Trebisacce-10/01/2017: 40 enne muore per arresto cardio-circolatorio al PPI

TREBISACCE Avverte dolore allo sterno mentre si trova a Sibari e siccome il presidio sanitario più vicino è il “Chidichimo”, con la sua stessa auto si fa accompagnare in tutta fretta presso il PPI (punto di primo intervento) di Trebisacce. Qui i medici in servizio lo prendono subito in cura e avviano immediatamente le procedure previste dal protocollo sanitario nei casi di sospetto problema cardio-circolatorio, ma lo sventurato giovane si aggrava repentinamente e nel giro di circa 20 minuti muore per arresto cardio-circolatorio. Da notizie che al momento non vengono confermate pare che i test eco-cardiografici ed i prelievi effettuati per verificare se gli enzimi cardiaci fossero alterati, avessero dato esito negativo. Sta di fatto che il 40enne è deceduto in un batter di ciglia mentre i sanitari si prodigavano per soccorrerlo. Protagonista dello sfortunato episodio verificatosi lunedì pomeriggio attorno alle 16.30 è stato S. S., 40 anni, di Cassano Jonio commerciante di prodotti orto-frutticoli. I suoi familiari, probabilmente avvertiti dal suo accompagnatore dell’improvviso malore del loro giovane congiunto, da Cassano si sono precipitati presso il “Chidichimo” ma, giunti sul posto, hanno trovato il loro congiunto già morto. Perplessi e affranti dal dolore, hanno chiesto e ottenuto le necessarie spiegazioni dai sanitari di servizio ma, ritenendo forse insufficiente, o forse tardivo l’intervento dei medici, hanno deciso di sporgere una denuncia-querela nelle mani dei Carabinieri di Trebisacce che nel frattempo erano giunti sul posto, ipotizzando un presunto caso di mala-sanità su cui, a ragione della suddetta denuncia-querela, il Magistrato di turno presso il Tribunale di Castrovillari Simona Manera, dopo aver incaricato i Carabinieri di Trebisacce di avviare le indagini e di acquisire gli atti ha già disposto l’autopsia per venerdì 13 gennaio affidando al dottor Caruso l’esame autoptico sulla salma del quarantenne cassanese che si trova, sotto sequestro precauzionale, presso la “morgue” del “Chidichimo” a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Pino La Rocca