Trebisacce-08/05/2017: Cos’è l’Autismo..ve lo raccontano le fate.
Trebisacce:08/05/2017
Cos’è l’Autismo..ve lo raccontano le fate.
“Cos’è l’Autismo..ve lo raccontano le fate”, è stato il delicato tema dell’incontro organizzato dall’Its Filangieri in collaborazione con le associazioni “i Bambini delle Fate” e “Let Be Children”, svoltosi stamattina lunedì 8 maggio, con start alle 09,30 in Aula Magna, rivolto agli studenti delle classi terze, che ha rappresentato un momento di grande riflessione e di sensibilizzazione verso questi bambini speciali verso i quali dobbiamo migliorare la nostra conoscenza per condividere le nostre diversità perché tutti noi siamo diversi gli uni dagli altri. Dalle relazioni esaustive, dalle testimonianze di mamme è emerso che anche gli studenti vogliono sostenere l’iniziativa promossa dalle associazioni a sostegno dell’autismo. E’ utile ricordare che l’Autismo infantile è un “disturbo” che si manifesta nei primi anni di vita, caratterizzato dal mancato sviluppo di relazioni sociali e affettive, difficoltà nell’uso del linguaggio, apatia, ripetitività nei giochi e rigidità nei movimenti. La presentazione dell’evento e la conduzione sono stati affidati al Prof. Andrea Canciello, a cui ha fatto seguito il saluto della Dirigente Scolastica Prof.ssa Consolata Piscitiello. A seguire ha relazionato il dott. Enrico De Santo, in rappresentanza del Csa, la Neuropischiatra infantile, dott.ssa Domenica Puntorieri, sul tema: “Cause, Patologie e Manifestazioni dell’Autismo”. L’illustrazione del progetto è stata curata dalle associazioni “Let Be Children” e “I Bambini delle Fate”, rispettivamente alla dottoressa Samanta La Manna (Presidente dell’Associazione di Volontariato) e alla Fata Maria Rosaria La Manna. E’ intervenuta la Sig.ra Prudente Veronica per una diretta testimonianza come mamma di bambini affetti da Autismo. L’intervento conclusivo del Sindaco del Comune di Amendolara Antonello Ciminelli ha chiuso i lavori. A sostenere che siamo tutti diversi è intervenuta la dirigente scolastica Prof.ssa Consolata Piscitiello che si è avvalsa di alcuni passaggi del pensiero dello scienziato Albert Einstein sulla Teoria della Relatività per affermare che siamo tutti geni e che la volontà è un elemento fondamentale per raggiungere gli obiettivi. In una tematica come quella di oggi-ha detto la D.S. Piscitiello- la mente trova grande importanza e ha concluso: “Chi dice che è impossibile, non dovrebbe disturbare, che ce la sta facendo”. Il dott. Enrico De Santo ha subito chiosato che :”La normalità non esiste, siamo tutti diversi! Non possiamo puntare l’indice su chi non ha le nostre stesse abilità”. Ha ricordato ai presenti che un papà per seguire il proprio figliolo autistico ha abbandonato tutto e ha dato vita alla Fondazione “Sporcatevi le mani”. La dott.ssa Domenica Puntorieri che opera sul territorio di Corigliano Calabro, è intervenuta sul tema dei Disturbi dello Spettro Autistico, sulla Neurodiversità di due domini: Comunicazione/Interazione, Comportamento. Ha spiegato che bisogna parlare di diversità nella Comunicazione e non di Disturbo/Patologia. Ancora si è soffermata sul DSM-5, sul Deficit nella reciprocità socio-emozionale, sui comportamenti anomali (Steriotipie-Tic), Neuroni a specchio, comportamenti ICF, i punti di criticità, ecc. e attraverso un video ha dimostrato come a questi “Sintomi” hanno dato scientificità. Ha affermato anche che: ”Noi dobbiamo adattarci al bambino autistico!”. Ha anche sottolineato che agli insegnanti spetta il compito di informarsi bene, ma che nelle scuole dovrebbero entrare delle figure già formate. Per Maria Rosaria La Manna ,Fata dell’associazione che opera presso la scuola Primaria di Trebisacce, -: “Non serve il pietismo!”. La mission dell’associazione è quella di promuovere e sostenere l’inclusione. Un papà segue il figlio e ha scritto un libro: ”Se ti abbraccio non aver paura”. Ha ancora presentato lo scopo dei 42 progetti messi in campo dall’associazione “I Bambini delle Fate” cercando di dare un futuro speranzoso a questi bambini. L’associazione si occupa anche della raccolta fondi che è importante per sostenere le famiglie. Ha concluso dicendo che ci sono due condizioni nella vita: Accettare le condizioni o cambiarle. Il Presidente dell’associazione, Samanta La Manna, ha annunciato che nel prossimo mese di giugno partirà un progetto che coinvolgerà il Comune di Amendolara e quello di Trebisacce e la cui sede sarà presso l’ex ospedaletto di Amendolara. Ha spiegato ancora che occorre organizzare come un’azienda la struttura dell’associazione per operare bene e condurre i bambini verso l’autodeterminazione. Tutti i fondi raccolti andranno ad assicurare la terapia a questi bambini. I volontari non operano da soli ma sono accostati da un terapista professionista. Ha concluso dicendo che vogliono diventare, con il tempo, Centro Convenzionato ASP. Per il momento si assicura l’apertura per due pomeriggi a settimana. “Let Be Children” è presente su Facebook. La dirigente Piscitiello propone agli studenti di sostenere anche come scuola l’associazione che intende offrire anche una opportunità lavorativa e gli studenti hanno aderito in modo corale. A portare una emozionante e qualificata testimonianza è intervenuta la Sig.ra Veronica Prudente che ha raccontato la propria personale esperienza di mamma di un bambino autistico. Ha evidenziato che nelle scuole vi è criticità sulla formazione specifica degli insegnanti. Ha concluso visibilmente emozionata: “ Se ti neghi il problema, comprometti la soluzione”. Per il Sindaco di Amendolara, Antonello Ciminelli, occorre rimboccarsi le maniche perché questo incontro è solo una tappa e dobbiamo crescere in conoscenza e competenza. Queste sono battaglie da vincere insieme. Bisogna partire dalla scuole per superare il concetto di diversità nella normalità. Ha poi invitato tutti i presenti all’inaugurazione del centro in Amendolara per il prossimo 20 giugno. In chiusura di lavori la dirigente scolastica Piscitiello ha sottolineato che rimboccarsi le maniche significa anche utilizzare a pieno le risorse UE lavorando su progetti previsti per le scuole. Per i giovani lasciare la propria terra dev’essere una scelta, altrimenti devono poter trovare lavoro sul proprio territorio.
Franco Lofrano