Cosenza-29/06/2016: Siglato l’accordo con le Reti di scuole (di Adele Sammarro)

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Adele Sammarro
Adele Sammarro

La Legge 107/2015 ha portato una serie di novità nel panorama della scuola pubblica. Tra le varie innovazioni introdotte dalla “Buona Scuola”, spuntano le Reti di scuole. Nonostante le dure critiche e i diversi attacchi di questi giorni si partirà a regime già da settembre. Con la nota ministeriale, 2151 del 7 giugno 2016 sono state fornite “Indicazioni per la formazione delle reti”, da costituire, secondo il tenore del comma 70 Legge 107, entro il 30 giugno del 2016. Le scuole, come stabilito nel medesimo comma, hanno l’obbligo di costituirsi in Reti coincidenti con tutti gli istituti presenti nell’ambito territoriale di appartenenza. Il tutto dovrà essere realizzato entro il 30 di questo mese, anche se non “perentorio ma ordinatorio”. I dirigenti cosentini sono stati chiamati a raccolta in questi giorni, presso l’istituto d’istruzione superiore“ E. Majorana”di Castrolibero, per siglare l’accordo di “Rete di ambito”. Si tratta di reti già disposte dall’ufficio scolastico regionale che rientrano negli ambiti territoriali; quattro sono gli ambiti attribuiti alla provincia di Cosenza, con 149 istituzioni scolastiche. L’accordo prevede la gestione di alcune attività amministrative e permetterà la realizzazione di progetti didattici territoriali utilizzando i propri docenti su più scuole. Un accordo che, per certi aspetti, sembrerebbe quasi una forzatura, poiché non trova condivisione in molti dirigenti. Insomma, un’altra tegola caduta sulla scuola, che coglie, ancora una volta, in contropiede i capi d’ istituto  in un momento particolare come quello di fine anno, che è tra i più intensi per via dei numerosi adempimenti. Una manovra duramente criticata che, per alcuni, porterebbe verso la perdita della autonomia scolastica, esposta  forse ad un serio rischio. Il fatto di “costituirsi insieme” e fare rete, aggregarsi tra le varie scuole, potrebbe causare la perdita della centralità amministrativa dei servizi. Si ritornerebbe alla burocratizzazione dei servizi delle scuole ormai da tempo superata. Con la costituzione delle reti di scuole i docenti potrebbero essere utilizzati dalle scuole come meglio si crede, in base alle  proprie necessità. Gli accordi, come già puntualizzato, saranno promossi dagli uffici scolastici, e, infatti, come stabilito nel comma 71 della Legge si parla di “criteri per l’utilizzo dei docenti nella rete”. Gli insegnanti saranno spostati come pedine da una scuola all’altra. Le intese dovranno regolare i piani di formazione del personale in cui saranno indicate anche le risorse da utilizzare. Per le scuole ci saranno altre incombenze e più lavoro, senza previsione di personale aggiuntivo. Questo significherà che le istituzioni scolastiche potranno costituire congiuntamente unità funzionali, formate da impiegati e funzionari di più scuole. Ciò, comporterà un ulteriore mole di lavoro per i dirigenti, il cui profilo, nella scuola del XXI°secolo, si accosta sempre più a quello di un factotum al servizio della burocrazia, facendo perdere di vista la centralità della scuola, il ruolo educativo e formativo di sempre .

Adele Sammarro