Trebisacce-12/05/2016:Dissuasori che non dissuadono nessuno
TREBISACCE Dissuasori che non dissuadono nessuno e così continua la polemica sul “parcheggio selvaggio” che, nella fattispecie dei dissuasori, impedisce agli autobus del trasporto pubblico di accedere al piazzale “Willy Brandt” concesso dalle Ferrovie al comune in comodato d’uso e utilizzato come autostazione. Sulla questione è intervenuto di recente il Delegato all’Ambiente Gianpaolo Schiumerini prendendo una posizione decisamente critica nei confronti dell’esecutivo comunale che continua a fare melina invece di autorizzare la Polizia Municipale ad utilizzare il potere sanzionatorio per scoraggiare i comportamenti poco urbani di molti cosiddetti cittadini. Succede infatti quotidianamente che automobilisti incivili e poco rispettosi del codice della strada, nonostante gli evidenti divieti indicati con segnaletica orizzontale e verticale ed ora anche con l’istallazione di dissuasori metallici, parcheggiano le proprie auto agli incroci delle strade che da via Lutri immettono nel piazzale impedendo così le manovre di accesso al piazzale agli autobus di linea costretti spesso e volentieri a fermarsi in mezzo alla strada, a bloccare il traffico ed a strombazzare per ottenere il “cortese” spostamento delle auto. Sarebbe molto più semplice e sicuramente più efficace far rispettare i divieti attraverso le multe. «Non c’è niente di male – ha scritto in proposito Gianpaolo Schiumerini – ad avere opinioni diverse pur stando nella stessa Maggioranza: è al contrario sinonimo di libertà, di coscienza critica e di democrazia. Detto questo, – ha commentato l’ex dirigente dei Verdi e di SEL – trovo i dissuasori di parcheggio degli orpelli brutti, inutili e concettualmente sbagliati perché se c’è un divieto di sosta ed è ben segnalato, va fatto rispettare. Punto!». Detto questo Schiumerini entra in un altro terreno minato nel quale finora sono risultati inutili tutti i provvedimenti di dissuasione da parte del Comune che anche in questo caso, chissà perché, usa la mano morbida. «Se in una strada su cui abbandonano i rifiuti – ha scritto lo stesso Schiumerini – mettiamo il filo spinato, il problema probabilmente lo risolviamo, ma non si fa così. Nei prossimi giorni – ha concluso il Delegato all’Ambiente in modo forse provocatorio – prenderò posizione contro l’autostazione nel piazzale ferroviario proponendo come soluzione alternativa il mercato coperto».
Pino La Rocca