Trebisacce-14/10/2017: Nuove tariffe rifiuti..è protesta!
TREBISACCE La Regione aumenta unilateralmente le tariffe per il conferimento dei rifiuti solidi urbani alle discariche regionali: protesta, perché si ritiene gravemente penalizzato, il Comune di Trebisacce che da oltre 6 anni è impegnato nella raccolta differenziata con il sistema del “porta a porta” nel quale ha investito copiose risorse finanziarie e dal quale, come contropartita, si aspettava la graduale riduzione dei costi. Non solo le tariffe non sono state ridotte ma ora la Regione, sulla base di presupposti ritenuti sbagliati e certamente non condivisibili, si appresta, a partire dal 2018, ad appesantire le aliquote in danno dei cittadini e delle famiglie che, nella prospettiva di avere qualche premialità, si sono impegnate a fare la raccolta delle materie riciclabili ed a ridurre di conseguenza i volumi dei rifiuti “tal-quali”. E’ per queste ragioni che l’esecutivo comunale guidato dal sindaco Franco Mundo, in data 12 ottobre 2017, ha adottato la Delibera n. 224 avversa al nuovo Piano Tariffario varato dalla Giunta Regionale protestando contro l’aumento indiscriminato delle tariffe che, secondo la Delibera di Giunta, finisce per penalizzare i comuni virtuosi che hanno raggiunto un’alta percentuale di raccolta differenziata. In base al nuovo Piano Tariffario varato dalla Regione dopo aver interrotto il lungo periodo di commissariamento del Dipartimento Ambiente e Territorio, la tariffa per la frazione differenziata passa da 107,00 euro a tonnellata del 2017 a 165,00 euro a tonnellata per il 2018, mentre la frazione umida passa da 92,61 euro a tonnellata per il 2017 a 104,00 euro per il 2018. Tutto questo, secondo gli amministratori in carica, penalizza il comune di Trebisacce che si è impegnato fin dalla prima ora a fare la raccolta differenziata investendo ingenti risorse umane e finanziarie, raggiungendo in questi anni ottimi risultati. «L’aumento indiscriminato delle tariffe – ha scritto il sindaco Franco Mundo dando notizia della Delibera di protesta adottata dalla Giunta – comporterebbe gravi conseguenze sul piano della stabilità sociale e dell’impegno a intraprendere o a proseguire un comportamento corretto nella differenziazione dei rifiuti, poiché tale aumento di costi, si abbatte indiscriminatamente su tutti i comuni senza tenere in considerazione nè la loro dimensione, né le difficoltà specifiche in relazione alle proprie condizioni economiche. Si consideri infine – ha concluso il primo cittadino invitando la Regione a ripensare il nuovo piano tariffario – che i Comuni, in base ai meccanismi introdotti nell’ultima Finanziaria, sono già chiamati a contribuire al risanamento delle finanze pubbliche». Pino La Rocca