Trebisacce-12/09/2017:Un’Ave Maria meditata (di Pino Cozzo)
Un’Ave Maria meditata
di Pino Cozzo
Se dici “Ave Maria”,
devi essere consapevole che stai rivolgendo un saluto alla Madre del tuo Signore e che a Lei indirizzi la tua preghiera e la tua implorazione;
Se dici “Piena di Grazia”,
sappi che Lei è stata prescelta per portare in grembo il figlio dell’eterno Padre, sin dal momento in cui l’angelo le diede il grande annunzio, e che così è divenuta la madre di Gesù e la madre di tutti noi, che siamo suoi fratelli;
Se dici “Il Signore è con Te”,
sii cosciente del fatto che Dio ha dato a Lei la responsabilità di dare la natura umana al Suo unico figlio, perché si compisse il Suo progetto di redenzione;
Se dici “ Tu sei benedetta tra le donne”,
pensa che Lei è la Donna delle donne, e la Gloria e la benedizione di Dio si sono fuse nella sua esile figura come anelito di salvezza;
Se dici “Benedetto il frutto del Tuo seno, Gesù”,
rifletti sul fatto che, allo stesso modo, anche il Suo amato Figlio ha ricevuto il sigillo della santità e reca in sé la potenza dell’eternità;
Se dici “Santa Maria”,
ricorda che Lei è divenuta protettrice di tutti gli “amici” di Dio, di tutti coloro che cercano di fare la Sua volontà e dedicano la loro vita all’impegno evangelico;
Se dici “Madre di Dio”,
pensa che Ella è “Mamma e figlia del Suo Figlio, poiché lo Spirito Santo che ha abitato il Lei l’ha resa partecipe del mistero della SS. Trinità;
Quando dici “Prega per noi peccatori”,
ricorda che Lei intercede sempre e comunque presso l’Altissimo e Sommo Bene, perché le nostre mancanze e i nostri errori non siano considerati un gesto di offesa e allontanamento dalla Grazia del Padre, e che Lei è la nostra “Avvocata” che difende le nostre cause, anche quando sembrano completamente perse;
Quando dici “Adesso è nell’ora della nostra morte”,
rifletti sul fatto che la nostra vita terrena è fugace e passeggera, e che la nostra vera patria è nei Cieli, al cospetto e in compagnia del Padre, che ci ha dato la vita per spargere il seme della Sua parola e che a Lui ritorneremo, quando Egli deciderà liberamente, e che a Lui dovremo dar conto del nostro operato, che, comunque Lui giudicherà benevolmente, e che con Lui vivremo nella Gloria in eterno;
Se dici “Amen”,
sii cosciente che, come Maria ha pronunciato il “Fiat” perché si adempisse la parola di Dio, così anche noi dobbiamo disporre il nostro animo a fare la Sua volontà, ed accettarla incondizionatamente e senza riserve o accomodamenti, per essere degni di essere chiamati suoi figli.