Rocca Imperiale-31/07/2016: Una serata di solidarietà a sostegno dei Idomeni

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Ranù,Prestera,Palomba,Angela Di Leo,Denise Cacciaguerra
Ranù,Prestera,Palomba,Angela Di Leo,Denise Cacciaguerra
Palomba, Tiziana Battafarano,Denise
Palomba, Tiziana Battafarano,Denise

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Angela Marino e Francesco De Santis
Angela Marino e Francesco De Santis
Angela Di Leo e Denise
Angela Di Leo e Denise

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Il quadro in premio riffa
Il quadro in premio riffa

 

Angela Di Leo
Angela Di Leo
Ciro Palomba.Franco Lofrano e Denise Cacciaguerra
Ciro Palomba.Franco Lofrano e Denise Cacciaguerra

Rocca Imperiale:31/07/2016

Una serata di solidarietà a sostegno dei Idomeni

“Siate sempre capaci di sentire nel profondo qualsiasi ingiustizia commessa contro chiunque, in qualsiasi parte del mondo” (Ernesto Che-Guevara), è questa frase e questo messaggio che ha spinto l’insegnante Angela Di Leo ad organizzare, con il Patrocinio dell’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Giuseppe Ranù e in collaborazione di CalabriaX Idomeni, la serata di solidarietà per l’emergenza profughi e raccolta fondi, il 31 luglio, presso il Monastero dei Frati Osservanti. Al tavolo dei relatori: Prestera Maria Teresa (moderatrice), Angela Di Leo (organizzatrice della serata di solidarietà), Giuseppe Ranù (sindaco di Rocca Imperiale), e Ciro Palomba e Denise Cacciaguerra (volontari de ‘Calabria X idomeni). Per il sindaco Ranù il fatto di avere ben 400 immigrati e integrati su Rocca Imperiale significa che siamo fortemente sensibili al delicato problema e aperti ad accogliere nuove opportunità. Così come il comune di Acquaformosa, di Riace, ecc. Sono persone che cercano accoglienza, rifugio e riparo. Gli italiani sono stati accolti dagli altri paesi: Svizzera, America, Germania, Argentina, ecc. I fatti della Francia non sono slegati dai problemi dell’immigrazione. Un Paese che si chiude è un Paese a rischio. Sono problemi delicati che si risolvono con politiche globali. Fuggono per paura, per la guerra e per la fame. Per Prestera non è facile parlare di immigrati. Dobbiamo essere pronti ad aprirci verso gli altri. Sì, è vero! C’è l’extracomunitario che ruba, che uccide, che violenta, ma c’è anche chi si comporta come noi, che ha una famiglia, che lavora onestamente e seriamente. Dobbiamo imparare ad amare l’essere umano, ad aprire la porta a chi ha bisogno. E alla fine ha posto due domande ai volontari presenti:1) In che modo l’Europa dovrebbe affrontare il problema?- 2)Perché i calabresi dovrebbero dare il loro contributo se non hanno denaro per loro?- Angela Di Leo ha comunicato agli intervenuti che ha conosciuto i volontari tramite facebook e li ha seguiti nelle loro azioni di solidarietà. Da qui, continua Di Leo, ho voluto organizzare questa serata a sostegno degli immigrati, con la raccolta fondi. Non deve esistere l’ingiustizia e gli immigrati subiscono ingiustizie e violenze. Abbiamo il dovere di accoglierli e di aiutarli. Questi volontari vanno in Grecia e con i loro soldi per portare loro viveri e sostegno, occorre aiutarli. Infine ringrazia la musicista Angela Marino per la serata musicale a sostegno dell’iniziativa. Josephine,moglie di Ciro, esperta di comunicazione al servizio di Calabria per Idomeni, ha deciso di rispondere attivamente all’appello dei profughi. Denise Cacciaguerra  ha sottolineato che :”Noi porteremo a Morano Calabro i profughi minori non accompagnati. Per molti di questi profughi, che stanno sbarcando in queste ore a Corigliano, il viaggio è di solo andata. Attraverso il video:”Viaggio di solo andata” che stiamo per proiettare noterete che Curdi e Siriani si danno una mano. Siamo andati a portare il nostro contributo nel Campo Profughi IDomeni, sul confine Greco-Macedone e il video è eloquente. Dopo il video, Ciro Palomba, ha spiegato che “Calabria X Idomeni” è nata con lo scopo di aiutare queste persone in difficoltà. Quando ho lanciato l’appello di aiuto a Morano, in pochi giorni le persone hanno riempito la mia casa di viveri. A fine Aprile scorso,insieme con altri 5 volontari (Nicola Regina, Natale Leonessa, Francesco Stabile, Enzo Infantino) siamo partiti con due furgoni e abbiamo incontrato i Idomeni.  Ad inizio luglio,poi, è andata anche la moglie di Ciro, Josephine, con il figlio e si è fermata 10 giorni. Abbiamo effettuato la distribuzione tenda per tenda riuscendo però a coprire solo un terzo della popolazione presente sul campo. Abbiamo trascorso una settimana con loro ed è stata una settimana brutta perché c’è stato l’alluvione. Una signora ci ha portato nella tenda coperte e scarpe per proteggerci dalla fitta e copiosa pioggia e dalle raffiche di vento per dimostrare l’umanità di cui sono capaci queste persone. Medici senza frontiere era presente, ma con un medico e tre o quattro infermieri e perciò pochi per una popolazione di 15mila abitanti. Ho conosciuto Mose e Mustafà che mi hanno spiegato molte cose. I Curdi sono stati picchiati dall’Isis. Il governo greco ha chiuso il transito ai volontari e così ha impedito l’arrivo degli aiuti umanitari. Il popolo siriano è orgoglioso e ama la loro terra e vi ritorneranno a fine guerra. Dai Idomeni abbiamo avviata l’iniziativa “bomboniera solidale” per aiutarli ad auto sostenersi. Non è facile per nessuno chiedere contributi, ma è necessario in questo momento aprire i nostri cuori. Cacciaguerra ringrazia quanti hanno già contribuito e che contribuiranno per costruire una società migliore. Alle 20,30 su invito della signora Angela Di Leo i partecipanti si portano all’interno del Monastero, nel Chiostro per il buffet solidale e per continuare con la raccolta fondi. Intanto Angela Di leo consegna ai volontari una busta contenente i fondi già raccolti. E mentre ognuno inizia a consumare qualcosa dal ricco buffet, le chitarre di Angela Marino e di Francesco De Santis iniziano a inviare una piacevole musica, in attesa del vincitore/trice della riffa che si prenderà in premio un quadro.

Franco Lofrano