ALTO JONIO-11/08/2017: Si ribalta l’autobotte mentre è impegnata nello spegnimento di un incendio
ALTO JONIO Si ribalta l’autobotte mentre è impegnata nello spegnimento di un incendio: gravemente danneggiato il mezzo, uno dei pochi di cui è dotato l’Alto Jonio cosentino, illesi, per fortuna, i tre dipendenti del Consorzio di Bonifica Integrale dei Bacini dello Jonio che operano nel Servizio AIB (Antincendi Boschivi) spostandosi sul territorio in base alle direttive del Comando Provinciale dei Carabinieri Forestali di Cosenza. Questa volta i tre operatori (Armentano, Farina e Malatacca) appartenenti alla postazione AIB di Roseto Capo Spulico (l’altra postazione AIB del Consorzio di Bonifica Integrale è di stanza a Villapiana), erano partiti da Roseto Capo Spulico per spegnere un incendio scoppiato nel tardo pomeriggio di mercoledì nel comune montano di Mottafollone che, come è noto, sorge tra la parte sud del Parco Nazionale del Pollino e la Piana di Sibari. Qui è mancato poco che il generoso intervento dei tre “pompieri” si trasformasse in tragedia perché, mentre erano diretti sul luogo dell’incendio, a causa della viabilità franosa e sconnessa e per la sopravvenuta oscurità, il mezzo si è ribaltato finendo con le ruote per aria e intrappolando al suo interno due degli operai mentre il terzo era sceso dal mezzo per cercare di indicare al conducente dove la strada fosse meno pericolosa. Solo per fortuna e anche perché il serbatoio era già stato mezzo svuotato che la cabina del mezzo ha resistito al peso del mezzo consentendo ai due operai di uscire dall’abitacolo e a mettersi in salvo, altrimenti staremmo a parlare di un’altra e certamente più triste storia. In soccorso dei tre operai sono comunque giunti i Vigili del Fuoco di Castrovillari che operavano sul posto i quali hanno prestato soccorso e aiutato i tre operai a guadagnare la via del ritorno. Quello di Mottafollone è comunque uno dei tanti incendi, molti dei quali sicuramente di origine dolosa, che stanno distruggendo il nostro prezioso patrimonio boschivo e che, come in questo caso, mettono a dura prova la resistenza delle risorse umane che rischiano in prima persona per domare gli incendi e anche dei pochi mezzi di cui dispongono gli uomini da terra per affrontare e ridurre alla ragione gli incendi.
Pino La Rocca