Trebisacce-10/11/2017: Partorire in casa è sicuro!
TREBISACCE Parto a domicilio: il Collegio delle Ostetriche di Cosenza esprime il proprio apprezzamento per il risultato conseguito e soddisfazione per aver contribuito a realizzare il sogno di tante mamme calabresi che, appena la proposta sarà approvata in Consiglio, potranno decidere se andare in Ospedale o partorire nella propria abitazione con il diritto all’assistenza offerta dal servizio sanitario nazionale. «Il modo in cui si viene al mondo determina la salute a breve, medio e lungo termine del nascituro, ed è con questa convinzione che il Collegio delle Ostetriche di Cosenza fin dall’inizio del proprio mandato (gennaio 2016) ha sostenuto la proposta di legge con l’obiettivo di raccogliere le istanze delle donne e lavorare con loro e per loro affinchè venisse riconosciuto il diritto di scelta, circa il luogo del parto, così come avviene in altre regioni d’Italia, come Lazio, Emilia Romagna, Provincia Autonoma di Trento, Piemonte e Marche». E’ quanto sostiene la dr.ssa Anna Domenica Mignuoli Presidente del Collegio delle Ostetriche di Cosenza che, come è noto, insieme al Collegio delle Ostetriche di Reggio Calabria ha condotto una indagine campionaria riguardante il percorso, i cui dati sono stati in seguito elaborati dal prof. Michele Grandolfo già dirigente di ricerca dell’ISS. La stessa Presidente Mignuoli, originaria di Albidona e Operatrice Sanitaria presso il Consultorio Familiare di Trebisacce, ha rivelato altresì che i dati, presentati presso la Sala Oro della Cittadella Regionale, lo scorso 25 Gennaio, «hanno confermato il quadro già conosciuto di medicalizzazione spinta del percorso nascita nel quale troppe procedure non appropriate vengono fatte e troppe procedure raccomandate non vengono fatte». A favorire l’iter di approvazione della proposta di legge, sempre secondo quanto ha rivelato la dr.ssa Mignuoli, oltre ai Collegi di Cosenza e Reggio C. hanno contribuito l’Associazione Infanzia ed Adolescenza “G.Rodari”, “La goccia Magica” dei Castelli Romani, l’associazione “Human Rights in childbirth in Italy Innecesareo Onlus”, “Acquamarina”, “Naturalmente Mamme”, “Donne in Cammino”, “Mamme consulenti per l’allattamento al seno”, “R.A.S.P.A” ed il “Comitato per la Buona Nascita”. Le stesse associazioni, oltre a svolgere un ruolo attivo nel seguire e sostenere la proposta di Legge si sono prodigate a raccogliere le firme per sostenerla in Commissione, con un lavoro di squadra che ha portato al raggiungimento dell’obiettivo. «Un plauso quindi – ha scritto la Presidente Mignuoli – alla 3^ Commissione “Sanità, attività sociali, culturali e formative” del Consiglio Regionale presieduta da Michele Mirabello, per l’approvazione della proposta di Legge presentata dello stesso presidente Mirabello e dal consigliere Carlo Guccione, ma il lavoro non finisce qui, perché tutti noi ora dobbiamo continuare con l’opera di sensibilizzazione rispetto alla “buona nascita”, che non è solo il parto in casa, bensì il rispetto della fisiologia dell’evento-nascita, che sia a casa, in Ospedale o nelle Case-Maternità. L’obiettivo – finale ha aggiunto ancora la dr.ssa Mignuoli – è quanto sostenuto dall’’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) fin dal 1996 in “Care in Norma Birth: a Practical Guide” e cioè che l’assistenza ostetrica al parto deve raggiungere una madre ed un neonato in buona salute con il minor livello di interventi possibile e sempre compatibile con la sicurezza. Questo approccio, che del resto realizza la normalità dell’evento nascita,- ha concluso la Presidente del Collegio delle Ostetriche di Cosenza – ha del resto dimostrato che nei Paesi in cui il parto a domicilio è molto più frequente rispetto all’Italia, gli esiti di salute di madri e neonati sono equiparabili a quelli delle donne che partoriscono in Ospedale e che per le donne che hanno già avuto figli, partorire in casa è più sicuro rispetto all’Ospedale».
Pino La Rocca