Trebisacce-24/07/2016: Mons. Gaetano Santagada al suo 50° di Sacerdozio.
Trebisacce:24/07/2016
Mons. Gaetano Santagada al suo 50° di Sacerdozio.
“Don Gaetano: Messaggero d’Amore e Sacerdote eterno”, ecco i due messaggi posti sulla gradinata all’ingresso della Parrocchia Madonna della Pietà, di cui è Parroco Mons. Gaetano Santagata che annunciano il suo 50° di Sacerdozio. Nell’invitare i fedeli tutti alla solenne Cerimonia, fortemente voluta dal Vescovo Francesco Savino, Mons. Gaetano Santagada ha ricordato che: ”Il mio ministero sacerdotale è stato dedicato anche alla cura pastorale di questa nostra Parrocchia. E’ bene quindi che in tale circostanza la Comunità e il suo pastore si ritrovino insieme attorno all’altare per lodare e ringraziare il Signore per il Sacerdozio a me donato per la santificazione di tutti. In questo Anno Giubilare invocheremo su di me e sulla nostra comunità la Divina Misericordia, chiedendo perdono delle nostre debolezze e, disponendoci con umiltà, ad accogliere l’abbondanza delle sue Benedizioni”. In attesa delle 18,30 di domenica 24 luglio 2016, dell’inizio della Celebrazione Eucaristica, presieduta da S.E. il Vescovo Mons Francesco Savino, una moltitudine di fedeli sostavano e riempivano Piazza Matteotti e la Chiesa. Il gruppo Scout “Trebisacce2” è tutto pronto, come sempre, a dare il proprio contributo. Attorno alla Piazza Matteotti tanti tavoli già pronti per la preparazione del buffet a fine cerimonia. Antonio De Paola è già lì ad operare con i tanti fili elettrici e pc per assicurare un po’ di buona musica. Alcuni si intrattengono dialogando con amici. Inizia la Santa Messa e in Chiesa non si riesce ad entrare, neppure un posto in piedi è disponibile. Il caldo enorme crea non poche difficoltà, ma i fedeli superano ogni avversità e restano tutti immobili a seguire la solenne Cerimonia. Sull’altare oltre al Vescovo e a don Gaetano sono intervenuti: Don Nicola Cataldi, Don Vincenzo Calvosa, don Joseph Vanson, don Michele Sewodo,don Nicola Vilotta, don Pietro De Salvo, Mons. Antonio Cavallo, il diacono Sebastiano Indraccolo. Il Vescovo, tra i tanti messaggi, sottolinea che: ”I 50 anni di sacerdozio di don Gaetano testimoniano la fedeltà a Cristo e di presenza spirituale nella comunità. Figlio di Villapiana, nel momento in cui ha scelto questa strada ha detto che la vita non gli apparteneva più e che apparteneva a Cristo. Poniamoci delle domande? Cosa ci dice la parola di Dio? E la dobbiamo capire. Cosa dice il Giubileo Sacerdotale? Non esiste sacerdozio senza preghiera. La preghiera è il codice educativo. La preghiera ci fa vivere Gesù come amico. Se non si prega non si regge alle tentazioni. Spesso succede di sentire: ”Oggi ho molto da fare e non ho tempo per pregare!”. Così le persone diventano anoressici spirituali. Gesù ci insegna a pregare e ci consegna il Padre Nostro, la preghiera delle preghiere. Pregare significa capire che siamo figli di Dio e si stabilisce un rapporto ombelicale con Dio. Si ha una specie di cordone ombelicale con Dio. E bisogna sapere cogliere anche la bellezza estetica della preghiera: Dacci il nostro pane quotidiano. Significa dire dacci la felicità, riconoscendo di essere figli di Dio. Spesso accade che si prega quando si vuole chiedere un Grazia, ma questo non è un atteggiamento cristiano. L’unico dono che dobbiamo chiedere al Signore è lo Spirito Santo come maestro interiore che ci guida nella vita. Anche don Gaetano ha pregato da 50 anni, perché la preghiera è il respiro, il polmone della vita spirituale. La preghiera apre alla speranza, alla fiducia e Dio ci ama. Le mani del sacerdote sono importanti e la famiglia del sacerdote è il Presbiterio, all’interno del quale si vive in comunione. Il sacerdote unge le mani con il Crisma e significa che dev’essere sempre unito con Cristo e deve lasciarsi nutrire dall’Eucarestia. Mani del sacerdote, quindi, per benedire e per consacrare. Siamo come tante matite nelle mani di Dio, come disse Madre Teresa di Calcutta e l’augurio è che possa ,don Gaetano, continuare a scrivere la storia d’Amore con Cristo. Auguri, don Gaetano!- Subito dopo uno spazio è stato riservato alla testimonianza del Sindaco Francesco Mundo che ha ricordato i tanti momenti di collaborazione e di condivisione. Ha ricordato l’aiuto che in questi anni ha donato a tante persone. Infine il Sindaco Mundo ha donato una targa ricordo a don Gaetano con su scritto: ”A Don Gaetano Santagada-50.mo di Sacerdozio-Autorevole e illuminato testimone del tempo –riferimento morale, culturale e sociale, al servizio della Comunità e della Chiesa”. Il sindaco di Villapiana, Paolo Montalti, dopo la sentita e appassionata testimonianza ha donato un quadro contenente l’immagine in bassorilievo della Chiesa Madre di Villapiana con la scritta: ”La Comunità di Villapiana, nel 50° del Suo Sacerdozio, con tanto affetto, Le esprime sentimenti di filiale devozione”. E infine è toccato a Don Gaetano ringraziare: “I 50 anni di Sacedozio somigliano ai 50 anni di matrimonio. Somiglia al tamonto, ma poi splende un nuovo giorno. E per rassicurare i tanti peccatori:”Anche se ho peccato una sola volta all’anno, ho almeno 50 peccati da scontare”. (Si è posto come peccatore tra i peccatori).Vi è pienezza di significato e di solennità in questa occasione. La Chiesa ,rivolgendosi ai tantissimi fedeli presenti, vi ama e vi vuole bene. Don Gaetano ha proseguito nel suo pregnante discorso, ma dalla piazza era impossibile ascoltare perché l’altoparlante era in tilt in quel momento. Tutti, infine, all’uscita dalla Chiesa a fare gli Auguri a don Gaetano e a consumare qualcosa nel buffet appositamente preparato. Auguri, Mons. Gaetano! E un grazie di cuore per l’opera spirituale che promuovete da anni nella nostra comunità. Voi ci volete bene e lo sappiamo, ma oggi i fedeli Vi hanno dimostrato di ricambiare alla grande questo sentimento.
Franco Lofrano