del risparmio pubblico, favoritismi a go-go e azzeramento delle quote di migliaia di risparmiatori con cessione delle stesse ad altri Istituti di Credito gestiti da potenti “Financial man “, che per lavoro fanno questo, depredare territori già in crisi economica cercando di acquisirne con la forza diritti ed oneri col beneplacito della Banca d´Italia.

Nessuna Bcc calabrese è stata mai risanata, strano, eppure con altri famosi enti creditizi nazionali si adottava misura completamente diversa pur sapendo che il danno in questione era molto più alto.

La soluzione prospettata come sempre dà come denominatore comune il  sacrificio  richiesto ai lavoratori. Qualcuno verrà declassato nelle funzioni, qualche altro sarà  costretto a subire decurtazioni salariali, altri ancora saranno chiamati a porsi in mobilità territoriale, che poi significa la possibilità di un trasferimento chissà dove.

La Calabria ed in particolare la Provincia cosentina evidentemente non meritano lo stesso rispetto riservato alle Banche usuraie che tutti purtroppo conosciamo, salvate da leggi farlocche create ad hoc, non ultima quella denominata  “Salva Banche”, meglio conosciuta come “Salva Boschi”.

La politica che dovrebbe garantire e proteggere il cittadino risparmiatore dov’è e cosa sta facendo?

La risposta purtroppo appare scontata. Non abbiamo in Calabria e soprattutto nella provincia cosentina politici con gli attributi, non li abbiamo mai avuti e mai li avremo.

La collusione tra politica e sistema bancario ormai è nota e riflette un sistema perverso che mira a distruggere le piccole e medie imprese che, senza liquidità fanno sempre  piu’  fatica a rimanere competitive sul mercato regionale e nazionale.

La cosa  più imbarazzante e alquanto vergognosa però è, vedere migliaia di “truffati” che inermi ed  in totale agonia cerebrale aspettano vogliosi ed impazienti il felice giorno che li porterà dritti in cabina elettorale per votare l’indegno compare di turno.

 

ALESSANDRO BARTOLOMEO

Segretario Provinciale di Cosenza

RSI FIAMMA NAZIONALE