Trebisacce-28/10/2017: La Giornata Europea sulla Depressione 2017: 28 ottobre 2017
Trebisacce:28/10/2017
La Giornata Europea sulla Depressione 2017: 28 ottobre 2017
“Depressione_Arte_Vita”, è su questo delicato tema che si è discusso, lo scorso venerdì 27 ottobre, durante l’incontro a tavola rotonda, trasformatosi piacevolmente in tavolo rettangolare, presso la “Trattoria del Sole, organizzato dalla responsabile dottoressa Enza Maierà, supportata dalla dottoressa Vincenza Lasorte e da tutti i collaboratori presenti del CIM con sede in Trebisacce. Così come per altri eventi equivalenti già esistenti per altre patologie, la “Giornata Europea sulla Depressione” (o “European Depression Day”) consiste in una giornata informativa sulle malattie depressive e dell’umore rivolta alla popolazione generale, alla cui riuscita e divulgazione collaborano abitualmente, sin da tutte le tredici passate edizioni avute a partire dal 2004, vari psichiatri italiani (sono stati coinvolti ospedali, università, studi privati). L’associazione “EDA Italia Onlus” coordina annualmente questo evento in tutta Italia. La “Giornata sulla Depressione” ha nuovamente ottenuto anche quest’anno il Patrocinio da parte del Ministero della Salute, ha spiegato subito la Psichiatra Enza Maierà.
Continuando la Maierà ha comunicato che diverse nazioni europee hanno un simile evento parallelo, con una propria organizzazione autonoma: il “Depression Day” si svolge annualmente anche in Belgio, Francia, Germania, Spagna, UK, Republica Ceca, Slovacchia, CH, Polonia, Ungheria, Portogallo, Grecia, Lettonia e Croazia. Sabato 28 Ottobre 2017 è la data ufficiale per l’Italia della QUATTORDICESIMA edizione della “Giornata Europea sulla Depressione“. Il tema dell’anno 2017 è : #IlmondodellaBellezza- Depressione_Arte_Vita-
La Giornata sulla Depressione, ha esternato la dottoressa Lasorte, nasce con lo scopo principale di essere un primo passo verso una piena divulgazione che porti a dare informazioni corrette sulla natura della malattia depressiva e dei disturbi dell’umore in genere: malattie molto diffuse, spesso subdole nella loro evoluzione, che coinvolgono tutte le età e con esordio frequentemente in età giovanile. Queste malattie sono oggi curabili !-Le dottoresse hanno, quindi, aperto al messaggio positivo di guarigione completa e alla speranza per le famiglie che vivono questa malattia, perché proprio di malattia si parla. Molto probabilmente, ma si è certi di questo tante persone a vari livelli soffrono di depressione, ma non lo sanno e ignorano che oggi, affidandosi a mani esperte ne possono uscire fuori completamente. Certamente un ruolo importante, è emerso dall’incontro, lo gioca la prevenzione che bisognerebbe fare già da subito tra i banchi della scuola coinvolgendo opportunamente anche i genitori che potrebbero contribuire a scoprire i tanti casi sommersi, e tenuti nascosti, per diverse ragioni. Il soggetto che è vicino all’Arte in genere riesce meglio a controllare la patologia, è stato detto. L’arte cioè aiuta con il suo linguaggio non verbale come una sorta di terapia, così l’attività teatrale che aiuta il depresso a sentirsi protetto, come se avesse una maschera e agisce più liberamente, liberandosi dai suoi turbamenti e limitazioni psicologiche. Presenti a dare il loro prezioso contributo alla tavola rotonda: Antonio Labate, Masiello Maria, Mena Stasi, Anna Laviola, Napoli Vincenzo, Francesco Montemurro, Rocco Gentile, Franco Maurella e tutto il gruppo dell’Eda. Antonio Labate, cantautore di Policoro, ha intonato diverse canzoni con la sua inseparabile chitarra, durante la pausa musicale, e in particolare “Sono depresso e non lo so” che ha dedicato all’EDA Onlus e di conseguenza a Enza Maierà che la rappresenta, per ringraziarla dell’aiuto medico ricevuto. Eccovi il testo: “Con questo strano sentimento, io sto vivendo e non lo so, sto camminando tra la gente, la gente che mai capirò, sono depresso, sono depresso e non lo so!-Sento che il cuore non respira, vado di fretta, ma perché,la testa se ne va per aria, e il mondo gira intorno a me, sono depresso, sono depresso, sì!-E vivo, e vivo, e vivo tra i giardini profumati, e vivo, e vivo, e vivo tra i colori colorati, con la voglia di cantare ancora una canzone per provare un’emozione, sono depresso e un po’ provato, ma della vita innamorato!-Evviva la vita, la vita, la vita, la vita, evviva la vita, la vita, evviva la vita.-Vivo nei giorni della vita, ma perché vivo non lo so, e aspetto che venga domani, che un altro sole ci sarà!-Sono depresso, sono depresso e non lo so!-Lasciatemi sognare, lasciatemi cantare, lasciatemi fantasticare, dicono che sono depresso, sono depresso,sì! E vivo, e vivo, e vivo tra i giardini profumati, e vivo, e vivo tra i colori colorati, con la voglia di cantare ancora una canzone per provare un’emozione….-Sono depresso e un po’ provato, ma della vita innamorato! –Evviva la vita, la vita, la vita, la vita, evviva la vita, la vita, evviva la vita, la vita che gioca con me!- Un contributo-testimonianza è giunto dall’artista Mena Stasi che ha raccontato: “Qualche anno fa ho aperto una scuola d’Arte e la fase di attività laboratoriale creava emozioni. La musica, i colori usati bene inducono alla creatività e quest’ultima aiuta a combattere la depressione”. Qualcuno dei presenti ha esternato che: “Se sta bene la mente, sta bene tutto il corpo”. E ancora, un giornalista, ha denunciato la mancanza di personale al CIM che grazie all’impegno delle due dottoresse, comunque, si riesce a smaltire le richieste e a soddisfare l’utenza. “Non avete neppure una macchina per incontrare i pazienti sul territorio!”, ha chiosato ancora qualcuno. E ancora altri interventi che hanno denunciato delle criticità che riguardano anche i giovani. In conclusione l’incontro è stato utile per parlare di depressione ed è inutile nascondere che colpisce tantissime persone. Il gruppo Eda ha mostrato di essere coeso e forte e si muove verso il comune obiettivo di affrontare di petto questa malattia dalla quale si può guarire.
Franco Lofrano