Trebisacce-03/02/2016 : Hannah Arendt coinvolge i giovani per non dimenticare..
Hannah Arendt coinvolge i giovani per non dimenticare..
“Hannah Arendt: Libertà e rivoluzione”, è il titolo dell’interessante libro di Caterina Tagliani, presentato questa sera, mercoledì 3 febbraio 2016, nella sala consiliare del Comune, alla presenza di tanti giovani studenti che, con la loro attiva partecipazione, hanno impreziosito l’evento e lanciato una speranza verso un futuro culturale più adeguato in una società in continua evoluzione. L’evento è stato organizzato dall’associazione Culturale Picard “Davide Aino”(di cui è Presidente Loredana Aino) in collaborazione con l’amministrazione comunale che l’ha sostenuta e patrocinata e con l’associazione “Il Veliero delle Idee”(di cui è presidente Rosanna De Gaudio) e la relazione è stata curata dal Professore di Filosofia del locale liceo classico, Bruno Mandalari. Al tavolo dei relatori: Rosanna De Gaudio, Bruno Mandalari, Loredana Aino e l’autrice del libro Caterina Tagliani. Presente tra il pubblico l’Avvocato Gianni Brandi Cordasco Salmena (Professore di Diritto Romano presso l’Università di Urbino e autore del libro “Sybaris e gli alleati”), la professoressa di lingua Inglese al liceo Angiolina Miniace con al seguito tanti allievi, la professoressa del Liceo De Nardi e il prof. Lombardo, la poetessa Rossella Falabella (vice presidente dell’associazione culturale “Davide Aino”), la professoressa Giardini della locale scuola media, l’artista Mike Pellegrino, l’artista Elena Priore, la poetessa De Cicco, ecc. Ha aperto i lavori Loredana Aino che dopo aver ringraziato tutti i relatori e i presenti ha ricordato gli obiettivi dell’associazione che rappresenta e ha concluso che ricordare il passato con la presentazione del libro è importante per contribuire a costruire con i giovani un futuro migliore. La presidente De Gaudio ha presentato lo scopo dell’associazione “Il Veliero delle Idee” sottolineando che tutto ciò che è vicino alla cultura e ai giovani va bene per l’associazione che vuole superare i confini locali e affrontare almeno quelli nazionali essendo i soci e “tutti noi” cittadini del mondo. Il sindaco Franco Mundo ha esternato che l’amministrazione vuole scoprire sempre nuovi orizzonti e le varie associazioni collaborano in tal senso e dove c’è cultura c’è l’amministrazione perché si ha sempre bisogno di migliorarsi. Infine ha voluto donare il ‘gagliardetto’ del comune all’autrice Tagliani, graditissima ospite. Bruno Mandalari, ormai relatore arcinoto nel mondo culturale, ha esordito: ”La signora Tagliani ha scritto un libro meraviglioso! Io non potendo leggervelo darò un taglio privilegiando l’aspetto didattico e quello conviviale”. Subito dopo ha tracciato un profilo della Arendt e dell’autrice asserendo, tra l’altro, che: “Nasce nel 1906 in Germania, da una famiglia ebraica, Hannah Arendt. Studentessa di filosofia all’Università di Marburg, segue le lezioni di Martin Heidegger, con cui intreccia una relazione sentimentale, ma quando, più tardi scopre le simpatie naziste del filosofo, se ne allontana. La Arendt si laurea con una tesi sul concetto di amore in sant’Agostino, pubblicata nel 1929. Poiché l’avvento del nazismo le preclude, viste le sue origini, la possibilità di una carriera accademica, lascia la Germania e si trasferisce prima in Francia e poi negli Stati Uniti, dove risiederà fino alla morte. Tra le sue opere, “Le origini del totalitarismo”, “Ebraismo e modernità” e “La banalità del male”. La filosofa e storica tedesca muore a New York nel 1975”. Hannah Arendt è stata una filosofa, storica e scrittrice tedesca. Sono poche le filosofe donne che trattiamo nel programma scolastico. E’ una filosofa atipica e contesta la filosofia della contemplazione. Chiama in campo Cartesio e lo confronta con Arendt che sostiene: <<Il pensiero non appartiene al corpo umano>> e continua con la differenza filosofica tra mondo e terra. Per Arendt il pensiero deve interloquire con la realtà. E ancora che la conoscenza non è qualcosa di precostituito dentro la persona. E ancora fa scendere in campo Kant che afferma che bisogna insegnare ai giovani a pensare e non solo a trasmettere loro contenuti. E’ l’altro che dà senso! Il medico è tale perché ha i pazienti; l’avvocato è tale perchè ha i clienti. E ancora Bruno Mandalari presenta la Arendt come giornalista. E poi continua sul concetto di supremazia, di totalitarismo, della teoria del terrore imposta per decreto: Tu sei Ebreo e io ti annullo, ti elimino. E ancora richiama la Rivoluzione Francese con Robespierre: Uguaglianza, libertà fraternità. Si voleva imporre tutto questo, ma non si è riusciti perché non servono i proclami ma si tratta di una facoltà dell’uomo che pensa. Cioè un pensiero aperto che accoglie le varie sollecitazioni della vita. ”Siamo finestre aperte disponibili ai cambiamenti e a quanto il mondo ci propone”. E ancora richiama Socrate: “Una vita non dedicata al pensiero non è una vita spesa bene”. E ancora, e ancora..per rivoltare il libro come un calzino. E infine l’atteso intervento dell’autrice Caterina Tagliani, nata a Crema nel 1945, ma residente dal 1986 a Sellia Marina. Laureata in Pedagogia, poetessa e scrittrice che con un eloquio tranquillo e calmo ha chiosato: ”Il bene dà profondità; il male lo sanno fare tutti!, diceva Arendt”.Gli Ebrei andavano a lavorare, ma ignoravano dove li portavano. Vi è l’uomo contemplativo e il politico. L’uomo politico ha la dote di saper comunicare con gli altri che è cosa molto importante. L’Arendt fino a 10 anni fa era poco conosciuta. Nel 2010 è stato realizzato un calendario con le donne più importanti, ma manca l’Arendt. “Il tema fondamentale della ricerca della Arendt – sostiene l’autrice – resta sempre e comunque la libertà e la sua fondazione, e tutti gli altri temi trattati rimangono sempre in relazione con questo. Infine invia ai giovani tanti auguri e li invita a studiare con impegno per crescere culturalmente attrezzati. A complimentarsi infine con i relatori la signora Falabella e la signora Aino che hanno esternato che tali incontri arricchiscono tutti.
Franco Lofrano