Mondo-07/04/2016:CONVEGNO DEGLI ESORCISTI IN RAJASTHAN. SCOPERTI NUOVI INDEMONIATI: INTONTITI, RIMBAMBITI E POVERI
CONVEGNO DEGLI ESORCISTI IN RAJASTHAN. SCOPERTI NUOVI INDEMONIATI: INTONTITI, RIMBAMBITI E POVERI
Si è svolto, nella sfavillante cornice della sala congressi sita nella capitale del Rajasthan, il convegno mondiale degli esorcisti.
Dalle numerose ed interessanti relazioni dei competenti convenuti sono emerse alcune clamorose novità sulle tipologie d’indemoniati. Al solito classico soggetto posseduto dal demonio, che si evidenzia con tremori, bava alla bocca, insulti osceni e vomito verdastro spruzzato in faccia al prete, sembrerebbero esserne aggiunti di nuovi.
- Intontiti/e. Il Maligno, ha spiegato il colto relatore, ha scelto questa categoria normalmente dotata di alti livelli d’intelligenza e capacità di analisi, in quanto, proprio perché sempre protesi allo studio delle cose e dei fatti, sono considerati intontiti dalla successiva categoria trattata, cioè quella dei rimbambiti/e. La possessione si manifesterebbe, secondo il religioso, facendo intontire veramente questi disgraziati, esaltando nelle loro fragili menti le onde d’urto degli scoppi provocati dai terroristi musulmani, con annesse proiezioni di gambe, teste, cuori, amori, speranze ed altro dilaniato degli innocenti. Il Satanasso si sarebbe poi ulteriormente impossessato dell’anima di questi sventurati facendo loro credere che esista una differenza tra le parole cultura e civiltà, differenza per la quale la prima è un modo di vivere, mentre la seconda si manifesta con un avanzamento sociale delle persona umana. In base questo assurdo convincimento, chiaramente di tipo ossessivo, si creerebbe in quegli sciagurati l’idea storica che cultura possa essere anche quella cannibale, o quella egiziana tesa a costruire piramidi per un singolo tiranno, mentre civiltà sarebbe quella dell’antica Roma che costruiva strade, fori, teatri, terme, acquedotti e fontane per i cittadini. Questo tipo di invasati, ha spiegato il pastore, pur mancando di sintomi tipici, quali ad esempio lo spruzzo di vomito verdastro (che gli sopravviene solo leggendo le castronerie dei rimbambiti/e), non sono meno pericolosi delle altre tipologie già conosciute.
- Rimbambiti/e. Satana pesca questa categoria da possedere tra quelli convinti di avere una verità preconfezionata in tasca. Scritta da altri rimbambiti più di loro, ma che essi fanno propria a tutti gli effetti. Per questo hanno sempre risposte e giudizi pronti all’uso nei vari accadimenti della vita. Va da sé che vivono e pensano completamente scollati dalla realtà che li circonda. Belzebù nel loro caso opera la possessione facendo loro rispondere a vanvera ad ogni e qualsiasi domanda o pensiero altrui ed agire a cavolo nelle vicende umane e personali.
- Poveri/e. Questa categoria, vastissima, è formata dagli ultimi e diseredati. Lucifero se ne impossessa facendo loro credere nell’ineluttabilità della loro condizione. Instilla nelle loro menti l’idea di una loro colpa, di una loro mancanza, di un limite in loro connaturato: facendogli credere impossibili la ribellione ed il riscatto.
Il reverendo, nella sua relazione, ha anche indicato le soluzioni ed i possibili esorcismi atti a snidare il demonio dai posseduti.
Per gli intontiti/e ha visto la soluzione nel ripristino del rogo in piazza. Così ci si toglierebbe il pensiero una volta per tutte (Giordano Bruno docet).
Per i rimbambiti/e ha intravisto una soluzione più sofisticata e, diciamo pure, più astuta. Ha escluso per essi ovviamente il rogo, perché il loro grande numero innalzerebbe la temperatura del pianeta con tutte le note conseguenze negative (scioglimento dei ghiacciai, innalzamento dei mari, desertificazione ecc.). Basterebbe invece, secondo il prelato, inviare alcuni di loro al governo delle nazioni, con un duplice positivo effetto. I poveri, già numerosi, diventerebbero la quasi totalità e passerebbero quindi nella categoria più facilmente esorcizzabile: basterà fregarsene di loro. Sic et sempliciter, ha concluso in dotto latino l’ecclesiastico, dimostrando così di saperne, veramente, una più del Diavolo.
Maurizio Silenzi Viselli