Trebisacce-10/05/2016:Il Consorzio di Bonifica a sostegno dell’Agricoltura, della tutela ambientale,a difesa del dissesto idrogeologico
TREBISACCE Il Consorzio di Bonifica Integrale dei Bacini dello Jonio, non è solo un impositore di tributi come spesso viene percepito dalla gente, ma svolge tutta una serie di attività di sostegno all’agricoltura, di salvaguardia ambientale e di difesa del territorio dal rischio idro-geologico. Lo ha sostenuto, nel corso di una meticolosa relazione durata circa un’ora, il presidente del Consorzio e presidente dell’Urbi-Calabria prof. Marsio Blaiotta che ha promosso un grande incontro divulgativo per illustrare tutte le attività in cui è impegnato il più grande ente irriguo della Calabria con sede a Trebisacce che, sottoposto a completa ri-perimetrazione dopo aver inglobato il “Sibari-Crati”, oggi ha competenza su ben 10mila dei 30mila ettari di superficie calabrese irrigata, abbracciando il territorio di ben 32 comuni e svolgendo le proprie attività sulla vasta area che va da Rocca Imperiale a Cariati con una popolazione di oltre 200mila abitanti. All’incontro, oltre al sindaco di casa Franco Mundo ed al management del Consorzio al completo, tra cui il presidente Blaiotta ed il Direttore Generale ing. Biagio Cataldi, hanno preso parte il presidente della I^ Commissione Regionale AA.GG. Franco Sergio, il presidente della Coldiretti Pietro Molinaro, i presidenti di altri 3 Consorzi Calabresi, Roberto Torchia (Jonio Crotonese), Francesco Arcuri (Tirreno Catanzarese) e Domenico De Luca (Nord-Calabria-Pollino), il sindaco di Roseto Rosanna Mazzia e numerosi altri amministratori dell’Alto Jonio. «Basta dire – ha rilevato Blaiotta – che il Consorzio fornisce acqua irrigua con circa 1.700 km. di condotte, con 32 vasche di accumulo e 20 impianti di sollevamento; si occupa di pulizia dei fossi di scolo per 450 km. utilizzando n. 3 potenti idrovore. Se si fermassero per un mese le nostre idrovore – ha chiosato Blaiotta – la Piana di Sibari tornerebbe ad essere una palude come un tempo». Ma poi Blaiotta, per completare la “mission” del Consorzio, ha parlato forestazione, di progettazione e realizzazione di opere pubbliche, di innovazione tecnologica, di rinnovamento dei sistemi informatici e della ricaduta occupazionale, senza sottrarsi al dolente problema dei “ruoli” che il Consorzio emette rispettando la legge regionale che li ha istituiti. «Abbiamo finalmente normalizzato la situazione – ha detto il presidente Blaiotta – ed ora le bollette arriveranno anno per anno e senza creare disagi all’utenza». Hanno concluso i lavori il presidente della Coldiretti Molinaro, che ha sottolineato il “pathos” con cui Blaiotta parla e si occupa della “terra” e l’on. Franco Sergio che si è compiaciuto del ruolo svolto dal Consorzio che contribuisce alla produzione delle eccellenze del territorio (limoni, ciliegie, arance…) e si è detto impegnato a intercettare i finanziamenti comunitari dei PSR e POR per investirli nell’agricoltura e nella ricerca delle energie rinnovabili.
Pino La Rocca