Trebisacce-04/09/2016:Santa Madre Teresa: la donna del grande coraggio e della grande fede ( di Pino Cozzo)
Santa Madre Teresa: la donna del grande coraggio e della grande fede
di Pino Cozzo
La mente del Signore sembra, lo è, imperscrutabile. “I miei pensieri non sono i vostri pensieri, le mie vie non sono le vostre vie”. E se ci guardiamo più spesso intorno e riflettiamo col cuore su ciò che vediamo, ci appare più chiaro che è proprio così. Madre Teresa di Calcutta, Santa Madre Teresa, per come adesso dobbiamo cominciare a chiamarla, è un cristallino esempio di come Iddio si serva di persone e strumenti diversi, a seconda dei progetti che intende realizzare. Questa donna, dal fisico minuto, ma dal carattere estremamente forte e coraggioso, è riuscita non solo a scuotere le coscienze dei potenti della terra, ma ha saputo dare all’umanità un segno della grandezza di Dio. Una donna che si è fatta povera tra i poveri, umile tra gli umili, per cercare di lenire le sofferenze dei malati, di portar loro una parola di conforto e, soprattutto, di speranza, la speranza di una vita eterna nelle braccia misericordiose del Padre Celeste, e di poter godere dell’infinito Suo amore. Tutti i poveri del mondo, perfino i “poveri sani”, hanno soprattutto fame di Dio, e perciò sono affamati del fatto che noi siamo uomini di Dio, “sacerdoti santi”. Nient’altro li soddisferà, nient’altro soddisferà noi. Se la nostra fondamentale povertà umana è affamata di Dio, anche noi, allora, dobbiamo dire che siamo poveri. Anche noi avvertiamo quella fame, anche noi avvertiamo quel vuoto che solo Lui sa riempire. Anche noi avvertiamo il desiderio di onorare il richiamo di Madre Teresa, dello Spirito Santo in lei e in noi. Come anch’ella ha sottolineato con profonda convinzione: “Penso che molte, tante persone sentano la vocazione, anche se non se ne accorgono, per donarsi totalmente al Signore..” Tutti noi, a dispetto della sua umana povertà, dobbiamo trovare grande speranza e felicità in questa convinzione, che il Signore davvero chiama molti a vivere lo spirito in pienezza. E noi vediamo con gratitudine che tale convinzione si realizza nella risposta di molti sacerdoti da ogni parte del mondo. Sì, il mondo ha bisogno di testimoni santi, perché il mondo ha bisogno di Cristo. Dubitare del valore dell’opera sacerdotale nel mondo d’oggi è come dubitare del vero valore di Cristo e della Sua Missione; la Missione di Cristo è la nostra, la Sua persona è la nostra identità. Nelle parole di Madre Teresa, “Lui ci ha chiamato per nome…ci sono ricchezze nei sacerdoti, se noi solo li aiutiamo a realizzarle….”, a realizzare il dono che abbiamo ricevuto, come a realizzare il dono che dobbiamo “donare gratuitamente”, è la gioia di donare e ricevere che costituisce l’essere sacerdote. E’ precisamente il vivere con gioia questo dono, la condizione sacerdotale di Gesù Cristo, e il Cristo delle anime, che il mondo, la nostra gente e lo Spirito Santo ci chiedono. “ Gesù si alzò in piedi e disse: Se uno ha sete, venga a me e beva. Chi crede in me, come dice la Scrittura, dal suo cuore scaturiranno fiumi d’acqua viva. Ora Egli disse questo dello Spirito, che dovevano ricevere i credenti in Lui. (Gv 7,37). Il carisma di rinnovamento di Madre Teresa è un dono universale per la Chiesa Universale, un messaggio che si innesta nell’universalità dell’anima perché le fa eco in modo così affascinante e opportuno. E’ un messaggio capace di toccare i cuori e cambiare la vita dei credenti e anche dei non credenti, un messaggio che possiede un tale potere e una tale attrattiva perché appartiene non a lei (M. Teresa), ma a Lui (il Signore). E’ questo messaggio del rinnovamento evangelico, capace di toccare il cuore, che costituisce per noi invito, stimolo e accettazione di questa sfida, alla quale possiamo essere chiamati se e quando saremo cambiati. “Nel mondo, forse, c’è ancora poco di interessante, cosicché noi siamo poveri e deboli come coloro che serviamo, portando questo grande dono in vasi di creta. Cosa sentiamo, allora, di aver ottenuto? Davvero molto: forse, dapprima, una crescita di unità di vita, frutto di un nuovo senso di direzione e scopo, basato sulla convinzione che Calcutta si trovi davvero dappertutto, presente in ogni uomo e in ogni momento. E’ questa visione che dà unità e valore a tutto: il Gesù assetato in ogni luogo, in ogni persona, in ogni avvenimento, in ogni ora. E’ con questa visione di fede che siamo in grado di trasformare i fuggenti attimi della nostra vita in un continuo incontro con il Gesù sofferente e straziato, con il Gesù che è in ognuno di noi: nell’Eucaristia, nel nostro cuore, nella nostra gente” (M. Santa Teresa). Ora, questa donna apparentemente fragile assurge per giusta causa agli onori della Santità, quella santità che è insita in tutti noi in virtù del battesimo che abbiamo ricevuto, ma che non sempre riusciamo a mettere bene a frutto. Lei, la madre, vi è riuscita in pienezza di grazia: esultino gli Angeli in cielo e sulla terra!