Trebisacce-13/07/2016:Saggio di danza dell’Accedemia BDS di Giusy Palermo
TREBISACCE – Da un grande talento derivano grandi responsabilità, come sa bene ogni artista che decide di calcare il palcoscenico. Entrando in scena, mentre la musica parte e il buio scende in sala, si crea tra l’artista e lo spettatore un patto, una promessa, un’intesa sinallagmatica. Da un lato piena attenzione e predisposizione all’essere stupiti, dall’altro impegno, dedizione ed esaltazione dell’arte. Nelle due giornate in cui la l’Accademia di Danza BDS di Giusy Palermo ha presentato a Trebisacce la XVI edizione del saggio di fine anno, questa fusione di intenti tra ballerini e spettatori ha trovato la sua massima esaltazione, il suo apice emotivo. Hanno stupido, incantato, appassionato e conquistato il pubblico in sala i tantissimi ballerini di ogni età che si sono esibiti in strabilianti passi, sul palco del Cinema Teatro Gatto. Particolarmente meritoria la prova di Ludovica Adduci, che ha interpretato una Giselle altamente espressiva, soave nei movimenti, evocativa nei passi e capace di suscitare negli astanti un’immedesimazione nell’opera raccontata, che ha infranto la barriera fisica e concettuale che separa gli spazi teatrali, trasportando tutti sul palco. Non da meno sono stati gli altri ballerini che, coordinati e coreografati con la freschezza creativa che deriva dal talento e con la maestria didattica che deriva dall’esperienza, propria di un’eccellenza del territorio qual è la maestra Giusy Palermo, hanno saputo infondere emozioni e passione negli sguardi di tutti i presenti. La serata, coordinata da Marta Palermo, si è conclusa con un’anteprima dello spettacolo che l’Accademia BDS porterà in scena quest’estate, dedicato a Notre Dame di Paris, un classico capace di emozionare, forte di grazia e potenza espressiva. La professionalità della proposta, esaltata anche dall’attento lavoro della direttrice di palco Laura Palermo, ha quindi vinto e convinto, a testimonianza che ancora una volta il duro lavoro nella disciplina che è della musa Tersicore, premia sempre. Un particolare plauso va tributato al ballerino Salvatore Bianco, che nel suo passo d’addio ha saputo ammaliare d’emozioni e coinvolgere un intero teatro.
Andrea Mazzotta