Trebisacce-07/11/2016:LA TERRA TREMA. LO STATO ATTIVI UN PIANO DI RIGENERAZIONE DEL TERRITORIO
COMUNICATO STAMPA
Il Sindaco di Trebisacce, Avv. Francesco Mundo, unitamente al Rettore UNIPEGASO – Direttore Scuola Rigenerazione urbana, e altre personalità del mondo accademico, culturale e politico, ha sottoscritto l’appello, che riguarda anche la Regione Calabria, a rischio altamente sismico:
al Presidente della Repubblica, al Presidente del Senato, al Presidente della Camera, al Presidente del Consiglio, ai Ministri dell’Ambiente, dei Beni Culturali e Ambientali, delle Infrastrutture e Trasporti.
LA TERRA TREMA. LO STATO ATTIVI UN PIANO DI RIGENERAZIONE DEL TERRITORIO
Alle 7.41 del 30 ottobre 2016 la Terra ha tremato ancora una volta con forza devastante in tutto il Centro Italia.
E tremerà ancora al Sud, al Nord, ovunque, perché nel nostro Paese il terremoto è un fenomeno endemico, che durerà per sempre.
Solamente negli ultimi 48 anni, con i terremoti del Belice (1968), del Friuli (1976), dell’Irpinia (1980), dell’Umbria (1997), del Molise (2002), de L’Aquila (2009) e dell’Emilia (2012), abbiamo avuto 4472 vittime e abbiamo speso – e continueremo a spendere fino al 2029 – 120 Miliardi di euro. Considerando quelli di Amatrice e Norcia (2016) arriviamo a 4770 vittime e almeno altri 8-10 miliardi di spesa.
Dunque dobbiamo rassegnarci a vedere crolli, distruzioni e vittime e ad intervenire solamente dopo, per piangere i morti, per proteggere chi è stato colpito e per tentare di ricostruire con costi enormi quello che i terremoti hanno distrutto?
No, non dobbiamo affatto rassegnarci a quello che sembra un inevitabile destino, perché sappiamo esattamente cosa dobbiamo fare prima: dobbiamo mettere in sicurezza il territorio contro gli effetti dei terremoti.
Non potremo mai prevederli né contrastarli, ma possiamo fare in modo che le case, le scuole, i presidi sanitari, i municipi, le chiese, le aziende, il patrimonio artistico non vengano distrutti.
E sappiamo anche come fare. Lo sanno i sismologi, i geologi, gli ingegneri, gli architetti, gli urbanisti, gli storici, gli economisti, le imprese. Lo sanno e lo dicono da moltissimo tempo ma inascoltati, perché di fronte alla Terra che trema lo Stato – il Parlamento, il Governo e i suoi Ministeri, le Regioni – fornisce risposte inadeguate ad affrontare alla radice questo enorme e non eludibile problema.
Dunque a tutte queste Istituzioni, e alle singole persone che ne fanno parte, è rivolto il nostro appello, con il quale chiediamo che si facciano parte attiva per l’elaborazione e l’avvio di un Piano di rigenerazione che metta in sicurezza i nostri territori, un Piano che deve camminare in parallelo con la macchina dei soccorsi e delle ricostruzioni perché è altra cosa: è una intelligente prevenzione.
Ci vorranno 20 anni o forse più, e serviranno 100 miliardi o forse più per mettere in sicurezza il nostro Paese. Ma è quello che va fatto, da subito.
PROMOTORI
Alessandro Bianchi
(Urbanista, Rettore UniPegaso, Direttore “Scuola di Rigenerazione Urbana”)
Enzo Boschi
(Sismologo, già Presidente INGV)
Remo Calzona
(Ingegnere strutturista, Università Roma “La Sapienza”)
Giovanni Cannata
(Economista agrario, Rettore UniMercatorum)
Massimo Cialente
(Sindaco de L’Aquila)
Emanuele Greco
(Archeologo, Direttore “Scuola Archeologica Italiana di Atene”)
Eugenio Lo Sardo
(Storico, Direttore “Archivio Centrale di Stato”)
Franco Mundo
(Sindaco di Trebisacce)
Agostino Nuzzolo
(Ingegnere, Ordinario di trasporti Università Roma “Tor Vergata”)
Bernardino Primiani
(Architetto, Presidente “Unione Nazionale Italiana Tecnici Enti Locali”)
Francesco Paolo Rizzi
(Storico, Segretario Generale UNIMED)
Enzo Scandurra
(Ordinario di Urbanistica, Università Roma “La Sapienza”)
Roberto Troncarelli
(Presidente Ordine Geologi Lazio)
Dalla Residenza Municipale, lì 07.11.2016
Ufficio Stampa