MONTEGIORDANO -01/04/2017: Lotta al “caporalato” da parte della Guardia di Finanza

MONTEGIORDANO Lotta al “caporalato” da parte della Guardia di Finanza: denunciati alla Procura di Castrovillari 8 “caporali”, 3 reclutatori di operai e 5 proprietari di aziende agricole nelle vesti di illeciti utilizzatori di mano d’opera sfruttata e sottopagata. E’ il frutto di un’operazione di polizia condotta, nell’ambito del “Piano Focus ‘ndrangheta” disposto dalla Prefettura di Cosenza, dai militari della Tenenza di Montegiordano guidata dal Luogotenente Domenico Allevato, condotta attraverso il minuzioso controllo di automezzi in transito sulla S.S. 106 Jonica e con interventi eseguiti direttamente nei luoghi dove gli operai venivano impiegati illegalmente. Tutti i 16 soggetti rischiano la pena della reclusione da uno a sei anni e la multa da 500 a 1.000 euro per ciascun lavoratore reclutato, ma agli stessi potrebbe essere applicata l’aggravante specifica dell’aumento della pena da un terzo alla metà per aver reclutato ed utilizzato forza lavoro superiore alle 3 unità. In pratica i “caporali” reclutavano gli operai, per lo più albanesi e pakistani, li sfruttavano e li pagavano a basso costo destinandoli presso aziende agricole della Piana di Metaponto per la raccolta di limoni e di fragole. In particolare, gli operai reclutati, costretti a lavorare in violazione della normativa in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, in quanto sprovvisti dei prescritti dispositivi di protezione individuale (calzature antiscivolo, guanti, casco con visiera protettiva), percepivano una paga ampiamente ridotta rispetto alle previsioni del contratto collettivo nazionale e comunque sproporzionato rispetto alla qualità e quantità del lavoro prestato con un compenso, in alcuni casi, inferiore a 3 euro l’ora. Ad uno dei “caporali” sono stati infatti sequestrati appunti scritti (nella foto) riportanti, per ogni operaio reclutato, le giornate lavorative e la relativa “paga” che veniva decurtata del 30%, pari a 11 euro, con cui ogni caporale riusciva a lucrare oltre 7.000 euro al mese. Il rapporto relativo alle attività condotte dalle Fiamme Gialle Cosentine è stato consegnato alla Procura della Repubblica di Castrovillari a cui spetta il compito di emettere gli opportuni provvedimenti giudiziari.

Pino La Rocca