Trebisacce-30/05/2016:L’ambiente di apprendimento (di Pino Cozzo)
L’ambiente di apprendimento
di Pino Cozzo
L’espressione “ambiente di apprendimento” è oggi molto usata nel lessico delle scienze dell’educazione. La sua diffusione è avvenuta in concomitanza con il cambiamento di prospettiva che, da un ventennio a questa parte, è stato registrato in campo psico-pedagogico. Si parla in proposito del passaggio dal paradigma dell’insegnamento a quello dell’apprendimento: da una visione incentrata sull’insegnamento (che cosa insegnare) si è passati ad una prospettiva focalizzata sul soggetto che apprende e quindi sui suoi processi, con particolare attenzione a come è costruito il contesto di supporto all’apprendimento (come facilitare, come guidare, come accompagnare gli allievi nella costruzione dei loro saperi, e perciò quali situazioni organizzare per favorire l’apprendimento). In un’accezione molto ampia, l’ambiente di apprendimento può essere inteso come luogo fisico o virtuale, ma anche come spazio mentale e culturale, organizzativo ed emotivo/affettivo insieme. Il termine ambiente, dal latino ambire “andare intorno, circondare”, potrebbe dare l’idea degli elementi che delimitano i contorni dello spazio in cui ha luogo l’apprendimento. È vero però che, se guardiamo alla conoscenza e al modo in cui si costruisce, non possiamo prendere in considerazione soltanto lo spazio; dobbiamo osservare l’insieme delle componenti presenti nella situazione in cui vengono messi in atto i processi di apprendimento. Il che vuol dire analizzare le condizioni e i fattori che intervengono nel processo: gli insegnanti e gli allievi, gli strumenti culturali, tecnici e simbolici. Possiamo pertanto provare a definire l’ambiente di apprendimento come un contesto di attività strutturate, “intenzionalmente” predisposto dall’insegnante, in cui si organizza l’insegnamento affinché il processo di apprendimento che si intende promuovere avvenga secondo le modalità attese: ambiente, perciò, come “spazio d’azione” creato per stimolare e sostenere la costruzione di conoscenze, abilità, motivazioni, atteggiamenti. In tale “spazio d’azione” si verificano interazioni e scambi tra allievi, oggetti del sapere e insegnanti, sulla base di scopi e interessi comuni, e gli allievi hanno modo di fare esperienze significative sul piano cognitivo, affettivo-emotivo, interpersonale-sociale In studi recenti, viene sottolineato che il concetto di “ambiente di apprendimento” è diventato attuale nel discorso educativo odierno e si è affermato come concetto ben definito in stretta connessione, da una parte, con l’uso emergente delle tecnologie informative per fini educativi, e dall’altra con le concezioni della psicologia di matrice costruttivista. Tale indirizzo psicologico, infatti, enfatizza l’apprendimento come un processo attivo e costruttivo piuttosto che come acquisizione o ricezione di conoscenze. Se ne ricava un ruolo dell’istruzione come processo che supporta la costruzione delle conoscenze piuttosto che la loro trasmissione dall’insegnante all’allievo. Le conclusioni dello studio indicano che c’è una forte tendenza generalizzata ad integrare nella didattica le tecnologie informatiche, considerate come chiave di volta per raggiungere gli obiettivi europei di istruzione nella società della conoscenza, anche in vista di un apprendimento che duri tutta la vita e di un adattamento generale alle esigenze della società. L’ambiente di apprendimento può essere altresì descritto come quell’insieme di situazioni educative caratterizzate da attività che coinvolgono insegnanti e allievi all’interno di una cornice di riferimento che comprende un notevole numero di componenti, costituite da risorse e regole. Allievi e insegnanti lavorano insieme con scopi comuni e l’apprendimento avviene in contesti fisici e virtuali, dentro o fuori la scuola, attraverso la cooperazione tra scuole e altre istituzioni, come ad esempio i musei, le aziende le strutture ricettive. Tale ampia definizione è utile per poter elaborare un modello d’analisi generale che ingloba tutti gli elementi dell’ambiente e comprende quattro livelli: un livello esterno: le politiche nazionali nel campo dell’educazione, i programmi nazionali; un contesto organizzativo-istituzionale : i finanziamenti, le infrastrutture tecnologiche, le modalità di gestione della scuola nel suo complesso; l’ambiente di apprendimento in senso stretto, in cui allievi e docenti interagiscono e in cui le tecnologie informatiche possono essere usate per supportare l’apprendimento; un ulteriore livello, più specifico, che fa riferimento agli attori-persone coinvolti nelle attività di insegnamento-apprendimento.