Trebisacce-13/12/2017: Mundo sull’apertura dell’ospedale:Nessuno vuole più assistere al balletto dello scarica barile.
Comunicato stampa
“Staremo con il fiato sul collo sia al Commissario Scura che al Direttore Generale ASP, per aprire al più presto l’ospedale di Trebisacce.
Per evitare strumentalizzazioni possiamo aprirlo anche dopo le elezioni, o prima, quando vuole il Sindaco.”
Questo è quanto dichiarato dal Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, in occasione del Convegno “Il Futuro della Sanità in Calabria e nell’Alto Jonio” tenutosi ieri, a Rossano, a seguito delle sollecitazioni del Sindaco Franco Mundo, intervenuto nel corso del dibattito.
Nel suo breve ma incisivo intervento, il primo cittadino ha evidenziato il grande paradosso creatosi intorno alla questione dell’ospedale di Trebisacce, di cui ancora, nei fatti, non viene disposta la riapertura nonostante l’emanazione non solo di due sentenze che impongono al Commissario ad acta di agire in tal senso ma, altresì, di un decreto emesso dallo stesso Commissario Scura per la cui attuazione è però indispensabile l’intervento operativo della Direzione Generale ASP di Cosenza, finora rimasta inerme per come affermato dallo stesso Scura.
Mundo, nell’evidenziare l’ulteriore contraddizione e scarico di responsabilità tra ASP e Commissario per il Piano di rientro, ha precisato di non essere in alcun modo interessato agli evidenti scontri istituzionali sorti intorno alla questione de qua, essendovi l’unico interesse di vedere restituito ai cittadini del comprensorio l’Ospedale di cui gli stessi sono stati ingiustamente privati.
Proprio per tale ragione, lo stesso sindaco ha aggiunto che, ai fini di una soluzione definitiva della questione, sarebbe auspicabile una forte sinergia tra gli organi istituzionali coinvolti, che sia atta ad eliminare il senso di disorientamento generato dalla denunciata mancanza di collaborazione; a tale scopo, il sindaco Mundo ha invocato una solerte valutazione da parte del Governo degli atti e dei comportamenti umani dei politici che a volte, come nel caso in parola, superano e distorcono le stesse competenze previste dalla legge.
Si tratta poi della medesima ratio che ha motivato il richiamato documento con cui 350 sindaci della Calabria, di concerto con l’ANCI, hanno chiesto al Governo di valutare la gestione del Commissario ad acta, che ha avuto quale effetto finale l’aumento del 50% della migrazione sanitaria e un conseguente ed inevitabile peggioramento dei servizi LEA.
In ogni caso, ha concluso il sindaco, non possono essere accettate ulteriori giustificazioni, i lavori necessari sono stati eseguiti (Pronto soccorso e Camera Calda), ragion per cui, nei prossimi giorni, si valuterà, unitamente a tutta l’Amministrazione Comunale e ai Sindaci, l’eventualità di inoltrare un esposto penale e una denuncia alla controdeduzione per accertare responsabilità ed omissioni, nonché altre iniziative da assumere.
Nessuno vuole più assistere al balletto dello scarica barile.
Dalla Residenza Municipale, lì 13.12.2017
Ufficio Stampa