Rocca Imperiale- 09/07/2017: La disabilità della nostra Sanità

Rocca Imperiale: 09/07/2017

La disabilità della nostra Sanità

La disabilità della nostra Sanità”, su questo delicato e interessante tema si è sviluppato l’incontro nella Palestra Comunale, di Via Pertini, lo scorso 8 luglio, organizzato dal gruppo locale degli Attivisti in Movimento. Nel ruolo di moderatrice la giornalista Lucia Stefania Manco. Sono intervenuti come relatori Francesco Sapia, Portavoce M5S al Consiglio Comunale di Corigliano e Dalila Nesci, Portavoce alla Camera dei Deputati M5S. La nostra Regione Calabria è ultima in Europa per quanto riguarda la Sanità: mancano le garanzie di sicurezza e il diritto alla salute. Mancanza di medici e di infermieri. Questo è sostanzialmente il dato preoccupante emerso dal dibattito e sottolineato dai relatori e dai cittadini intervenuti anche dai paesi vicini. Per Francesco Sapia tutti gli ospedali Rossano, Corigliano, Trebisacce) hanno subito scippi con il depotenziamento e la chiusura di reparti specialistici. Il precedente Presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti si è inventato il Piano di rientro. Un cittadino è costretto a rivolgersi a Presidi Ospedalieri fuori regione per delle cure e ciò comporta maggiore spesa pubblica per la nostra regione e non un contenimento della stessa. Per l’emodialisi a Trebisacce manca il medico anestesista e in caso di urgenza rimane un pericolo per il soggetto dializzato. E’ una situazione sanitaria vergognosa! – Siamo nel 2017 e ancora non si parla di costruire l’Ospedale della Sibaritide. Vi è l’emergenza strutturale. Il legislatore pensa al proprio profitto e non alle cure per il cittadino.  ” Siamo stanchi di essere trattati come carne da macello!”, ha concluso il relatore. “Non governiamo a livello Nazionale. Noi abbiamo sempre promesso il nostro impegno. Abbiamo smascherato la truffa del Piano di rientro.”, ha chiosato all’inizio la parlamentare Nesci. E ancora ha comunicato, tra l’altro, che è dal 2007-2009 che è partito il Commissariamento in Calabria. Da quando 5stelle è in Parlamento è stato possibile accedere ai documenti e stiamo denunciando alcuni fatti gravi. E’ emerso che il numero dei malati cronici è in aumento e ciò avrebbe dovuto portare ad una politica di prevenzione adeguate impiegando una maggiore quantità di risorse e invece nulla. Neppure i livelli minimi di assistenza (LEA) sono garantiti. Ci sono dirigenti generali che in modo illegittimo ricoprono ruoli importanti, e sono lì perché scelti dalla politica e non dai curricula. E chi si trova al vertice gestisce anche le risorse. I commissari vengono nominati dalla politica e quindi gestiscono anche potere. Accanto alla Legalità occorre collegare la Giustizia Sociale e impedire alla politica di scegliere il vertice dirigenziale. Oggi il debito pubblico della sanità regionale è di circa 80 milioni di euro. Il Presidente della Regione Mario Oliverio ha proceduto con la proroga del commissariamento e non ha attuato la possibilità di riscrivere il piano di rientro. Noi 5 stelle siamo all’opposizione e non possiamo fare nulla. Il decreto sulle 600 assunzioni è bloccato con la scusa che manca la firma del sub commissario e ben si sa che su altri decreti manca la stessa firma e per legge non è obbligatoria. Dal pubblico la Sig.ra M. S. di Rocca Imperiale ha comunicato che la cura dell’Osteoporosi non rientra nell’elenco della sanità regionale e il farmaco Difosfonal è a pagamento nonostante in pensione. Ancora un cittadino solleva il problema che ci sono privati e privati e la Regione per alcuni impiega più di due anni per il pagamento delle prestazioni. E ancora un cittadino presenta il problema che ci sono più di trenta cittadini disabili che non ricevono assistenza a Rocca Imperiale. Infine la parlamentare Nesci ha affermato che saranno le banche a decidere quale Onlus o quale privato dev’essere finanziato. Ecco perché 5 Stelle vuole il reddito di cittadinanza che garantisce dignità. Assume, infine, l’onere di scrivere una lettera al presidente Oliverio e al sindaco Ranù per aiutare i disabili. E, prima di chiudere i lavori un cittadino chiede all’On.le Nesci: “Avete mai chiesto le dimissioni del Ministro Lorenzin?” e la parlamentare: “Abbiamo presentato diverse mozioni di sfiducia”. Ad assicurare la sicurezza sono stati presenti i Carabinieri della locale stazione.

Franco Lofrano

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