Rocca Imperiale-01/11/2016: Dibattito sulle ragioni del SI e del NO al Referendum

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Rocca Imperiale:01/11/2016

Dibattito sulle ragioni del SI e del NO al Referendum

 

Ha riscosso successo di partecipazione il dibattito sulle ragioni del SI e del NO al Referendum del 4 dicembre, svoltosi martedì 1° novembre, in via Mare (adiacente il Bar Le Rose), organizzato dagli “attivisti di Rocca Imperiale in MoVimento”. Votare SI o votare NO sulla Riforma Costituzionale, questo il dilemma che devono affrontare i cittadini.  Sono intervenuti come relatori a spiegare le ragioni del SI e del NO:  Fausto De Maria (Sindaco di Latronico per il SI), Mario Franchino (ex Consigliere Regione Calabria per il SI), Silvio Gambino (Professore Unical e Presidente del Comitato del NO della Provincia di Cosenza), Piernicola Pedicini (Portavoce M5S al Parlamento Europeo-NO), Francesco Forciniti (Avvocato per il NO), Francesco Sapia (Portavoce M5S Corigliano Calabro). Ha professionalmente moderato il dibattito Dalila Di Lazzaro (Attivista di Rocca Imperiale in MoVimento ) che ha posto ai relatori delle domande precise invitandoli a stare in tema senza divagazioni perditempo. Sul tappeto le più note ragioni per votare Sì al referendum costituzionale: addio bicameralismo: si supera il famoso ping-pong tra Camera e Senato, con notevoli benefici in termini di tempo; il fatto che solo la Camera sia chiamata a votare la fiducia al governo implica l’instaurazione di un rapporto di fiducia esclusivo con quest’ala del Parlamento; la diminuzione del numero dei parlamentari e l’abolizione del Cnel produrrà notevoli risparmi; grazie all’introduzione del referendum propositivo e alle modifiche sul quorum referendario migliora la qualità delle democrazia; il Senato farà da “camera di compensazione” tra governo centrale e poteri locali, quindi diminuiranno i casi di contenzioso tra Stato e Regioni davanti la Corte costituzionale. Sono state spiegate le ragioni sul perché votare NO: si tratta di una riforma non legittima perché prodotta da un Parlamento eletto con una legge elettorale (Porcellum) dichiarata incostituzionale. Inoltre, anche gli amministratori locali chiamati a comporre il nuovo Senato godrebbero dell’immunità parlamentare; anziché superare il bicameralismo paritario, la riforma lo rende più confuso, creando conflitti di competenza tra Stato e Regioni e tra Camera e nuovo Senato; la riforma non semplifica il processo di produzione delle leggi, ma lo complica: le norme che regolano il nuovo Senato, infatti, produrrebbero almeno 7 procedimenti legislativi differenti; i costi della politica non vengono dimezzati: con la riforma si andrà a risparmiare solo il 20%; l’ampliamento della partecipazione diretta dei cittadini comporterà l’obbligo di raggiungimento di 150mila firme (attualmente ne servono 50mila) per i disegni di legge di iniziativa popolare; il combinato disposto riforma costituzionale-Italicum accentra il potere nella mani del governo, di un solo partito e di un solo leader. Il movimento 5s ha scelto il metodo del confronto-dialogo è quella rocchese è solo una delle tappe e difatti, anche se solo per le ragioni del NO,   il 6 novembre a San Demetrio Corone alle 17,30,il 9 alle ore 16,00 ad Albidona dove interverrà il Senatore Nicola Morra-i consiglieri Francesco Sapia, l’attivista Francesco Forciniti e Dalila Di Lazzaro, organizer Middonno Vincenzo .E ancora, sempre il 9 alle 18,30 a Oriolo, il 10 a San Donato di Ninea,il 12 a Lungro alle ore 18,00, il 13 a Villapiana alle ore 18,00, il 19 a Trebisacce, il 20 a Castrovillari,il 25 a Terranova da Sibari, il 26 a Francavilla Marittima, il 27 a Mirto, il primo dicembre a Cassano All’Ionio, e altri ancora da definire. Interverrano Nicola Morra,Dalila Nesci, Francesco Sapia, Francesco Forciniti, Abate Silvana, Davide Tavernise, Valentina Pastena, Stanislao Acri,ecc.

Franco Lofrano