Rocca Imperiale-23/11/2016: Le ragioni del NO al Referendum
I sostenitori del NO di Rocca Imperiale in data 23 Novembre, presso la palestra comunale di Rocca Imperiale, in vista del referendum a cui saremo chiamati a votare il 4 Dicembre, hanno voluto portare alla cittadinanza le motivazioni del perché bisogna opporsi a questa riforma costituzionale. A questo incontro erano presenti a parlare : il professore Walter Nocito, costituzionalista appartenente anche al comitato democrazia costituzionale e Gianluca Gallo coordinatore provinciale “la Calabria che vuoi”. Ha presentato la consigliera comunale Maria Tripicchio che ha ringraziato i presenti e ha ribadito su quanto sia importante la nostra costituzione che ci tutela dalle guerre e ci salva dalla dittatura. Ha poi passato la parola al consigliere Giovanni Gallo che ha voluto ringraziare il comitato spontaneo nato per sostenere questa battaglia, aggiungendo che questa riforma sarebbe dovuta essere condivisa da più forza politiche, invece ci ritroviamo un solo partito a sostenerla contro tutti gli altri. L’avv. Gianluca Gallo fa notare di come sia stata approvata dal parlamento questa riforma, ovvero a colpi di fiducia. Entrando nel merito della riforma afferma che il senato non verrà abolito ma sostituito da 74 consiglieri regionali, 21 sindaci e 5 verranno scelti dal Presidente della Repubblica,e che per diminuire i costi sarebbe stato opportuno abolire del tutto il senato o diminuire sia i senatori che i deputati, e in particolare sul senato annuncia che ci saranno degli squilibri tra senato e Camera, in quanto il senato su alcune leggi può partecipare e su altre può richiedere di interloquire per dire la propria, infatti lo stesso professor Nocito dice che si passa da un bicameralismo perfetto a un bicameralismo assimetrico. ll professore paragona la costituzione a un antivirus , perché essa ci protegge da tutto quello che potrebbe attaccarci, affermando che la costituzione rende coesa e sociale un popolo, è una sede che garantisce i diritti dei cittadini. Questa riforma associata al alla legge elettorale italicum aspira a dare in mano il potere al Presidente del Consiglio, di cui poi si dovrebbe eseguire il suo programma elettorale e non quello dei partiti. Dopo aver dato la parola al pubblico per eventuali domande, il tutto si è concluso con i saluti di Giovanni Gallo e Maria Tripicchio.
Di Lazzaro Dalila