Trebisacce-13/12/2017: Sanità:10 mesi per un accertamento
TREBISACCE Oltre dieci mesi di attesa per un esame di Colonscopia prescritto dal medico curante a causa di una sospetta emorragia. Vittima di uno dei tanti lati oscuri della sanità calabrese, ed in particolare della periferia della provincia di Cosenza, la signora G. C., 82 anni, di Villapiana, a cui il suo medico curante dottor Luigi Bria ha prescritto l’esame a causa di una sospetta emorragia. La prescrizione del medico di base è stata presentata in tutta fretta, in data 12 dicembre 2017, all’Ufficio CUP di Trebisacce per la prenotazione, mai immaginando però che l’esame di Colonscopia, da effettuare presso il CAPT di Trebisacce, venisse fissato per il 27 settembre 2018. Oltre dieci mesi, dunque, per un accertamento diagnostico che, stante la situazione, forse bisognava eseguire in tutta fretta. Né, da quanto si è saputo, il Medico poteva prescriverne l’urgenza perché si tratta di un esame che viene eseguito con un endoscopio flessibile ma che richiede una preparazione del paziente per un periodo di tre giorni. Ma da tre giorni, a oltre dieci mesi, c’è una bella differenza! La stessa differenza che esiste tra la medicina pubblica e quella privatam, nella quale un esame del genere, a pagamento, viene eseguito subito dopo il tempo tecnico necessario. Questa la situazione vergognosa della sanità pubblica in questo lembo di Calabria in cui i servizi sanitari sono allo sbando e dove la gente è ormai in preda allo sconforto e alla rassegnazione. Considerata infatti l’urgenza della diagnosi è difficile immaginare che l’anziana signora sia disposta ad aspettare oltre 10 mesi prima di eseguire la Colonscopia ed è quindi molto probabile che la stessa si rivolgerà a una struttura privata. E’ così infatti che la sanità pubblica, abdicando a svolgere il proprio compito istituzionale, finisce per foraggiare la medicina privata che fa affari sulle vistose lacune del nostro servizio sanitario nazionale. Altro che disquisire e teorizzare dunque sulla riapertura dell’Ospedale e sulla tanto declamata medicina preventiva se da queste parti non si riesce a garantire in tempo ragionevole neanche un semplice esame diagnostico.
Pino La Rocca