Rocca Imperiale-24/01/2016: Gli attivisti M5S discutono di tutela ambientale e di agricoltura.

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Rocca Imperiale:24/01/2016

Gli attivisti  M5S discutono di tutela ambientale e di agricoltura.

L’Auditorium della parrocchia “Visitazione della Beata Vergine Maria”, ha ospitato in prima serata, domenica 24 gennaio, il convegno “Ambiente e Agricoltura: le ricchezze del nostro paese. Proteggere e Valorizzare”, organizzato dagli attivisti del M5S di Rocca Imperiale. Ha aperto i lavori la giovane attivista del M5S, Dalila Di Lazzaro, che ha introdotto i temi da trattare in programma e presentato i relatori: Parentela Paolo (Portavoce M5S alla Camera dei Deputati e membro della XIII Commissione Agricoltura), Lasandra Giovanni (Agronomo) e Gaetano Di Leo (Agronomo e ex Presidente del Consorzio di tutela e la valorizzazione del limone” di Rocca Imperiale).” L’inquinamento ambientale non ha confini!”, ha chiosato l’agronomo Lasandra. Da qui è passato ad elencare le cause che provocano rischi seri alla nostra salute. Dai prodotti importati dalla Cina, al TTIP, alla salubrità dell’acqua che è a forte rischio, ai rifiuti, alle trivellazioni per l’estrazione del petrolio, ecc. Ha spiegato durante la relazione che siamo costretti alla raccolta differenziata perché ci viene imposta dall’Europa. Ha rilevato che in Calabria ci sono più di 630 discariche abusive da bonificare. La vera differenziata per il relatore è cominciare a fare il compost naturale in agricoltura evitando di usare dei prodotti inquinanti. Successivamente ha spiegato perché le tecniche usate dalle multinazionali per estrarre il petrolio inquinano le falde acquifere e danneggiano la flora e la fauna marina. Ha concluso esternando il pensiero che nel futuro vede tante navi sul mare del Golfo di Taranto che per estrarre l’oro nero inquineranno irrimediabilmente il nostro mare. L’agronomo Di Leo ha da subito esternato che pratica da sempre l’agricoltura biologica e che solo altre due o tre aziende possono vantarsi di farla. Ha ricordato storicamente della produzione di uva “Primus” che si era imposta sul mercato insieme con quella tardiva. Uva da tavola e da vino su un potenziale di territorio che conta 1000 ettari di pianura e 2000 di collina. La collina rocchese è location idonea per un vino di qualità. Ha raccontato che nel 2004 come Presidente del Consorzio dei limoni si è subito impegnato e speso per il riconoscimento IGP. Ha avviato uno studio sulla qualità del limone rocchese confrontandolo con quello di Sorrento, Amalfi e della Sicilia. Il confronto è stato vinto e il Ministero, attraverso la Signora Lorenzon, ha concesso l’IGP in tempi brevi. Avviandosi alla conclusione dell’intervento il relatore Di Leo ha lanciato una sfida sulla coltivazione del limone “Femminello” da cui tutte le varietà derivano: “Il limone senza semi è il femminello “Clone nostro” e non altre qualità, altrimenti perdiamo la nostra identità!”. Infine ha invitato il Consorzio del limone rocchese a farsi carico di invogliare gli agricoltori a produrre questa varietà di limone e non altre. L’On.le Parentela ha spiegato che l’inquinamento è invisibile e c’è chi ci guadagna! “Siamo in emergenza rifiuti! Io vedo i rifiuti come una risorsa. Sono per un sistema di rifiuti “Zero”come quello attivo in Toscana. La nostra è una crisi economica, ambientale e sociale. Il nostro territorio è minato, perché è fortemente inquinato e andrebbe urgentemente bonificato. Ci tocca pagare una tassa enorme all’Europa perché non abbiamo saputo differenziare e la colpa è della politica che si è dimostrata collusa con la delinquenza organizzata. Più rifiuti portiamo in discarica e più soldi fa qualcuno. Diciamo no agli inceneritori e alle trivellazioni. Zero consumo dei combustibili fossili e noi M5S abbiamo pronto un Piano Energetico per raggiungere questo obiettivo a differenza del Governo che ancora non ha un Piano. Siamo per la filiera corta come il Gruppo di acquisto solidale. Dobbiamo parlare e incoraggiare l’economia locale per contrastare la globalizzazione. Ancora ha parlato dei prodotti Ogm. Ha, di poi, chiosato: ”Riprendiamoci la sovranità politica ed energetica!”. Un terzo delle colpe per i cambiamenti climatici è dell’agricoltura e della produzione delle carni. Ci vuole agricoltura a basso impatto ambientale e occorre curare il terreno evitandogli i fitofarmaci. Dobbiamo sapere su quali terreni non inquinati si può fare agricoltura di qualità, ma manca il referente regionale. Ho presentato in parlamento una proposta di legge sulla tutela dei prodotti Dop e Igp e spero che passi. Occorre spostare risorse sul problema del dissesto idrogeologico e favorire l’occupazione. Dobbiamo avere coraggio di cambiare questo sistema perverso, non più speranza, ma coraggio, coraggio di cambiare!

Franco Lofrano