Rocca Imperiale-15/04/2016: Rocca Imperiale vota SI al Referendum del 17 Aprile.- Ranù, il mare ricco di vele e non di trivelle.
Rocca Imperiale:15/04/2016
Rocca Imperiale vota SI al Referendum del 17 Aprile
Ranù, il mare ricco di vele e non di trivelle.
I rocchesi gelosissimi del loro mare pulito e dell’economia che si sviluppa attorno all’agricoltura si sono dati appuntamento, venerdì 15 aprile, in Piazza Giovanni XXIII, per essere compatti nel votare SI al referendum del 17 aprile, per dire NO alle trivelle. E’ emerso un corale SI al turismo e un NO alle trivelle. A sostenere la partecipazione in massa al Referendum e a spiegare le ragioni del SI’ sono intervenuti in piazza: Marino Buongiorno (consigliere comunale di maggioranza), Domenico Diodato (portavoce R.A.S.P.A.), Giuseppe Montagna (cittadino molto impegnato nel sociale), Antonio Pace (Presidente del consiglio comunale), Vincenzo Marino (Presidente del Consorzio del Limone Igp), il Sindaco Giuseppe Ranù. Assente il rappresentante delle associazioni ambientaliste. Nel ruolo di coordinatore Marino Buongiorno che ha spiegato le sue ragioni per votare SI al referendum del 17 aprile e ha esternato un segnale forte contro le trivellazioni e ha invitato i cittadini a recarsi alle urne ed a votare un deciso SI contro il business del petrolio che finisce per fare la fortuna solo dei petrolieri. Domenico Diodato (portavoce R.A.S.P.A.), invitando a votare SI ha, tra l’altro, spiegato che l’estrazione di idrocarburi è un’attività inquinante, con un impatto rilevante sull’ambiente e sull’ecosistema marino. Anche le fasi di ricerca che utilizzano la tecnica dell’airgun (esplosioni di aria compressa) hanno effetti devastanti per l’habitat e la fauna marina. Sempre in condivisione è intervenuto Giuseppe Montagna che ha sottolineato che anche la scelta di trivellare il mare ci viene imposta dall’alto e i cittadini sono stanchi di subire imposizioni che creano danni all’ambiente e l’inquinamento di Viggiano ne è un esempio che ha raggiunto e superato Pisticci. Antonio Pace ha spiegato che il referendum è un mezzo con cui il cittadino può decidere di non investire sulle fonti fossili perché il nostro governo deve puntare su un modello energetico pulito e rinnovabile per pensare anche al futuro dei nostri figli. Puntare sull’energia rinnovabile significa anche tagliare l’importo delle bollette. In un successivo passaggio ha notato l’assenza in piazza dei Grillini a cui ha riconosciuto un positivo impegno nei giorni passati e, significando che occorre sempre un progetto condiviso per vincere, ha invitato i cittadini a votare SI. Vincenzo Marino, Presidente del consorzio del limone IGP , ha ricordato che da sindaco era stato un precursore e insieme con la sua amministrazione aveva proposto un progetto di impianto di biomassa, ma che i cittadini hanno rifiutato in massa. Invita a votare SI anche come segnale di ribellione contro i soprusi perché la vera alternativa è rappresentata dalle energie rinnovabili. Il sindaco Giuseppe Ranù ha ricordato ai cittadini che la questione del NO alle trivelle è storicamente antica. Già da consigliere provinciale aveva vissuto la questione e l’allora amministrazione provinciale aveva già deciso per il NO alle trivellazioni. In un sistema chiuso come il mar Mediterraneo un eventuale incidente sarebbe disastroso e l’intervento umano pressoché inutile. Noi riteniamo-ha continuato Ranù-che:” diffondere tali pratiche sia negativo per il nostro territorio e su questa posizione è anche l’amministrazione regionale”. La sfida per il futuro è quella di pensare allo sviluppo in modo diverso. Il SI deve prevalere sul NO e occorre raggiungere il quorum e scegliere un modello di sviluppo differente. Il nostro mare deve essere libero e ricco di vele che devono condurre verso nuove mete per i nostri giovani e per il futuro. Anche altri presidenti di regione, come Emiliano (Puglia), Pittella (Basilicata), Oliverio (Calabria),ecc. hanno ribadito la necessità di tutelare il nostro territorio. Occorre svolgere anche un’altra funzione che è quella di convincere l’amico accanto a votare SI. Il 17 rechiamoci insieme a votare SI.
Franco Lofrano