Rocca Imperiale-14/06/2017: Ranù e Blaiotta sul mancato rispetto erogazione idrica impianto Sinni mese di Maggio-giugno 2017”.

La firma del protocollo

Rocca Imperiale, 13.06.2017

di FRANCO MAURELLA

Il 28 novembre del 2016, alla presenza del ministro per l’agricoltura, Maurizio Martina, nella palestra di Rocca Imperiale venne firmato un protocollo d’intesa tra le regioni Calabria e Basilicata, che disponeva l’aumento di dotazione idrica per scopi irrigui dall’invaso lucano del Sinni, per irrigare le colture pregiate dell’Alto Jonio cosentino, a cominciare dai limoneti di Rocca Imperiale. Quel protocollo d’intesa, che prevedeva l’aumento di ben 4 milioni di metri cubi all’anno in aggiunta ai 7,5 già erogati, venne firmato da Mario Oliverio e da Marcello Pittella ed ebbe come testimonial, oltre al ministro Martina, anche Nicodemo Oliverio della Commissione agricoltura della Camera. A distanza di mesi e nel momento in cui maggiormente serve l’acqua per scopi irrigui, il sindaco di Roca Imperiale, Giuseppe Ranu, lamenta il mancato rispetto dell’erogazione idrica dall’impianto del Sinni. La segnalazione per la ridotta dotazione idrica è venuta dal presidente del Consorzio di Bonifica con sede in Trebisacce, Marsio Blaiotta, che ha denunciato il mancato rispetto degli accordi sulla dotazione idrica all’Autorità di Bacino del Sinni, Ente Irrigazione Puglia e Lucania ed il Consorzio di Bonifica Bradano e Metaponto, inviandone comunicazione alle Regioni Calabria e Basilicata, al Prefetto di Cosenza ed ai sindaci di Trebisacce, Albidona, Amendolara, Roseto Capo Spulico, Montegiordano e Rocca che fruiscono dell’acqua del Sinni. Ragione per cui Ranu’ ha indirizzato una piccata lettera agli stessi indirizzi cui è stata inviata la comunicazione del Consorzio per evidenziare il “Mancato rispetto erogazione idrica impianto Sinni mese di Maggio-giugno 2017”.  “Con riserva di azioni puntuali – scrive Ranu’ -, volte a verificare la regolarità delle condotte assunte, per manifestare il piu’ vivo disappunto in ordine alla riduzione, non prevista e non comunicata, idrica irrigua per il comprensorio Rocca – Trebisacce”. Evidenziando “il nervosismo” degli operatori agricoli, Ranu’ chiede di conoscere le ragioni dell’impropria riduzione “che oscilla da 247 l/s a 357 l/s con ammanco notevole sui 420 l/s spettanti”. Il sindaco di Rocca evidenzia anche che a tale riduzione di fornitura vanno aggiunte “le rotture sulla condotta adduttrice in agro di Nova Siri, ampiamente segnalate e da piu’ anni con perdite consistenti di diversi l/s di acqua e con evidente danno per gli utenti”. “Fatti ampiamente conosciuti ai Consorzi – scrive Ranu’ -, che a tutt’oggi, a dire dei responsabili, omettono riparazione per incapacità di individuare i preposti al ripristino nel tratto interessato”. Il tutto, per come evidenzia il sindaco di Rocca, alimenta e favorisce l’indignazione degli operatori agricoli “sfiniti in una turnazione spesso non rispettata per improvvise riduzioni e anomala gestione”. A conclusione della missiva, Ranu’ sollecita “opportune determinazioni tese alla risoluzione dell’incresciosa vicenda che pregiudica notevolmente il comparto agricolo con ulteriore pregiudizio per le produzioni già piegate da una conclamata crisi”, chiedendo un incontro urgente per discutere del problema.