Rocca Imperiale-10/11/2017:“Emozioni e mille sorrisi tra le mura del  Monastero di Rocca Imperiale: secondo incontro del corso di Giornalismo di Base” (di Francesca Catera)

“Emozioni e mille sorrisi tra le mura del  Monastero di Rocca Imperiale: secondo incontro del corso di Giornalismo di Base”

ROCCA IMPERIALE

E con grande entusiasmo,  si è tenuto, la scorsa domenica, presso il Monastero dei Frati Osservanti di Rocca Imperiale,  il secondo incontro del corso di giornalismo di base. Un luccichio negli occhi, contagioso, espressosi nelle pupille di chi ama la  sua professione e il suo “modo di far arte”, primo fra tutti, il Prof. Franco Lofrano, tutor del medesimo approccio giornalistico, il quale ha preso la parola con grande disinvoltura e gridando a gran voce “ Tutto è cronaca” , scendendo negli abissi più profondi di questa registrazione impersonale di fatti, nota ai più come cronaca, appunto.  E dopo aver “ spennellato”  i diversi tipi di cronaca rosa, bianca, nera , fra quelle mura, che sanno di storia, lo stesso , ha aperto il sipario del laboratorio giornalistico, composto da personalità di spicco, quali Giovanni Pirillo, giovane giornalista pubblicista, il quale è arrivato dritto dritto al cuore di chi ama scrivere e intende avvicinarsi a questo mondo,asserendo che “ giornalista lo si diventa solo per passione”,  Walter Astorino,  conosciuto nel territorio per il suo profuso impegno nel sociale, nello specifico, per la musica, sua nota compagna di vita, giungendo poi al Prof. Franco Abate, che con toni pacati e coinvolgenti e mettendo a nudo le sue meravigliose tele ad olio, ha svelato il suo animo, nobile e gentile, per poi arrivare al Prof. Giuseppe Costantino che con il suo garbato modo di fare ha “regalato” un po’ del suo sapere ai presenti, parlando dell’insediamento protostorico dell’Alto Ionio Calabrese, o meglio, di Broglio e della sua storia e al Prof. Salvatore La Moglie che con calma e altrettanta naturalezza,  ha esposto, a sua veduta, il “Caso Moro”, sul quale egli stesso sta lavorando per la stesura di un libro. Un connubio perfetto, quasi idilliaco, il tutto, poiché “mettere insieme storia, arte, musica,”non è cosa da poco. E per di più lasciare trasparire il messaggio che ognuno ha voluto “comunicare”, è qualcosa di sublime. E solo chi ci mette il cuore, in quello che fa, ci riesce; così come hanno brillantemente dimostrato i suddetti maestri di vita, i quali hanno messo a nudo ciò che risiede nei meandri più eclissati dell’animo umano, “ donando” ai presenti speranza e voglia di fare…quello che ognuno, a suo piacimento, può definire il mestiere più bello del mondo.

Francesca Immacolata Catera