Rocca Imperiale- 14/08/2016: Ranù: Troppo facile scaricare e richiamare i Sindaci che sono soli e senza risorse.
Rocca Imperiale: 14/08/2016
Ranù: Troppo facile scaricare e richiamare i Sindaci che sono soli e senza risorse.
Il dirigente regionale della Protezione Civile Dr. Tansi avrà generalizzato troppo sul comportamento dei sindaci sulla sicurezza ambientale affermando che:” Le risorse sono comunque sempre poche rispetto alle necessità, in ogni caso ci sono forti responsabilità di quei sindaci che spesso non vigilano sulle case abusive oppure addirittura danno le autorizzazioni a fini elettorali con la complicità dei tecnici, ingegneri, architetti e geologi. Per i reati ambientali negli ultimi anni le pene sono state inasprite, grazie alla legge sollecitata da don Luigi Ciotti di Libera, e i tempi di prescrizione sono stati allungati. Non sarà più come prima e credo che questo i sindaci lo abbiano recepito”. Il sindaco Ranù che si è già adoperato per la pulizia degli alvei per la messa in sicurezza dei torrenti e ha già provveduto ad acquistare un escavatore e un trattore da utilizzare anche per l’emergenza alluvioni non accetta l’accusa e scrive:” Sento il dovere, anche a seguito del comunicato del dr Tansi (protezione civile), richiamare con forza alla responsabilità gli organi di governo. Troppo facile scaricare e richiamare i Sindaci che sono soli e senza risorse; è tempo che la politica svolga appieno il proprio compito. Abbiamo raccolto con soddisfazione l’ impegno di Oliverio, per il torrente Canna e non solo, che ha disposto l’ anno passato interventi di pulizia e svuotamento che hanno salvato vite umane ed evitato esondazioni… ma quest’anno la situazione è peggiorata! Si intervenga presto e subito nei torrenti: Armi, Salso e Canna… quest’ultimo in situazioni precarie che hanno messo a rischio finanche la Fondo Valle (strada provinciale) Rocca/Canna/Nocara con significativo pericolo di crollo. Sul punto ho disposto finanche ordinanza di chiusura senza esiti. Gli organi interessati intervengano subito a combattere l’emergenza con interventi di pulizia, svuotamento e contenimento; nonché sostengano, unitamente alle amministrazioni, (stante il grave rischio accertato finanche dalla protezione civile nazionale unitamente al dr Tansi) presso le sedi nazionali emergenze, come il Canna, che potrebbero rivelarsi simili ai fatti di Rossano/Corigliano. Nei prossimi giorni chiederemo un immediato sopralluogo per la verifica di quanto innanzi ed un intervento di urgente messa in sicurezza”. Ma chiediamo al dirigente Tansi: chi deve pulire i torrenti, le fiumare? Il dr. Tanzi :”Noi abbiamo una grande risorsa che poche altre regioni in Italia possono contare, quasi 7500 operai forestali che sarebbero fondamentali per poter pulire gli alvei, però non possono togliere milioni, forse miliardi, di metri cubi di detriti dagli alvei solo con pala e piccone, bisogna dotarli di mezzi meccanici adeguati, escavatori, pale meccaniche, che non hanno mai avuto. E poi devono essere coordinati con le altre strutture regionali, in tal senso poche settimane fa è stata approvata una legge regionale che mette il personale di Calabria Verde a disposizione della Protezione civile in condizioni di emergenza, questo è già un primo punto di partenza. Il problema è che finora si è sempre lavorato a compartimenti stagni, senza programmazione, invece si deve creare una filiera nell’affrontare questi problemi in modo che si passi dalla prevenzione all’emergenza. E’ in questo periodo che si puliscono le fiumare. Mi chiamano da ogni parte ma la Protezione civile dovrebbe intervenire in emergenza, non nella normalità. Anzi, se si facesse un’ottima prevenzione, la Protezione civile in teoria non avrebbe neanche ragione esistere».
Franco Lofrano