Amendolara-08/12/2016: Protesta degli immigrati per il mancato contributo giornaliero
AMENDOLARA Manifestazione di protesta ieri mattina da parte degli immigrati ospitati dal mese di agosto presso l’Hotel Grillo di Amendolara che, scesi in strada per rivendicare quelli che essi ritengono diritti-negati, hanno tentato di occupare la sede della S.S. 106 ma sono stati scoraggiati dalle Forze dell’Ordine accorsi in massa sul posto. La storia ormai si ripete e, prendendo esempio da quanto si verifica un po’ dappertutto, anche gli immigrati di Amendolara, insoddisfatti del trattamento ritenuto discriminatorio nei loro confronti alzano la voce contribuendo così ad alimentare tensioni nella comunità locale e reazioni razziste nei loro confronti. Il numero degli ospiti dell’ex hotel Grillo, che in partenza erano oltre cento , in realtà è stato ridotto a seguito delle proteste dei cittadini e anche dell’esecutivo comunale, ma il clima non è cambiato né nei rapporti con le popolazioni locali né, secondo quanto sostengono gli immigrati, è migliorato il loro trattamento. Cosicchè una ventina di giovani, per lo più nigeriani hanno deciso di alzare la voce e di scendere in strada. Sul posto, per arginare la protesta e tenerla nei limiti della sicurezza, sono subito confluiti i Carabinieri della Compagnia di Corigliano guidati dal Capitano Francesco Barone, delle Stazioni di Roseto Capo Spulico, di Trebisacce e di Rocca Imperiale ed il Commissariato di Polizia di Castrovillari. Il sindaco di Amendolara Ciminelli, nelle vesti di mediatore, ha tentato di tranquillizzarli ascoltando sia le richieste dei giovani che le risposte dei responsabili della Società che gestisce l’Hotel Grillo. La richiesta più pressante, visto che per il resto ricevono un’accoglienza decorosa, riguarda l’erogazione del pocket money (il contributo di circa 2 euro e 50 al giorno) che dicono di non aver più ricevuto da settembre scorso e che, a loro dire, serve per le spese giornaliere. Altre richieste, forse quelle più legittime riguardano l’assistenza sanitaria, quella linguistica e la qualità del cibo. Da quanto è emerso nel corso della trattativa pare che la Società Pamag si stia organizzando per ottenere che anche il Centro ospitato all’hotel Grillo, che oggi ospita circa 60 immigrati, venga gestito come un vero e proprio Centro di Accoglienza, con la presenza quindi di un mediatore culturale, assistenza legale, medica e un istruttore linguistico. In ogni caso la situazione-migranti ad Amendolara di cui si discute ormai da oltre un anno, nonostante gli sforzi delle istituzioni e la pazienza dei cittadini residenti, è come una pentola a pressione che potrebbe esplodere e degenerare da un momento all’altro mettendo così a nudo le anomalie di un “sistema”, quello dell’accoglienza, fatto di interessi ma anche di palesi contraddizioni.
Pino La Rocca