Italia-13/01/2018: GRANDE SPETTACOLO: CIRCO ELEZIONI A TRE PISTE

GRANDE SPETTACOLO: CIRCO ELEZIONI A TRE PISTE

ELEZIONI A TRE PISTE

Nel 1954 fu girato un bellissimo film con Dean Martin e Jerry Lewis: Il Circo a tre piste.

Il solito sovradimensionamento americano (pesci più grossi, salcicce giganti, auto spropositate e bombe fine di mondo), espresse allora, anche nel circo, una grandezza eccezionale.

Noi, qui, sempre un po’ in ritardo, ci siamo messi oggi all’altezza: È nato il Circo Elezioni a tre piste.

Uno scintillante spettacolo che sta entusiasmando i cittadini, depressi da una realtà tutt’altro che eccitante.

Ve lo descrivo.

Pista di sinistra.

Un buffone (nell’esilaranti false fattezze di Renzi), con le sue smorfiette gradasse, incanta i mocciosi che in quel settore affollano gli spalti.

Con le mammine, certo, che, occhieggiando il pagliaccio sottopanni, sognano un suo invito in trattoria. Da scompisciarsi.

PAGLIACCIO

Di contorno al clown, un bambacione (nell’esilaranti false fattezze di Grasso) ed una citrulla (nell’esilaranti false fattezze della Boldrini) lo sbeffeggiano con frasette deficienti, ma molto divertenti.

Sulla pista di destra.

Un barbuto e baffuto Buffalo Bill (nell’esilaranti false fattezze di Salvini), a cavallo di un caval, cerca di acciuffare il bandito Jesse James (nell’esilaranti false fattezze di Berlusconi). Ostacolato nella caccia al criminale da una banda di nani e ballerine che, con facce da pupazzi e denti di gesso, intralciano il Buffalo con sgambetti e scivolose saponette gettate tra le zampe del destriero. Spassosissimo.

Nella pista centrale.

Tutto il mondo commovente dei cani, foche e pulci ammaestrate sollazza quel settore del circo con le loro deliziose mossettine, saltini e leccatine. Sempre premiate con lo zuccherino.

In alto, volteggiano, impavidi, giovani e vecchi trapezisti che cercano di agguantare il manico oscillante nel vuoto (nell’esilaranti false fattezze del fine mese), nella maggior parte dei casi sfracellandosi sulla pista tra la commozione morbosa degli spettatori (nell’esilaranti false fattezze di ricchi). Emozionante.

Ma anche fuori del gigantesco tendone si articolano spettacoli fantasiosi.

Un terrificante domatore, dalla zazzera bianca al vento, cerca di ammaestrare delle belve feroci ed incazzate (j’hanno levato pure le mutanne), cercando di farle stare ritte sui sgabelloni o saltare nei cerchi di foco (nelle esilaranti false fattezze di città italiane tipo Roma o Torino). Molto elettrizzante.

Un mago prestigiatore (nell’esilaranti false fattezze di Gentiloni) cerca di convincere dei beccaccioni con le facce da scemi, di essere diventati ricchi, mentre il suo assistente (nell’esilaranti false fattezze di Padoan), rifila, nelle tasche dei gonzi, soldi del monopoli stampatI nel retro da un tipografo dagli occhi roteanti (nell’esilaranti false fattezze di Draghi). Patetico.

Nella tournée calabrese si potrà ammirare, esposta all’ingresso sospesa ad un pallone aerostatico, una gigantesca statua di sale con la faccia di bronzo (nell’esilaranti false fattezze di Oliverio), che narrerà, in disco, le spassose e sgrammaticate gesta di una sua armata Brancaleone di Alto Profilo carnevalesco. Da non perdere.

STATUA DI SALE

Che spettacolo signori miei! Repliche fino al 4 marzo.

Maurizio Silenzi Viselli