Villapiana-18/05/2017: Violazione delle regale basilari della pubblica amministrazione; spreco di denaro pubblico e assoluta mancanza di trasparenza. Sono i capi di imputazione con cui il Circolo Cittadino del Partito Democratico mette sotto accusa la BSV di Villapiana
VILLAPIANA Violazione delle regale basilari della pubblica amministrazione; spreco di denaro pubblico e assoluta mancanza di trasparenza. Sono i capi di imputazione con cui il Circolo Cittadino del Partito Democratico mette sotto accusa la BSV di Villapiana (la società partecipata di cui è unico proprietario il Comune) che, oltre all’igiene urbana, gestisce tutta una serie di servizi, tra cui la piscina coperta. Per la verità il primo affondo critico sui metodi con cui la BSV selezionerebbe il personale l’ha fatto il capogruppo di Minoranza Luigi Bria. «E’ perfettamente inutile, oltre che deplorevole – ha scritto il dottor Bria a questo proposito – sprecare tempo e denaro per prendere in giro la gente che ha bisogno di lavorare. I criteri e le modalità di selezione del personale da parte della società di fiducia della BSV non vengono utilizzati nemmeno nella repubblica delle banane. Scegliete chi volete – conclude Bria – ma non parlate di trasparenza e di equità: il vostro è clientelismo allo stato puro!». Ma l’attacco più pesante e circostanziato lo ha fatto il PD dopo aver ricevuto dalla BSV gli atti richiesti dal gruppo PD di Minoranza. Tre, secondo il PD, le accuse più pesanti: innanzitutto la BSV, pur ricevendo puntualmente dal Comune i circa 50mila euro mensili previsti nella Convenzione, non effettua con la stessa puntualità all’INPS i versamenti contributivi dei lavoratori, tanto da aver accumulato un debito di circa 100mila euro. A seguito della richiesta di spiegazioni l’esecutivo Montalti avrebbe addossato la responsabilità alla morosità dei comuni che scaricano i rifiuti presso la “stazione di trasferenza” di Villapiana. Altro capo d’imputazione sarebbe “la spesa sconsiderata e ingiustificata” perché, oltre ad avvalersi di un commercialista e di un consulente del lavoro, la BSV farebbe ricorso a un’ulteriore consulenza con la “TLS”, un’associazione d’impresa di di avvocati e commercialisti, continuando ad utilizzare la quale si avrebbe una spesa annuale di 45mila euro. L’ultima disapprovazione è rivolta alla presunta mancanza di trasparenza. «Dalla contabilità – scrivono quelli del PD – si evince un utilizzo di assegni come metodo di pagamento per un ammontare di 200mila euro. Riteniamo – aggiungono i dirigenti del PD stigmatizzando i ritardi con cui verrebbero pagati gli operai – che una società pubblica debba operare nella massima trasparenza. E’ per questo che chiederemo copia di tutti gli assegni emessi perchè vogliamo capire, prima come cittadini di Villapiana e poi come PD, in che modo vengono spesi i nostri soldi. Forse l’amministratore della BSV (Eduardo Lo Giudice) – incalzano ancora i dirigenti locali del PD – non ha ancora capito di gestire la cosa pubblica e non un’azienda di famiglia e si lascia andare a consulenze ingiustificate e onerose, poi si avventura a pagare il fitto del capannone prima ancora di aver stipulato il contratto ed a riconoscere indennità a collaboratori prima ancora che essi prestino il loro servizio, senza preoccuparsi, invece, di salvaguardare i diritti dei lavoratori intesi come stipendi, tredicesima e quattordicesima pagata con sei mesi di ritardo… Alla luce di questi fatti, – si legge infine nel documento – vi invitiamo a prendere con urgenza i dovuti provvedimenti prima che la situazione diventi irreparabile…».
Pino La Rocca