Trebisacce-10/01/2017: Amministrative: Appello all’unità

TREBISACCE Siamo fortemente impegnati a realizzare, in vista della imminente competizione elettorale, una proposta politica unitaria, in grado di allontanare dalla pubblica amministrazione i responsabili del fallimento economico e sociale della nostra comunità e di rimettere in piedi i destini di Trebisacce. E’ in estrema sintesi la risposta di “Trebisacce Ideale” alle “esternazioni” di Davide Cavallo, tra i fondatori del Movimento Civico “La Svolta” che, in vista di una possibile fusione dei due Movimenti, ha messo in guardia contro la creazione di un “carrozzone politico” magari in grado anche di vincere ma di non essere in grado poi di governare una cittadina che ha i conti in rosso e che balla sull’orlo del precipizio. «L’assunto dell’avv. Cavallo – si legge nella nota diffusa da “Trebisacce Ideale” – non ha il carisma della verità ma solo la paura di ripercorrere esperienze del passato che hanno segnato in negativo il suo impegno politico e amministrativo. Preoccupazione che, – si legge ancora – ci sentiamo di condividere avendo noi le stesse paure circa la difficoltà di governare un comune in quasi-dissesto finanziario per responsabilità politica degli attuali amministratori. Ciò nonostante – si legge ancora – vogliamo condividere e rilanciare la preoccupazione dei cittadini di Trebisacce che sperano in una proposta politica unitaria che veda coinvolti tutti i cittadini sinceramente democratici che vogliono offrire il loro impegno disinteressato per salvare Trebisacce dalla devastazione economica, sociale, culturale e politica. Non abbiamo perciò – precisano quelli di “Trebisacce Ideale” – nulla da rimproverare al Movimento Civico “ La Svolta ” con cui condividiamo le stesse paure e gli stessi impegni di chiamare tutti i cittadini ad impegnarsi politicamente per rinnovare radicalmente i metodi di gestione della cosa pubblica mettendo in campo una proposta unitariamente condivisa e capace di dare ai trebisaccesi la speranza di guardare al futuro con speranza e ottimismo». Per ottenere questo risultato, secondo “Trebisacce Ideale” si impone uno scatto di responsabilità e uno sforzo unitario capace di allontanare “i profanatori della democrazia e della partecipazione libera e democratica alla vita istituzionale. Noi – si legge ancora nella nota diffusa dal coordinatore del Movimento Giovanni Braile- ci battiamo infatti per una comunità veramente democratica e libera che sia artefice del suo futuro e che sappia guardare alla sua storia passata con orgoglio e determinazione e siamo pronti perciò ad abbattere tutti gli steccati e le contrapposizioni per elevare, con orgoglio, le nostre tradizioni democratiche mortificate da giocatori di azzardo irresponsabili, che hanno impoverito le potenzialità della nostra comunità. Il momento storico ci impone questo sforzo unitario. Solo così – questo l’appello finale rivolto ai cugini de “La Svolta” – potremo cacciare per sempre gli usurpatori del consenso politico che hanno annichilito le speranze e le illusioni in una Trebisacce diversa e migliore. E’ questo l’appello unitario che vogliamo rivolgere ai trebisaccesi disillusi dalle inutili promesse, fatte dai signori delle bugie, sta nella necessità di ritrovare, Insieme, le ragioni del cambiamento per rilanciare la speranza di un futuro libero e democratico… Uniamo perciò le forze, le energie, le intelligenze e le competenze per strappare ai signori che si considerano proprietari delle istituzioni, il governo della nostra Comunità. Vogliamo infine lanciare agli amici de “ La Svolta ” , un accorato appello alle ragioni dell’unità e della convergenza politica, per cacciare i responsabili del fallimento politico sociale ed economico di Trebisacce. Raccogliamo insieme la grande sfida del futuro e insieme salveremo la nostra città dal fallimento facendo fuori i presuntuosi e gli arroganti per fare posto a uomini liberi e sinceramente democratici. Questa è la sfida, a noi la responsabilità di coglierla perchè Trebisacce non può aspettare. Insieme riusciremo a sconfiggeremo i prepotenti-assertori… dell’uomo solo al comando».

Pino La Rocca