Trebisacce-17/02/2017: Francesco Sapia:«In attesa che venga realizzato il nuovo ospedale della Sibaritide, si riapra al più presto il “Chidichimo”
TREBISACCE «In attesa che venga realizzato il nuovo ospedale della Sibaritide, si riapra al più presto il “Chidichimo” e si ponga seriamente rimedio al deserto sanitario che i responsabili della sanità, con il pretesto del Piano di Rientro, hanno determinato nella vasta area che va da Rocca Imperiale fino a Cariati». A lanciare questo appello, riprendendo quello analogo lanciato ieri da Corigliano dall’associazione “Fidelitas”, è Francesco Sapia, consigliere comunale di Corigliano, referente zonale del Movimento 5Stelle che, per motivi strettamente personali, ha frequentato per un certo periodo l‘ospedale di Trebisacce riscontrando una lodevole e apprezzata professionalità da parte del personale sanitario, ma vistosissime e gravi lacune nella dotazione di servizi essenziali che, a suo dire, lede fortemente il diritto a un’assistenza sanitaria decorosa e degna di un Paese civile. Nella condizione in cui è ridotto, secondo Sapia è anche un rischio tenere aperta la Dialisi perché non ci sarebbe, a suo dire, la possibilità di far fronte ad eventuali emergenze che dovessero insorgere durante il lungo e tormentato calvario in cui il dializzato resta legato alla macchina. «All’ospedale di Trebisacce – ha dichiarato Francesco Sapia ricordando che trattasi di un ospedale di confine che andrebbe invece potenziato anche per ridurre la massiccia migrazione sanitaria verso la Basilicata – c’è rimasto solo l’insegna di ospedale ma non c’è niente. E’ inutile – ha aggiunto Sapia alludendo alla politica locale ma anche a quella regionale – illudere e prendere in giro la gente e parlare di prossima apertura senza passare attraverso i concorsi per l’assunzione del personale e di Pronto Soccorso esistente se mancano le figure essenziali, tra cui l’anestesista-rianimatore, per far fronte alle emergenze sanitarie». Ma il referente del Movimento di Grillo, essendo di Corigliano e conoscendo bene la situazione dello Spoke-Corigliano-Rossano, ha allargato il discorso ai suddetti ospedali ricordando in particolare le condizioni di affollamento in cui versa il Pronto Soccorso dei due nosocomi che, chiusi gli ospedali di Trebisacce e Cariati, sono costretti a sopportare la domanda sanitaria di oltre 200mila abitanti di tutta la fascia jonica. L’ultima “chicca” a cui ha fatto riferimento Sapia dimostrando di essere aggiornato sui tagli che si continuano a perpetrare con l’alibi del dissesto, è la chiusura del Centro dei Trapiantati di Rossano che costringe i poveri pazienti a raggiungere Cosenza. «E chi non ha i soldi? – ha concluso Francesco Sapia – E’ costretto ad arrendersi…».
Pino La Rocca