Trebisacce-19/02/2016: I cittadini diffidati per mancato pagamento di ticket sanitario.

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Trebisacce:19/02/2016

I cittadini diffidati per mancato pagamento di ticket sanitario.

Già dallo scorso mese di gennaio sono in arrivo a tantissimi cittadini delle lettere di diffida relative al pagamento del Ticket Sanitario da parte del C.E.C. (Centro Esazione Crediti) di Napoli. Per i cittadini che non godono di esenzione e si sono presentati presso la struttura del presidio ospedaliero di Trebisacce, presso cioè l’ex Pronto Soccorso, attuale centro di Primo Intervento, avrebbero dovuto pagare il ticket per la prestazione sanitaria ricevuta a suo tempo. I bollettini, riferiscono le persone che lo hanno ricevuto, si riferiscono agli anni 2011/12/13/14 e 2015. Il codice di ingresso al Pronto Soccorso  è il bianco o il verde e oltre alla data di ingresso, la diffida contiene l’importo dovuto per l’erogazione del servizio sanitario, le spese amministrative, quelle relative alle spese di notifica e spedizione e il bollettino Mav per il pagamento dell’importo complessivo. Qualche cittadino rileva che le lettere mancano del timbro di spedizione e di ricevimento e si ravvisa una prima irregolarità. E qualcuno replica: ”Ok. Non pagare, ma poi ti arriva la raccomandata e paghi di più!”. All’interno della lettera manca la descrizione della prestazione e ciò fa registrare una bella fila presso la Direzione Sanitaria, al 5°piano della struttura ospedaliera. Il personale preposto è al lavoro full time per soddisfare le richieste dei numerosi interessati. Il cittadino per ogni richiesta di documentazione presentata in Direzione Sanitaria paga un euro e dopo qualche giorno passa a ritirare la copia del verbale di prestazione archiviata. E’ passato del tempo, anni ormai, e non per tutti è facile ricordarsi dell’accaduto. Un cittadino lamenta in corridoio di non essere stato avvisato da nessuno del pagamento dovuto, ma la risposta ottenuta è che lo prevede la legge già dal 2009. All’articolo 3 (Misura della partecipazione), lettera b –supplemento straordinario n.4 al B.U. della Regione Calabria del 30/04/2009 si legge: per ciascun accesso in pronto soccorso classificato come codice bianco o verde è previsto il pagamento di una quota fissa pari ad euro 25,00. Il regolamento prevede anche le esenzioni: “A norma delle vigenti disposizioni rimangono esentati dal pagamento della quota di partecipazione in Pronto Soccorso coloro che vi accedono a seguito di traumatismi, avvelenamenti acuti e per infortunio sul lavoro, indipendentemente dal codice assegnato”. A riguardo qualche cittadino fa rilevare che sul verbale c’è scritto trauma e allora non dovrebbe pagare, ma l’interpretazione è corretta? La scadenza dei bollettini è prossima, ma c’è chi chiede lumi al proprio legale prima di pagare. Ancora un genitore lamenta che la diffida è diretta al figlio minore munito di esenzione da ticket e verso il quale non è possibile alcun pignoramento. Si comprende che per l’Azienda Sanitaria è scattata la necessità di fare cassa in applicazione al regolamento della Regione Calabria, ma anche il cittadino ha necessità di conoscere e di sapere prima di pagare e basta, perché la crisi riguarda tutti i cittadini che non godono di certo a togliere sempre soldi per un motivo o un altro.

Franco Lofrano