Trebisacce-28/04/2017:3° Megalotto 106: niente di nuovo, ma con stile!
3° Megalotto 106: niente di nuovo, ma con stile!
Comunicato Stampa
Ieri R.A.S.P.A. è intervenuta alla conferenza stampa dedicata alle sorti del 3° megalotto della S.S. 106 ter e indetta, presso la sala consiliare del comune di Trebisacce, da un’associazione intitolata alle vittime della prima e della seconda strada statale già presenti sul territorio.
Alla presenza di qualche sparuto amministratore e di alcuni giornalisti, non si sono registrati particolari passi in avanti nell’annosa questione legata alla strada. Proprio niente di niente. Il progetto del 3° megalotto, bocciato dalla Corte dei Conti, è stato ritirato dal Cipe (il Comitato interministeriale per la programmazione economica) e il Ministero delle Infrastrutture sta vagliando l’opportunità di presentare un progetto ben diverso oppure di rinunciare una volta per tutte all’inane opera pubblica. Il progetto, fatto male in partenza, si è, insomma, di nuovo arenato. L’abbrivio che gli aveva accordato la legge-obiettivo, in deroga a tutte le regole, si è ormai esaurito e va bene così.
L’unico momento degno di nota della conferenza stampa è coinciso con l’intervento del sindaco di Roseto Capo Spulico, a conclusione dell’incontro: si è trattato di un fortissimo richiamo allo stile cui deve uniformarsi tanto una politica votata allo sviluppo (quello indotto dalla necessaria costruzione della strada) quanto una cittadinanza che crede nella democrazia (ma solo fino a quando la pensa come te). Il sindaco di Roseto, da tempo disabituato alla lotta politica, ha pensato bene di ridurre l’opposizione di R.A.S.P.A. a una questione di stile. Ha ribadito quanto fosse realistica la posizione dei sindaci (favorevoli alla realizzazione ex novo dell’opera) contrapponendola agli improbabili benefici del raddoppio. Almeno il sindaco di Trebisacce ha difeso la legittimità e la fondatezza giuridica delle osservazioni di associazioni e privati cittadini al progetto della S.S. 106 ter contro la banalizzazione del presidente dell’associazione “basta vittime sulla 106” che li aveva definiti folli. Papasso ha ammesso che I sindaci sono stati chiamati a manifestare osservazioni solo riguardo all’ultimo progetto.
R.A.S.P.A. − che da anni segnala l’opportunità di raddoppiare l’attuale sede stradale, di garantire un’adeguata viabilità interna, di non realizzare l’ennesima cattedrale nel deserto − è uscita annientata dall’affondo pieno di contenuti, proposte, democrazia e sviluppo del sindaco di Roseto. Anche frastornata dalla disposizione umanitaria di chi continua a evocare le tante persone perite sulla strada statale 106 esistente, pretendendo di far passare l’idea che la soluzione migliore sia quella di costruire un’altra strada, parallela alla precedente. Una strada che, non si sa perché, sottrarrà anche i remotissimi comuni montani dal loro endemico isolamento.
Ma, si sa, R.A.S.P.A. non potrà mai pervenire alle altezze di stile e ai principi democratici cui da sempre si attengono i nostri lungimiranti amministratori. R.A.S.P.A. urla e si agita da sempre senza costrutto perché a fare i fatti e a compiere i passi in avanti visibili ormai a tutti ci pensano loro. Nihil sub sole novum.
Trebisacce, 28 aprile 2017
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