Trebisacce-17/11/2016: VOCE DI NAPOLI
VOCE DI NAPOLI
Il Mezzogiorno d’Italia ha sempre espresso splendidi talenti in ogni settore della vita sociale: dallo sport, alla musica, dalla pittura, all’arte, alla letteratura e tutti hanno lasciato un segno indelebile in ognuno di noi.
Ma la persona di cui parleremo in questa sede saprà regalare emozioni e tracciare un solco profondo che resterà impresso per sempre nel cuore di quanti avranno la fortuna di apprezzarne le enormi qualità e potenzialità.
Parliamo della grandissima Mariarosaria Vardi Civardi, voce classica di Napoli che, in occasione della VI Edizione del Premio Internazionale “Città di Napoli” Memorial “Libero Bovio” , svoltosi nel Complesso di San Severo al Pendino di Via Duomo e, con grande soddisfazione del patron, nonchè Presidente dell’Accademia Internazionale Partenopea “Federico II” , Cav. Domenico Cannone, ha ricevuto il Premio Accademico Honoris Causa per la canzone antica storica d”autore”napoletana.
In tale prestigiosa occasione, Mariarosaria Vardi Civardi dedica il suo grande omaggio a Libero Bovio nel brano “Chiove ” di Nardella Bovio, con enorme plauso da parte della critica e del pubblico.
In possesso di quel classico “fuoco sacro” per la musica , questa splendida artista esprime se stessa in un meraviglioso connubio di arte e sensibilità.
La musica è sempre capace di trasmettere sensazioni ed emozioni; ha fatto sbocciare amori, ha fatto nascere amicizie, ma è stata capace di fare ciò soltanto quando è stata fatta con la voce del cuore.
Oggi molti artisti cantano, ma sono pochi coloro i quali lo fanno realmente con l’animo.
Tra questi c’è Mariarosaria Vardi Civardi, la cui voce sembra venire da un’altra dimensione, quella interiore, dalla quale scaturiscono sogni, speranze, bellezza, soavità, potenza.
Sentirla cantare fa venire i brividi, proprio perché ci si rende conto che ci troviamo di fronte una donna ed un’Artista meravigliosa, con valori etici eccezionali e, nello stesso tempo, con una voce incredibile, che riesce a farti chiudere gli occhi e ti trasporta in un mondo stupendo, fatto di melodia paradisiaca, nel rispetto della tecnica e, soprattutto, del cuore.
Non esageriamo dicendo che la musica di Mariarosaria arriva all’anima ed è una sua componente sana.
Quando dagli occhi scende una lacrima, oppure sulle labbra nasce un sorriso, allora vuol dire che la musica ha fatto centro.
Oltre alle sua enormi qualità artistiche, Mariarosaria si distingue per la sua semplicità, bellezza, fascino, modestia ed umiltà e per la moralità .
Quando inizia a cantare puoi notare dai suoi occhi che si immerge in un mondo tutto suo, si isola da tutti immedesimandosi nella interpretazione, diventando tutt’uno con la canzone e con la musica: voce, cuore, animo, melodia diventano una cosa sola e chi l’ascolta non sente più niente attorno a sé, se non questo usignolo che sembra cantare dal cielo.
Nella sua vita si è sempre impegnata, e continua a farlo strenuamente, per raggiungere mete ambiziose senza mai chiedere niente a nessuno, dimostrando che “quisquis fortunae suae faber est” (ciascuno è il facitore della propria fortuna, cioè del proprio futuro).
La personalità autentica di una persona si costruisce anche attorno ad alcuni “no” e il primo di questi è il “no” alla doppiezza; ebbene, Mariarosaria l’ha detto questo “no”, alla mediocrità, ai compromessi inutili e sterili, restando sempre quella di sempre: umile, sensibile, determinata.
Quando canta è come avere uno schermo cinematografico davanti, sul quale le parole diventano immagini e la sua voce diventa sensazione dolce e sublime. Al termine delle sue splendide interpretazioni è come se fossimo stati realmente rapiti da un trasporto emotivo che in quegli attimi ci fa dimenticare qualunque altra cosa.
Noi tutti dobbiamo spingere questa grandissima artista verso vette sempre più alte, perché lo merita e perché attraverso la sua Musica riesce a riscoprire quei tratti della cultura partenopea tanto amati in ogni parte del mondo.
Semper ad maiora.
RAFFAELE BURGO