Trebisacce-01/10/2017: In ricordo di Francesco Cataldi (di Giovanni Cataldi)

 

Un ricordo di Giovanni Cataldi.  10/03/2014

Cataldi  Francesco – Comandante di Navi Mercantili

 

     Ciccio, come amabilmente gli amici lo chiamavano, nasce a Trebisacce il 20.01.1935.

     Dopo aver frequentato le Scuole Elementari e le Medie, s’iscrive all’Istituto Tecnico Nautico

“Carnaro” di Brindisi, indirizzo “Ufficiale di Coperta”. Conseguito il titolo di Maturità Tecnica di

Aspirante al Comando di navi mercantili, e dopo la consueta attesa, accetta d’imbarcarsi come

“mozzo di bordo” sulla nave Oceania della Flotta Lauro, che opera sulla rotta Italia-Australia.

     Sono, questi, anni difficili ma tanto utili per irrobustire il suo carattere di giovane uomo di mare

e per farsi apprezzare per le sue doti umane e professionali.

     Dopo lunga gavetta, il Comandante Achille Lauro lo fa imbarcare come 3°Ufficiale, poi come

2°Ufficiale, poi come 1°Ufficiale e, infine, dopo aver dato prova delle sue capacità diventa

Comandante di grossi mercantili.

     Con tale importante incarico Egli sente di aver realizzato il suo grande sogno, accarezzato

sin dagli anni giovanili, allorchè sulla praia di Trebisacce amava intrattenersi a dialogare con

i pescatori locali, a sostare sul pontile:

     amava il senso della libertà che gli procurava il vasto orizzonte. E gli piaceva fantasticare

sulla spiaggia, in compagnia degli amici che condividevano lo stesso amore per il mare, e

brindare con loro sul  pontile, a ogni Capodanno, nell’ora di notte.

     La sua appassionante e lunga carriera di navigante lo ha portato a toccare i porti più

importanti del mondo, ove si è confrontato con svariate civiltà, riportandone grandi impressioni

e insegnamenti. E quando si trovava nei lontani oceani, aveva sempre nel cuore il ricordo

struggente della sua cara Trebisacce.

     Al suo ritorno, quando sbarcava sul suolo italico e in special modo quando ritornava nella sua

terra, Egli non poteva fare a meno di manifestare apertamente, con il suo parlare schietto, la sua

profonda amarezza al cospetto del nostro proverbiale provincialismo, che sopravviveva in persone

grette e presuntuose. E, tuttavia, sempre confessava che l’Italia è la terra più bella del mondo, ma

anche la terra più sfortunata (pronunciata a denti stretti) specialmente quella del nostro 

Mezzogiorno, per la quale uomini seri e devoti hanno operato, anche in terre lontane, per darle

lustro.

     Con gli anni, il logorio della difficile vita di mare gli ha procurato seri danni alla salute.

     Lasciato il servizio attivo ha prima avuto un breve periodo come  Insegnante di Discipline 

Nautiche presso l’Istituto Professionale “E.Aletti” al Corso Nautico e dove portava la sua

esperienza di “Comandante di Lungo Corso” nei banchi di scuola, e successivamente

ha continuato a operare in ambiente marittimo: nel porto di Corigliano Calabro ha aperto

un’Agenzia Marittima “Maresud”,che ha affidato ai figli Antonio e Daniele, i quali continuano

a svolgere il lavoro paterno.

     Ha finito i suoi giorni il 28.01.2000

     Il mercantile, che spesso si vede al largo di Trebisacce, restare all’ancora per diversi giorni,

pare voglia rendere omaggio alla Sua memoria, a un Uomo Speciale, nel cui cuore albergavano

nobili sentimenti: il Coraggio e la Generosità, doti di autentico Uomo di Mare.

Giovanni Cataldi

Trebisacce, lì 10/03/2014