Amendolara-27/10/2017:SS 106-Ciminelli vuole incatenarsi, Melfi lo scoraggia
AMENDOLARA Terzo Megalotto della S.S. 106: il sindaco Ciminelli, per dare corso alla protesta contro il progetto definito approvato di recente dall’Anas, promuove una manifestazione pubblica in difesa dei terrazzi marini di Amendolara da tenersi sulla S.S. 106 lunedì prossimo 30 ottobre alle ore 9.00 e annuncia, come azione eclatante, la volontà di incatenarsi sulla strada. Al sit-in di protesta, oltre alla popolazione, ha invitato anche il gruppo della Minoranza consiliare del PD composto dal capogruppo Martorano e dai consiglieri Melfi, Gaetano e Maturo. L’invito però viene subito rispedito al mittente, in particolare dal consigliere ed ex sindaco Mario Melfi che, pur condividendo il fatto che il progetto che riguarda il territorio di Amendolara debba essere migliorato, torna a dissociarsi da questo tipo di protesta. «Capisco l’anelito da cui sei mosso, – scrive Mario Melfi rivolto al sindaco Ciminelli – sono anche d’accordo che il progetto che riguarda Amendolara debba essere modificato e migliorato, ma la forma di protesta che vuoi realizzare sulla S.S. 106 non la condivido assolutamente». Fatta questa premessa, l’ex sindaco ed ex consigliere provinciale Melfi esplicita le ragioni della sua avversità e cita, tanto per incominciare, la casistica delle vittime della strada del 2016, nella quale la Calabria, con 2.851 incidenti, 117 morti e 4.868 feriti (il 24% in più rispetto alla riduzione del 4,2% su base nazionale) conferma il suo triste primato. «Sono certo – aggiunge Melfi – che il maggior numero dei morti e dei feriti si registri soprattutto sulla S.S. 106. Come posso dunque – aggiunge Mario Melfi – giustificare la mia presenza sulla S.S. 106 nei confronti degli autisti che si vedono bloccati sulla stessa strada a protestare perché l’opera non si deve realizzare? Cosa dico ai giovani disoccupati calabresi e dell’Alto Jonio, ai lavoratori in nero, ai tanti che vedono un minimo di spiraglio occupazionale, che la strada non si deve fare e che sono disposto a rinunciare a 1miliardo253milioni di euro? Cosa dico ai poveri della Calabria, magari rispolverando un antico adagio: “pezzente e superbo?”. Come mi giustifico – continua l’ex dirigente sindacale della Cisl invitando il suo sindaco ad astenersi da questo tipo di protesta – nei confronti dell’Europa, del Nord-Italia e dell’intera Calabria che il progetto di sviluppo economico-sociale-turistico-infrastrutturale di questa Regione cozza con “i particolarismi locali?”. Del resto, – aggiunge ancora Mario Melfi ammonendo il suo storico avversario politico che uno sciopero non si organizza con un annuncio, né prende forza solo per un gesto eclatante – sono convinto che nessun altro sindaco o amministratore dell’Alto Jonio giorno 30 si incatenerà insieme a te e, se ciò dovesse avvenire, sono certo che il futuro negoziato con l’Anas e l’Ansaldi per ridurre i guasti sul territorio ed apportare le dovute modifiche, perderà certamente di forza contrattuale. Personalmente – conclude il capo-struttura del Dipartimento-Ambiente della Regione – resto favorevole al dialogo tra l’amministrazione comunale di Amendolara ed il presidente della regione Calabria, ricordandoti che i lavori dovrebbero iniziare nel 2018 e quindi non griderei allo scandalo se ad oggi il presidente Oliverio, a causa di incombenze più urgenti, non ha ancora convocato l’amministrazione comunale di Amendolara». Pino La Rocca