Trebisacce-24/05/2016:Musmanno ci attiva i treni,ma manca la lunga percorrenza
TREBISACCE L’assessore regionale ai Trasporti Roberto Musmanno, castrovillarese Doc e docente all’UniCal di Cosenza, ha mantenuto la parola data ai sindaci dell’Alto Jonio, ma solo a metà. Per l’altra metà, quella che riguarda i treni a lunga percorrenza sulla linea Jonica, la situazione rimane inalterata e, se un cittadino dell’Alto Jonio e della Sibaritide vuole andare a Milano, o a Torino, o a Bologna, o in un’altra città del centro-nord, deve prendere l’autobus, oppure cambiare treno e trasbordare armi a bagagli su altri treni a Taranto, o a Bari se sceglie l’Adriatica, oppure a Paola, o a Salerno, o a Napoli se sceglie la Tirrenica. In realtà da un po’ di tempo a questa parte, e precisamente da quando è cambiato il vento alla regione, qualcosa in ambito ferroviario sta gradualmente cambiando anche perché la Calabria ha saldato il debito che aveva contratto con Trenitalia e, oltre ai nuovi treni che marciano a ritmo di Swing, sulla linea Jonica, notoriamente a scartamento ridotto, sono ricomparsi alcuni treni che si erano estinti e altri, come ha ricordato l’assessore Musmanno in una lettera indirizzata al sindaco di Trebisacce, entreranno in funzione con l’orario estivo che inizierà il 12 giugno. Resta però insoluto, come si diceva, il problema dell’isolamento della fascia jonica rispetto ai collegamenti sulla lunga distanza. Che fine hanno fatto, ci si chiede dopo aver apprezzato il ripristino di alcune corse che facilitano il collegamento dell’Alto Jonio con Cosenza e Catanzaro e l’aver sdoganato la stazione ferroviaria di Trebisacce come snodo per i paesi interni del Comprensorio con nuovi collegamenti con Sibari, l’istituzione dei due treni che l’assessore ha promesso di proporre a Trenitalia per il collegamento trasversale della Provincia di Cosenza con le stazioni di Paola e Bari? Due treni che, sempre secondo quanto sostenuto l’assessore nel suo recente incontro con i sindaci, avrebbero consentito alle popolazioni della Calabria Jonica, notoriamente più isolata rispetto a quella Tirrenica, di incrociare a Paola e a Bari i treni a lunga percorrenza, le famigerate frecce bianche, rosse e argento che alle nostre popolazioni sono negate, per raggiungere il nord-Italia? Per non parlare del ripristino del mitico Milano-Crotone che ha collegato per decenni la Calabria Jonica al Nord-Italia e che ormai, nonostante le battaglie sostenute da tante associazioni nessuno riesce a riesumare dalle sue ceneri.
Pino La Rocca