Trebisacce-19/01/2016:Parere su richieste prospezioni idrocarburi
Prot. N. 572 del 19.01.2016
Ministero Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi Piazza Colonna 370 00187 Roma
Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare – Divisione III Via Cristoforo Colombo, 44 00147 — Roma
Ministero per i Beni e le Attività Culturali Direzione Generale per la Qualità e la Tutela del Paesaggio e l’Arte Contemporanea Via San Michele, 22 00153 — Roma
Regione Calabria
Presidenza Giunta Regionale
88100 Catanzaro
Oggetto: Parere su richieste prospezioni idrocarburi
Con riferimento alle sottoelencate richieste di autorizzazione all’esecuzione prospezioni di ricerca idrocarburi nel mar Jonio lo scrivente, in nome e per conto dell’Amministrazione comunale di TREBISACCE, si esprime l’assoluta contrarietà dell’amministrazione comunale di TREBISACCE, rappresentata dallo scrivente, per le motivazioni appresso riportate.
- Permesso di ricerca idrocarburi “d 85 F.R-.GM”
Progetto: Intervento di indagine geofisica nell’area dell’istanza di permesso di ricerca ín mare “d 85 F.1?-.GM” Descrizione: L’area in istanza ha una estensione di 748,4 km2 ed è ubicata nel Mar Ionio settentrionale, zona “F”, a largo delle coste calabresi. Il progetto prevede l’acquisizione di circa 229 km di linee sismiche 2D mediante tecnologia air-gun ed un eventuale rilievo geofisico 3D.
Proponente: Global MED LLCi
Tipologia di opera: Prospezione idrocarburi
- Permesso di ricerca idrocarburi “d 90 F.R-.GM”
Progetto: Intervento di indagine geofisica nell’area dell’istanza di permesso di ricerca in mare “d 90 F.R-.GM” Descrizione: L’area in istanza ha una estensione di 749,1 km2 ed è ubicata nel Mar Ionio settentrionale, zona
“F”, a largo delle coste pugliesi. Il progetto prevede l’acquisizione di circa 153 km di linee sismiche 2D mediante tecnologia air-gun ed un eventuale rilievo geofisico 3D.
Proponente: Giobal MED LLC
Tipologia di opera: Prospezione idrocarburi
- Permesso di ricerca idrocarburi “d 86 ER-.GM”
Progetto: Intervento di indagine geofisica nell’area dell’istanza di permesso di ricerca in mare “d 86 ER-.GM” Descrizione: L’area in istanza ha una estensione di 748,6 km2 ed è ubicata nel Mar Ionio settentrionale, zona “F”, a largo delle coste calabresi. Il progetto prevede l’acquisizione di circa 222 km di linee sismiche 2D mediante tecnologia air-gun ed un eventuale rilievo geofisico 3D.
Proponente: Giobal MED LLC
Tipologia di opera: Prospezione idrocarburi
- Opera: Permesso di ricerca idrocarburi “d 87 FR-.GM”
Progetto: Intervento di indagine geofisica nell’area dell’istanza di permesso di ricerca in mare “d 87 F.R-.GM” Descrizione: L’area in istanza ha una estensione di 737,5 km2 ed è ubicata nel Mar Ionio settentrionale, zona “F”, a largo delle coste calabresi. Il progetto prevede l’acquisizione di circa 225 km di linee sismiche 2D mediante tecnologia air-gun ed un eventuale rilievo geofisico 3D.
Proponente: Global MED LLC
Tipologia dí opera: Prospezione idrocarburi
- Permesso dí ricerca idrocarburi “d 89 ER-.GM”
Progetto: Intervento di indagine geofisica nell’area dell’istanza di permesso di ricerca in mare “d 89 FR-.GM” Descrizione: L’area in istanza ha una estensione dí 744,6 km2 ed è ubicata nel Mar Ionio settentrionale, zona “F”, a largo delle coste pugliesi. Il progetto prevede l’acquisizione di circa 147 km di linee sismiche 2D medíante tecnologia air-gun ed un eventuale rilievo geofisico 3D.
Proponente: Global MED LLC
Tipologia di opera: Prospezione idrocarburi
- Permesso di prospezione in mare “d 3 AP-.5C”
Progetto: Intervento di indagine geofisica 3D regionale nell’area dell’istanza di permesso di prospezione in mare denominata “d 3 F.P-.SC”
Descrizione: L’area dell’istanza di prospezione ha una estensione di 4.030 km2 ed è ubicata nella Zona Marina “F”. Il progetto prevede /’acquisizione di arca 4.285 km di linee sismiche 3D utilizzando la tecnologia air-gun per comprendere l’estensione e la natura delle strutture geologiche presenti nel Golfo di Taranto.
Proponente: Schlumberger Italiana 5.p.a.
Tipologia di opera: Prospezione idrocarburi
Osservazioni
In merito alle predette richieste si formulano le osservazioni di seguito riportate.
1- Impatti rilevanti al comparto turistico
La ricerca di idrocarburi potrebbe provocare indubbi effetti negativi su tutti i comuni ubicati lungo la costa e sul comparto turistico.
In effetti il progetto potrebbe mettere in discussione gli ingenti investimenti (centinaia di milioni di euro) che tali città hanno ricevuto dallo Comunità Europea, dallo Stato e dalle Regioni, per lo sviluppo turistico del loro territorio.
Inoltre, l’intervento industriale di enorme rilevanza della società petrolifera impone anche di fare le seguenti riflessioni così sintetizzate:
- La logistica portuale sarebbe modificata interessando anche la parte costiera con alterazione delle correnti e dell’equilibrio ecologico del mare, in un’area ove insiste anche il settore economico della pesca del Mediterraneo;
- Il traffico navale e terrestre previsto in progetto e quale conseguenza diretta e/o indiretta al progetto, potrebbe determinare notevoli incrementi delle emissioni acustiche nelle zone di arrivo delle materia prime di spedizione dei rifiuti prodotti, nonché rilasci di sostanze inquinanti, perché ogni nave pulisce motori, combustibile e stive e scarica nel mare, e intralci al traffico di pesca già esistente;
- Il conto economico conseguente all’istanza risulta sconveniente in quanto esclude dal computo i costi ambientali ivi compresi quelli di estrazione;
- i costi socio-economici su un sistema fortemente connotato da attività e produzioni agro-alimentari di pregio e da attività turistico – alberghiere e di pesca subirebbero una sicura e forte flessione negativa;
- l’occupazione di questi settori e che è suscettibile di crescere, sarebbe messa in discussione da un impianto industriale con una previsione occupazionale nettamente inferiore;
- nei distretti dove sono in funzioni le estrazioni dí petrolio l’occupazione agricola è sempre drasticamente diminuita, come quella turistica e i prodotti locali non sono più venduti, con una grave crisi socioeconomica, nonché un serio aumento di patologie a carico della popolazione residente;
- durante le fasi di estrazione degli idrocarburi e del loro trasporto vengono ammessi diversi casi di anomalie di funzionamento, con possibili inquinamenti del mare,
- basta solo uno degli eventi più gravi per distruggere o compromettere per decine di anni un’area che oggi ha buone potenzialità di sviluppo sociale ed economico.
A fronte di ciò si segnala nelle popolazioni locali uno stato di turbativa ed agitazione che potrebbe sfociare in atti palesi di dissenso democratico organizzato.
Complessivamente le trivellazioni e l’estrazione non dà garanzie di sicurezza per la vita: le popolazioni locali gravemente danneggiate da questa scelta opporranno una ferma opposizione, e piani collettivi di rimborso al governo italiano, dei danni sociali, sanitari ed economici subiti, da quando i rilievi sono iniziati.
- Contrasto tra le diposizioni internazionali siglate dall’Italia e le istanze di ricerca di
L’Italia ha inoltre siglato una Accordo Internazionale della portata del Protocollo di Kyoto, ed ultimamente con l’Accordo di Parigi, ed è ormai vincolata dal regime di riduzione del 20% delle emissioni di gas climalteranti adottato dall’Unione Europea (c.d. “20-20-20”) di cui si prospetta addirittura un rafforzamento, attualmente in discussione, per una progressiva riduzione del 30% delle emissioni, entro il 2020.
Appare anacronistico siglare da una parte trattati internazionali (Kyouto, Parigi) per ridurre l’impatto dell’inquinamento sull’ambiente e dall’altra autorizzare le ricerche di idrocarburi piuttosto che impegnare risorse economiche ed investimenti verso fonti di energia pulita.
- Rischio potenziale per il patrimonio archeologico sommerso
Numerosi studi archeologici hanno rilevato la presenza di siti e reperti sommersi nel Mar Mediterraneo.
Per tali ragioni sii richiama l’attenzione dei Ministeri preposti all’analisi delle presenti osservazioni tutta la gravità della questione anche in merito all’enorme importanza del patrimonio archeologico sommerso così come riconosciuto dalla “Convenzione sulla protezione dei patrimonio culturale subacqueo” (Parigi, 2 nov 2001). Si riporta di seguito quanto stabilito dall’art. 1 della “Convenzione sulla protezione del patrimonio culturale subacqueo” (Parigi, 2 nov 2001).
CONCLUSIONI
- Non è possibile ignorare l’esperienza di altri paesi che hanno già prima di noí dovuto affrontare la terribile esperienza di un disastro ambientale in mare;
- Non è possibile disattendere le osservazioni e i pareri negativi degli enti locali e delle associazioni e/o comitati di cittadini.
- Non è possibile consentire attività di ricerca in mare che prevedono anche scavo e/o lieve sbancamento del fondo marino senza prevedere l’obbligo della presenza, durate tutte le operazioni, della Soprintendenza ai Beni Archeologici.
- Non è possibile ignorare che nello studio di impatto ambientale vi è una scarna indicazione degli effetti cumulativi delle ricerche petrolifere sull’ambiente.
Per tutte le ragioni sopra esposte si esprime il proprio ” parere CONTRARIO ” alle richieste sopra elencate, e a tutte quelle che eventualmente dovessero pervenire in futuro, e invita il Ministero a rifiutare le istanze delle società petrolifere.
Il Comune di Trebisacce dice ancora una volta NO alle trivellazioni.
Dalla Residenza Municipale, li 19.01.2016
f.to Il Sindaco
Avv. Francesco Mundo