Trebisacce-25/11/2017:Il territorio, la scuola e i trasporti (di Pino Cozzo)

Pino Cozzo

Il territorio, la scuola e i trasporti

di Pino Cozzo

 

I numerosi cambiamenti normativi, che negli ultimi anni hanno interessato le Regioni e gli Enti Locali, hanno portato profonde trasformazioni nelle relazioni con le scuole e, di conseguenza, si stanno ricollocando tutti i punti di riferimento, insieme con la nuova dislocazione dei poteri. Per tanti anni, le scuole hanno visto gli enti locali come erogatori di servizi di supporto e, solo in via residuale, come possibili interlocutori attivi per la costruzione dell’offerta formativa. Oggi, questo non è più possibile. Nessuno può sperare, oggi, di risolvere da solo tutti i problemi della formazione, perché nessuno possiede tutte le competenze necessarie per rispondere ai bisogni degli utenti e dei territori: formazione per tutta la vita, riqualificazioni professionali, alfabetizzazione ed integrazione di cittadini stranieri, rapporti tra istruzione e formazione professionale, integrazione degli alunni diversamente abili, per citare solo alcuni dei campi di attenzione. Perciò, è necessario operare insieme ad altri ed acquisire una mentalità di scambio. A partire dal primo interlocutore dell’istituzione scolastica che è l’ente locale. La scuola “abita” dunque in un territorio ben definito, ha un bacino di utenza (o più bacini se si tratta di un’istituzione con plessi o con sezioni staccate in località, o Comuni diversi), ha legami con enti, soggetti, realtà che non appartengono alla filiera decisionale della pubblica istruzione: con questo territorio deve “fare i conti”, si deve misurare perché in parte ne dipende ed in parte ne può determinare orientamenti, fatti, avvenimenti. Il primo atto è dunque quello di fare una lista di soggetti con i quali prendere contatto, in ordine di priorità, partendo dalla conoscenza dei ruoli che rivestono e dei compiti che spettano a ciascuno.  Nell’ente locale, accanto al livello politico, c’è un livello tecnico che si occupa direttamente delle competenze operative nei confronti della scuola: edilizia, arredi, diritto allo studio, mensa, trasporti. Per conoscere un territorio, sono necessari molti indicatori elaborati da soggetti qualificati: la scuola ha difficilmente al suo interno risorse capaci di fare analisi di tipo sociologico ed economico.  Tutte le informazioni sono utili per avere elementi di riflessione sul contesto e per meglio focalizzare e controllare gli obiettivi dell’offerta formativa. Quali dati invece sono direttamente reperibili con i mezzi in dotazione? Tutti quelli che interessano gli utenti e il personale della scuola, per cui è buona abitudine avere un quadro chiaro delle caratteristiche degli studenti e del personale in servizio. Alcuni elementi tra i più importanti sono: il pendolarismo degli studenti, degli insegnanti e del personale della Scuola, la situazione e l’orario dei trasporti. Quello del pendolarismo degli studenti è un annoso problema, che penalizza l’educazione e l’istruzione di tanti ragazzi che confluiscono a Trebisacce da tutti i paesi del comprensorio e costringe ad un adeguamento degli orari scolastici alle corse degli autobus e dei treni. Quest’anno, si è fatto particolarmente cogente e sta tuttora impegnando tutte le componenti coinvolte in questa problematica. Lo scorso 2 ottobre, si è tenuto un incontro con i dirigenti delle  scuole secondarie di II grado di Trebisacce , il Sindaco, l’Assessore all’Istruzione del Comune di Trebisacce, il Sindaco di Villapiana  e il responsabile dell’Azienda dei trasporti, per cercare una  soluzione dei problemi, perché  risultano essere tanti e di diverse  tipologie,  con peculiarità e profili di gravità  diversi per i diversi Istituti, ma quello che sembra maggiormente coinvolto e penalizzato è l’Istituto Tecnico “Filangieri”. Ne è emersa la  disponibilità  dei Dirigenti Scolastici di fare un’analisi dettagliata dei bisogni degli alunni pendolari, tenendo conto dei comuni di provenienza,  l’impegno dell’azienda dei trasporti a fornire per iscritto  un quadro degli orari di partenza e di arrivo dai vari comuni e delle relative navette per l’Istituto Tecnico “Filangieri” e per il Liceo “Galilei”, il ruolo di mediazione del Comune di Trebisacce, per garantire il trasporto sul territorio comunale, facendo da intermediario anche con la  Regione Calabria, a prescindere dalla diversa collocazione geografica degli istituti superiori. Si è anche evidenziata l’esigenza di un’armonizzazione degli orari delle lezioni dei tre Istituti Secondari e di praticare una  riduzione di orario, nei limiti consentiti dalla normativa vigente.  Lo scopo di una tale sinergia è quello di ridurre al minimo i disagi degli alunni pendolari, che assommano ai due terzi della popolazione scolastica delle scuole superiori di Trebisacce. E’ altresì auspicabile un livello di attenzione anche da parte dei Sindaci degli altri comuni dell’Alto Ionio, poiché le traversìe della mobilità degli alunni pendolari per raggiungere le Scuole rischiano seriamente di infliggere una grave e sostanziale lesione del loro diritto allo studio, che, invece, deve essere fortemente garantito e agevolato in ogni modo e con ogni strumento.