Rocca Imperiale-12/08/2016: Inaugurata l’Ala Nord del Castello / Esposte le opere di 60 artisti
Rocca Imperiale:12/08/2016
Inaugurata l’Ala Nord del Castello
Esposte le opere di 60 artisti
Nuovi spazi dell’imponente Castello Svevo pronti ad accogliere la magia artistica, gli eventi culturali, i turisti, i cittadini, restituendoli e consegnandoli alla comunità rocchese. Si è svolta con successo di partecipazione e ricchezza di contenuti la conferenza di presentazione, lo scorso giovedì 11 agosto, nella saletta conferenze del Castello, che ha visto la concretizzazione sinergica del taglio del nastro, effettuato dal sindaco Ranù insieme all’assessore Brigida Cospito, dell’ingresso all’Ala Nord del Castello e l’inaugurazione della mostra d’arte contemporanea “Visionari al Castello” a cura dell’associazione “Ciglia di Gioia”, presieduta da Panarace Annamaria. Al tavolo dei relatori: Giuseppe Ranù (sindaco di Rocca Imperiale), Sabina Barresi (direttore dei lavori), Brigida Cospito (assessore Beni Culturali), Francesca Falvo (Impresa Falvo Costruzioni s.r.l), On.le Enza Bruno Bossio (Parlamentare), On.le Filippo Bubbico (Viceministro dell’Interno), Annamaria Panarace (Presidente associazione culturale “Ciglia di Gioia”, Alfredo Boyer (Professore di Storia dell’Arte), Manfredi Vincenzo (storico e scrittore), Suriano Rosaria (assessore alla Cultura), Romina Giordano (curatrice della mostra). Un lavoro di restauro lungo e puntiglioso che ha restituito alla comunità rocchese altre stanze del Castello che ritornano in vita, oltre a parcheggi auto nello spazio attiguo al Castello. Un bel risultato grazie alle risorse pubbliche ben destinate, grazie all’impegno politico determinato e sinergico. La mostra d’arte “Visionari al Castello” ha presentato ben 60 opere di artisti che vanno dalla pittura, alla scultura, alla liuteria, alla moda, agli arazzi, alla grafica, alla fotografia. Una mostra che chiuderà il prossimo 20 agosto. Il tutto allietato dalla musica del trio “Visionari in Jazz”e da un ricco buffet. Ha aperto i lavori l’assessore ai Beni Culturali Brigida Cospito che oltre a porgere il saluto ai numerosi convenuti, ha ricordato che è stato giusto restaurare il Castello e aprire altre stanze al pubblico perché la struttura nel suo complesso è un’opera di grande valore storico ed architettonico edificata da Federico II di Svevia, per la sua grandiosità figura tra i maggiori monumenti consimili dell’Italia meridionale e rappresenta l’orgoglio della comunità e dell’intera Calabria. Il sindaco Giuseppe Ranù ha inizialmente spiegato l’importanza dell’apertura dell’ala nord. Ha precisato che il Castello si presenta in buono stato, grazie agli interventi di ristrutturazione avvenuto nel corso degli anni e che ne hanno mantenuto l’aspetto quasi originario e hanno consentito la fruibilità del bene ai visitatori. Ha ancora parlato della mostra di arte contemporanea e dei parcheggi auto realizzati. Ha concluso che gli auguri vanno alla comunità rocchese, ma anche all’intera Calabria. Per Sabina Barresi che ha curato con varia tempistica i lavori di consolidamento e restauro del Castello, occorre che questi lavori vengano riproposti con una certa sistematicità a difesa dell’erosione e dell’umidità. Ha raccontato che l’attuale amministrazione comunale, tempo addietro, inviò al Ministero una lettera nella quale si leggeva che: ”O ci date le risorse necessarie oppure autorizzateci ad abbattere il Castello!”. Da quel momento il Castello venne attenzionato e iniziarono i lavori. Tanti i problemi affrontati e le soluzioni trovate. Ora abbiamo stanze in più, parcheggi per chi arriva in visita, info-point per informare i turisti, un video che permette a livello emozionale di vivere la storia e rendersi conto di come viveva Federico II. Per Francesca Falvo che ha eseguito i lavori di restauro con la sua impresa familiare di Cosenza, afferma che bisogna essere orgogliosi del proprio lavoro perché ridiamo vita a opere importanti. Spesso resto rammaricata nel vedere il degrado e l’abbandono in cui versano certe opere. Noi lavoriamo in sinergia e l’esperienza maturata è importante. Riusciamo a coniugare Innovazione e Tradizione puntando alla Qualità. Manfredi Vincenzo ha raccontato che fino a circa 200 anni fa del Castello non importava nulla a nessuno. Neppure al Duca che si è venduto persino le travature e il Castello subì crolli e umidità. Ha poi raccontato, per sintesi, la storia del Castello tenendosi a debita distanza dalle leggende, ritiene Manfredi, che si raccontano con fantasia. Annamaria Panarace, presidente dell’ass.ne “Ciglia di Gioia”, dopo il saluto a tutti i presenti, ha annunciato che il 18 agosto ci sarà la IV edizione dal Tramonto all’alba e per la serata in corso ha inteso omaggiare gli ospiti relatori di un Amuleto preparato per l’occasione dall’associazione che rappresenta. E poi ha parlato della mostra di arte contemporanea “Visionari al Castello”, Personaggi Del mondo parallelo. Fantasie di un artista; fruibile da subito e fino al 20 Agosto nelle meravigliose sale del Castello Svevo, un ambiente suggestivo ricco di storia e cultura che ospita stasera le opere di 60 artisti selezionati da tutta Italia e non solo. Perché personaggi del mondo parallelo? Non è un caso che le visioni abbiano a che fare con un mondo parallelo, proprio quello abitato dalla ormai leggendaria Dama Bianca; i curatori Visionari hanno voluto affiancare al bel fantasma una carrellata di personaggi e visioni che solo un artista può avere. La Mostra d’Arte Contemporanea abbraccia tutte le discipline artistiche dalla Pittura, Scultura, Liuteria, Moda, Poesia, Fotografia, Grafica, è curata dall’Associazione Culturale Ciglia di Gioia con il prezioso intervento del Prof. Afredo Boyer docente di Storia dell’Arte e patrocinata dal Comune di Rocca Imperiale . L’inaugurazione dopo una breve conferenza con la presentazione del Prof. Alfredo Boyer, che ha sottolineato che la leggenda non nasce dalla pura fantasia, ma tiene conto di fatti storici. Ha ancora spiegato l’idea della mostra e ha affermato che gli artisti sono il seme, cioè il territorio su cui altri artisti avranno la possibilità di passare o di far passare alla storia dell’Arte. Panarace e Boyer consegnano a Rossella e Concetta Gasparro l’ attestato di merito in qualità di artiste spazio poetico. Panarace presenta su cartoncino stampato i nomi dei 60 artisti selezionati dall’associazione culturale: Altas Yulia, Aperti Fabio, Barbera Antonio, Caldarella Fausta, Cavaliere Marita, Cerutti Rosanna, Chiodi Milena, Cobelli Ennio, Corrado Mina, Cuozzo Adriano, Daraio Denise, Ferrara Maria, Ferrazzo Monia, Gnata Lorenzo, Grigato Nazarena, Guarino Alessandra, Imperio Donata, Lazzari Gina, Lofrumento Maria Giada, Martinelli Mariangela, Meini Simona, Panza Fernando, Paradiso Alessia, Preti Antonella, Salierno Grazia, Spagnolo Jessica, Teresa Visceglia, è possibile ammirare gli arazzi di Lina Colucci e gli intarsi di Saverio Genise. Nella sezione grafica e Fotografia si differenziano Luca Batta, Pasquale Chiurazzi, Carmine Ferrara, Arialdo Miotti, Nino Oriolo, Donders Giorgio, Giannuzzi Giuseppe, Roberto Pestarino, Alessio Serpetti, Stigliani Filomena Anna, Federica Truncellito, Andrea Vannini, ed Erminio Vanzan, nella scultura troviamo Nicola Acinapura, Batamari Maria, Battistini Alessandro, Buongiorno Giorgio, Francesco Favoino le opere di Gasparre Giorgio, Lucente Matteo, Giuseppe Miniaci; è presenta la sezione Liuteria dove è possibile ammirare le opere di Marco Corrado, Nicola Di Leo e Enzo Cospito; nella sezione Moda gli abiti di Anna Rizzi ed infine i poeti Carmen Cospite, Maria La Sala e Giuseppe Iannarelli racchiudono attraverso i loro versi in una splendida cornice l’esposizione dei Visionari. L’ultima sala sarà dedicata alla Leggenda della Dama Bianca grazie alle opere delle artiste Annamaria Panarace e Romina Giordano e ad una mini collezione di abiti storici da sposa degli anni 50-70 immaginati addosso alla leggendaria Donna del Castello, quest’ultima curata da Antonella Pichierri. Il sindaco Giuseppe Ranù prima di passare la parola alla parlamentare Bossio, ha inteso ricordare ai presenti l’impegno politico della Bossio per la strada 106 per la tratta Roseto Capo Spulico-Sibari, la vicenda ufficio postale del centro storico, ecc. La parlamentare Enza Bruno Bossio ha ricordato che viene abbastanza spesso a Rocca Imperiale per i convegni che si organizzano e ricorda che ha precedentemente visitato il Castello anche con Massimo D’Alema, presente a Rocca Imperiale per un convegno organizzato da Ranù. Rocca Imperiale –ha affermato-è una rocca di nome, ma anche come compattezza del territorio. Il Castello di Rocca Imperiale come simbolo del progetto democratico che sta portando avanti il presidente della regione Calabria Mario Oliverio con ottimi risultati. Ieri abbiamo avuto il via alla prima parte del 3° megalotto. Dobbiamo continuare la battaglia per l’affermazione della legalità. Dobbiamo combattere contro la mafia. Chiudono gli uffici postali e le scuole. Si può ripartire investendo in Cultura. Inoltre non è importante essere grandi artisti, perché importante è il segno che si lascia e della territorialità. Il sindaco Giuseppe Ranù ricorda le risorse avute grazie alle economie con l’Anas che consentiranno di poter continuare il progetto del lungomare che congiungerà Rocca Imperiale a Nova Siri che rappresenta una specificità e unicità. Ricorda ancora che Filippo Bubbico guidò la battaglia per bocciare al governo Berlusconi il progetto di depositare le scorie radioattive a Scanzano Jonico. In quell’occasione si bloccò la strada 106 e il governo fu costretto ad abbandonare quell’idea malsana per il nostro territorio. On.le Filippo Bubbico ha ringraziato Ranù per aver voluto ricordare quella pagina importante di storia. Rivolgendosi alla Bossio ha detto che è tenace e quando assume un impegno non molla. Non siamo per la cultura rinunciataria e il mezzogiorno deve diventare protagonista. Abbiamo il dovere di farlo. Il Castello è frutto di questa idea progettuale ed è stato restituito alla comunità e sarà un punto di aggregazione sociale. Il Castello così maestoso è stato voluto da Federico II a Rocca Imperiale, perché? Rocca Imperiale, anche nei tempi lontani, ha saputo creare e distribuire ricchezza: agricoltura, artigianato di servizio. Oggi non potrebbe accadere la stessa cosa? Partendo dalle risorse presenti e combinando gli sforzi che sviluppano la politica del moltiplicatore e relativa crescita sociale? Occorre cioè rianimare l’economia e investire sul nostro territorio. La cultura è capace di generare ricchezza. Perché la cultura è consapevolezza e noi dobbiamo amare di più il nostro territorio. I nostri giovani vivono fuori, ma amano la nostra terra. Dobbiamo costruire una coscienza di lungo periodo per vincere le nostre sfide. Occorre una visione collettiva. Ci vuole il rispetto delle regole per conferire qualità al processo e aggiungere valore. In questo territorio è una condizione. La forza di polizia, la magistratura ogni giorno conseguono risultati importanti. La diffusione dei saperi è una leva determinante per lo sviluppo. Occorrono battaglie per la tutela ambientale, per l’affermazione della legalità per dare un forte segno di cambiamento del nostro paese. Infine l’assessore alla cultura Rosaria Suriano ha ringraziato tutti i presenti, la guardia di finanza, i carabinieri, i volontari. Intanto per la sala circola il catalogo dei “Visionari al Castello” ben fatto e ricco di immagini e di contenuti. Conviene averlo e visitare la mostra. Per chi non può rimanere ancora la serata ha offerto spunti di riflessione e di conoscenza.
Franco Lofrano