Rocca Imperiale-28/07/2016: Presentato l’interessante libro di Domenico Marino: La Tomba di Erodoto.
Rocca Imperiale:28/07/2016
Presentato l’interessante libro di Domenico Marino: La Tomba di Erodoto.
“La Tomba di Erodoto” è l’ultimo lavoro, fresco di stampa, del giornalista Domenico Marino, presentato al pubblico, lo scorso mercoledì 27 luglio, nella sala conferenze del Monastero dei Frati Osservanti. Evento presente all’interno del programma estate rocchese 2016. Presenti al tavolo dei relatori: Michele Falco (Editore), Domenico Marino (autore del libro), il sindaco Giuseppe Ranù e il giornalista Franco Lofrano. La Tomba di Erodoto è lì a Thurii, ma bisogna cercarla e trovarla, è stato detto dall’autore e né è pienamente convinto. Per raggiungere l’obiettivo storico bisognerebbe investire negli scavi archeologici, ma questo è un problema. E un problema tra i problemi rimane che se non investiamo noi calabresi interessati culturalmente a scoprire i segreti nascosti nei vari siti, chi lo dovrebbe fare? Ed ecco che tante potenziali scoperte sono destinate a restare misteri e da non consegnare alla storia. Per fortuna esistono giornalisti attenti e studiosi come Domenico Marino, supportato nella sua personale ricerca da studi classici effettuati, che riesce a proporre al pubblico una risposta più o meno certa sul luogo dove potrebbe certamente trovarsi la tomba dello storico e famoso Erodoto. Però Domenico Marino con pacatezza e serietà intellettuale asserisce: “Io racconto nel libro una storia, non la storia”. Ma procediamo per gradi. Il giornalista Franco Lofrano ha presentato il libro negli aspetti più qualificanti, ma si è volutamente limitato nel raccontare nei particolari la trama con i tre protagonisti che poi alla fine diventano quattro, per non togliere il gusto al lettore di leggere il libro che merita di essere letto e che lo stesso Franco Lofrano ha avuto già il privilegio di leggere. Durante la presentazione il giornalista presentatore Lofrano ha definito l’autore un giornalista impegnato, serio e creativo. Franco Lofrano ne ha spiegato la motivazione ricordando che Domenico Marino (Cassano all’Jonio, 1975), giornalista, è redattore della Gazzetta del Sud, collabora con Avvenire, dirige l’Abbraccio e ciò lo rende impegnato e inoltre ha pubblicato La vendetta narrativa di Nicola Misasi (Periferia, 2003), I misteri di Balacari (Periferia 2008) e Le avventure di Pino il calzino (Gazzetta del Sud, 2009) e ciò lo rende creativo. Per l’editore Michele Falco l’autore del libro merita fiducia e l’aveva già pienamente conquistata con il papà scomparso giusto un anno. L’editore Falco ha sottolineato, tra l’altro, che ben conosce il mondo dei giornalisti: seri alcuni e meno seri altri. “Domenico Marino è serio, svolge bene il proprio lavoro e studia tanto, approfondisce gli argomenti e non improvvisa. Il suo libro, infatti, offre spunti di ricerca e di riflessione ed è in definitiva la mission editoriale nostra. Con Marino è solo un punto di partenza- ha sottolineato l’editore- e sono certo che faremo insieme altri lavori interessanti”. Domenico Marino afferma che la tomba di Erodoto si trova sul sito di Turhii, Sybaris,Copia e che bisogna continuare a cercarla sulla scia indicata dai tre protagonsti: Luciana,Rocco e Paola. A questo punto l’autore ha chiosato:” Riportare Erodoto qui, in Calabria, significa riappropriarci della nostra memoria, affinchè le gesta degli uomini non siano dimenticati”. E l’autore, seppure con un fuori tema voluto, ha raccontato, per sintesi, buone parti della storia Magno–Greca. Persino del toro cozzante ( del Tuffatore di Paestum presente anche sulla copertina del libro) scoperto dagli archeologi di Atene ha parlato Marino. Soddisfatto della serata culturale è apparso il sindaco Giuseppe Ranù che ha speso parole di elogio sull’autore, sull’editore e sul giornalista presentatore. Ha sottolineato che questi eventi culturali vanno sostenuti perché l’amministrazione punta sulla Cultura e ne ha spiegato le motivazioni. In conclusione è un libro che ha un’anima ed è la passione che ci ha messo dentro Domenico Marino per scriverlo. A noi non rimane che leggerlo.
Franco Lofrano