Trebisacce-11/08/2016:Tutti al lavoro, da alcuni giorni, per ripristinare i danni causati dalla “bomba d’acqua
ALTO JONIO Tutti al lavoro, da alcuni giorni, per ripristinare i danni causati dalla “bomba d’acqua” che domenica scorsa si è abbattuta su tutto l’Alto Jonio ed in particolare su Villapiana e Trebisacce dove, con interventi separati, sono state messe in salvo 8 persone che erano in pericolo. A Villapiana ancora una volta i punti di maggiore criticità sono stati i sottopassi che, quando piove in modo intenso, diventano autentiche trappole per gli automobilisti. Qui, nonostante i consigli del Comune di non accedere ai sottopassi, sono stati davvero provvidenziali due separati interventi dei Carabinieri che hanno tratto in salvo 4 persone che erano rimaste intrappolate all’interno delle loro auto. Ripristinate, grazie al pronto intervento del personale e dei mezzi del Comune le condizioni di agibilità dei sottopassi, mentre si lavora tuttora per eliminare cumuli di terra a fango dalle strade rurali e comunali. Stesse criticità quelle verificatesi a Trebisacce messa a dura prova dalla pioggia torrenziale che ha allagato il sottopasso, parte del Lungomare e alcuni quartieri periferici, mentre 4 persone sono state messe in salvo a causa dello straripamento del torrente Monaco che ostruiva la via del ritorno. Anche qui, secondo una nota del Comune, sono prontamente intervenuti i mezzi noleggiati dal Comune e dal Consorzio di Bonifica (foto). «Sono stati inoltre effettuati controlli nei vari quartieri con i tecnici e, – si legge nella suddetta nota – a parte qualche pozzanghera, non sono stati constatati danni gravi, al contrario di quanto qualcuno sul web vuol far credere in maniera strumentale e generando discredito. Né – si legge ancora – si è voluto creare allarmismo per un evento naturale che, sebbene intenso, è stato gestito con tempestività e professionalità dai tecnici del comune e dalle associazioni di Protezione Civile (Misericordia e Guardie Ambientali) che, coordinate dal Comune, hanno provveduto al recupero di quattro turisti intrappolati dalla piena del Canale Monaco. I danni – si legge ancora – sono stati molto limitati perché è stata attuata una lungimirante prevenzione attraverso la pulizia dei canali di scolo e delle griglie all’interno del perimetro urbano. Certo, – si legge infine – è necessario realizzare miglioramenti nella raccolta delle acque bianche, a cui tuttavia stiamo provvedendo, così come prevediamo progetti per affrontare il dissesto idrogeologico, ma l’esecutivo lavora con impegno per gestire il presente e, soprattutto, per programmare il futuro».
Pino La Rocca