Trebisacce-05/10/2016:Che ci fa questa nave nel mare antistante la cittadina Jonica?
TREBISACCE Che ci fa questa nave nel mare antistante la cittadina Jonica? Sono già iniziati i sondaggi per la ricerca di idrocarburi? Possibile che il fatto che il Tar ha rigettato il ricorso dei comuni ricorrenti, tra cui Trebisacce, avverso al “nulla osta” rilasciato dal ministero dell’Ambiente per la ricerca di idrocarburi in mare abbia già messo le ali al business del petrolio? Sono state queste le domande ricorrenti sul web nei giorni scorsi in presenza di una nave (nella foto) ormeggiata per alcuni giorni, e a poca distanza dalla costa, nello specchio di mare di Trebisacce. Niente di tutto questo: la risposta rassicurante agli inquietanti quesiti è arrivata puntuale sempre tramite web: si tratta della nave Hidalga, battente bandiera italiana, di proprietà della “General Cargo Ship 2009” in attesa di destinazione da parte dell’Agenzia Marittima di riferimento. Nella giornata di ieri la nave-cargo, dopo essere uscita dal porto di Corigliano dove ha effettuato operazioni commerciali e sostato per qualche giorno a Trebisacce quale “punto di fonda”, ha issato le ancore ed è partita con destinazione Taranto sciogliendo così ogni dubbio sull’ipotesi di una sua possibile missione di ricerca di idrocarburi. Ricerca che, purtroppo, potrebbe essere solo rimandata nel tempo. E’ infatti notizia di queste ore che il TAR del Lazio, a cui si è rivolta la compagnia petrolifera interessata, ha rigettato il ricorso presentato dai Comuni di Amendolara, Policoro, Rocca Imperiale, Roseto Capo Spulico e Trebisacce contro il decreto VIA rilasciato dal Ministero dell’Ambiente che in pratica ha autorizzato la Società Petrolifera “Enel Longanesi” allo svolgimento di attività di ricerca nel Golfo di Taranto. Ne ha dato notizia la R.A.S.P.A. (rete autonoma Sibaritide-Pollino per l’autotutela) che, rivolta ai sindaci ha scritto: «Al di là dei motivi posti alla base del ricorso e rigettato dal TAR e al di là del fatto che il TAR continui a richiamarsi a un Decreto Ministeriale (non avente neppure natura regolamentare) e ad ignorare, però, la chiara lettera della legge, la domanda che si pone R.A.S.P.A. è: i sindaci dei comuni in questione sono a conoscenza della risoluzione del TAR? E se sì, cos’hanno intenzione di fare?».
Pino La Rocca